Capitolo LXX - Preoccupazioni

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I sogni di Sofia quella notte assunsero una dolce sapidità del tutto inedita. Merito delle due ore di profonda estasi sessuale? O forse delle endorfine che accompagnavano il dolce ricordo di quei momenti?
Qualunque fosse la ragione, la persona che ora dormiva accanto a lei ne era sicuramente responsabile.
Nudi, si erano addormentati insieme, abbracciati forse per timore di perdersi nuovamente o per assicurarsi che non fosse solo un sogno ma la confortevole delle realtà.
Era stato dolce e duro al contempo.
Era incredibilmente profondo ed immersivo ma con quella vena di superficiale menefreghismo che la rendeva succube del suo volere e desiderosa di abbandonarsi a lui. Era il fascino di Alex: il totale ossimoro che i suoi comportamenti mostravano e che, a guardar bene, tradivano la possibilità che ci fosse altro oltre la mera maschera.
Sofia avrebbe dato tutto per una sola notte in più con Alex, con quell'Alex che solo lei conosceva.
Ma, probabilmente, la luna di miele era già terminata.
Allungando il braccio destro Sofia non colse nulla che non fosse il freddo ed ancora umido lenzuolo sul quale avevano fatto l'amore la sera prima. Il sole si intrufolava tra gli spiragli della persiana come tra quelli del sonno di Sofia, destandola completamente.
Alex non era più accanto a lei.
Mi sono solo illusa fosse vero.
La lancetta più corta della sveglia sul comodino si avvicinava con lentezza flemmatica al numero otto.
Con uno sforzo, che aveva del sovrumano, si alzò e si diresse verso il bagno. Con milioni di piccole corde, percepiva i suoi muscoli legati ed indolenziti. Le sue intimità urlavano ad ogni passo e supplicavano per un pizzico di sollievo.
Quando uscì dal bagno, dieci minuti più tardi, una sorpresa la attendeva sul letto.
<< Alex! >>
<< Piccola... >> rispose mesto.
<< Tutto bene? >>
<< Si! Solo un po' di mal di testa! >>
<< Vuoi prenderti qualche medicina? >>
<< No grazie! Ora mi passerà da solo!>>
<< Sicuro vada tutto bene? Non ti ho mai visto cosi pensieroso? >>
<< Sofy! Davvero, non preoccuparti! >>
<< Va bene, facciamo colazione! Vedrai che avrà tutto un'altra prospettiva! >>
Era insolitamente silenzioso.
Durante i primi tempi, vuoi il suo rispetto per il personaggio che doveva interpretare, era stato meno taciturno.
Forse per via del sesso non protetto di ieri? Non c'è motivo di preoccuparsi: domani mi viene il ciclo.
Sofia preparò la colazione mentre Alex rimaneva tristemente seduto al tavolo perdendosi nella fantasia della tovaglia.
Elena non era tornata a casa quella sera, probabilmente era rimasta a dormire da Marco.
Meglio così! Se non altro possiamo parlare liberamente!
<< Sofy! >>
<< Dimmi Alex! >> rispose prendendo la palla al balzo per sciogliere quella strana e pesante quiete.
<< Pensi che Elena sia una buona amica?>>
<< È questo che ti preoccupava? >>
<< Si! >> rispose come un bimbo a cui si domanda se avesse fatto i compiti.
<< Ti preoccupi per me o per il tuo amico Marco?>>
<< Che domande! Per te! >>
<< Sai Elena è, diciamo, uno spirito libero! Ha fatto tante cose in vita sua, molte delle quali poco raccomandabili, però proprio per questo è un'esperta consigliera nonché una fidata amica. >>
<< Va bene! Allora sono tranquillo! Avevo timore potesse metterti contro di me ma se per te è così fondamentale allora sarà sicuramente vero! >>
<< Come mai me lo chiedi? >> chiese curiosa Sofia.
<< Ma no! Cosi, tanto per parlare! >>
<< Va bene! >>
Alex terminò silenziosamente il suo cornetto e lavò tutte le stoviglie rimaste da giorni nel lavandino.
<< Senti Sofy... hai programmi per oggi? >> esordì dopo una buona mezz'ora di silenzio.
<< No! Perchè? >>
<< Non ti dirò dove andremo ma ti consiglio di metterti il costume! >>

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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