Penelope
La frenesia, quello che mi caratterizza è la frenesia. E una frenetica dove deve vivere? A Milano, ovvio. Non esiste città più movimentata e di fretta, la supera di pochissimo solo Londra.
Mi muovo tra la gente che cammina per i binari, così da uscire dalla stazione. Dopo infinite ore di treno sono qua, sono finalmente qua.
Esco dalla stazione e fuori il cielo è grigio, intorno è tutto grigio, tutto corre nel grigiore, chiudo gli occhi e inspiro, anche l'aria sa di grigio.
Un tipo di corsa incespica nella mia valigia e io scoppio a ridere beccandomi una sua occhiataccia.
Prendo un taxi e mi faccio accompagnare in Hotel, devo cercare una casa, prima di spendere un patrimonio in hotel.
Esco dall'hotel rinfrescata e vado ai vari appuntamenti per una camera da letto. Sono tutte catapecchie, con le porte a vetri, cioè non trovo una casa decente neanche a pagarla.
Tornando in hotel passo dalla biblioteca, trovo un annuncio, una ragazza cerca una coinquilina, stacco il biglietto che riporta il suo numero di cellulare sperando con tutto il cuore che non abbia già trovato una coinquilina, ma in special modo spero che la casa sia libera subito e che lei sia simpatica e mi trovi da subito simpatica.
Purtroppo sono fatta così, non vado d'accordo con tutti anzi la gente con cui vado d'accordo è poca, veramente poca.
La sera Milano è chiassosa e rumorosa, perde il suo grigiore e il nero delle sue strade diventa affascinante mischiato all'arancione dei lampioni. Una passeggiata notturna mentre sono dispersa nella musica che fuoriesce dalle cuffiette del mio iPod. L'unico grande amico della mia vita.
Piazza Duomo è vuota, senza tutta quella gente è ancora più affascinante, anche se i cartelli sulle guglie del Duomo gli levano la sua naturale eleganza.
La gente mi guarda un po', stiro la mia gonna e sistemando il cappotto, infreddolita torno verso l'hotel, Milano coi tacchi è fattibile, il pavimento è ben fatto e non rischio di rompermi l'osso sacro ogni volta che vado in redazione.
Vogue ha accettato la mia richiesta di stage dopo aver letto alcuni dei miei pezzi, finalmente la ruota gira.
Irene
Milano è una coltre di nebbia oggi...Torno da lezione prima per vagliare le varie coinquiline che mi si propongono...
Ne vedo passare davanti ai miei occhi di tutti i tipi: la metallara matta che sono sicura combinerebbe solo casini e discussioni con i vicini; la precisina che meglio di lei non c'è nessuno e che si fa come dice lei (ma anche no!); la santa Maria Goretti della situazione che se solo vede un ragazzo per casa mi sviene davanti; la finta brava ragazza che poi si rivela una specie di escort; la tipica tipa che sembra la tronista di uomini e donne che pensa solo a trucco e vestiti e che il cervello lo ha dimenticato nell'utero materno; la secchiona che non vuole sentire volare una mosca; e tante altre ancora che non sto qui ad elencare!
Sto perdendo le speranze e forse davvero non mi resta che accettare la proposta di Ignazio e scegliere lui come coinquilino.
Sono Irene, ho 22 anni e studio musica e composizione a Milano. Sono terrona, sicula fino al midollo e trovarmi qui da sola, in una città del nord dove non conosco nessuno è dura!
Mi sono trasferita a Settembre e ho fatto amicizia solo con poche persone, uno di questi è Ignazio, siciliano Doc come me, bravissimo a suonare(suona cinque strumenti) e altrettanto bravo a comporre.
Siamo compagni di corso, siamo molto affiatati e beh, è scattato un bacio e la convivenza non aiuterebbe. Io non so cosa siamo, ma qualsiasi cosa siamo non voglio correre!
Ho quasi perso le speranze di trovare una coinquilina quando mi squilla il telefono. . .forse è la volta buona!Penelope
Il mattino seguente sono pronta alle 9. Camicia di chiffon rosa legata al collo con un fiocco e tailleure beige con le cucitura rosa, mi guardo allo specchio, sembro un confetto. Ravvivo i miei capelli raccogliendo due ciocche che stavano cadendo sul mio viso, legandole sulla nuca con una pinza.
Scendo per la colazione, noto due uomini alla reception che mi spogliano con lo sguardo. Mi siedo davanti al mio tè verde e al croissant vuoto, e con il mio solito fare telefono alla ragazza che cerca una coinquilina.
Mi risponde una voce fresca.
"Pronto."
"Salve, ho trovato questo numero su un annuncio. Cerchi tu una coinquilina vero?"
La sento sorridere.
"Si, cerco una coinquilina e anche in modo piuttosto veloce."
"Perfetto, anche io cerco una casa in modo veloce. Tipo, potrei venire a vedere il tuo appartamento?"
"Tardo pomeriggio? Ho un po' da fare."
"Perfetto, dammi un'ora e l'indirizzo e sarò li."
Ci mettiamo d'accordo per vedere la casa il pomeriggio. Ho la mattinata libera, quindi un salto in redazione, dovrei iniziare lunedì, ma preferisco passare da ora e poi subito una seduta di shopping, qua ho portato lo stretto indispensabile.
Benvenuti in questa nuova avventura.
Dopo varie idee, io e Fiammetta43 abbiamo deciso che era cosa buona e giusta scrivere una fan fiction insieme.
Quindi eccoci qua, nel nostro prologo non vi spieghiamo nulla di che, un po' vengono introdotti, ma vi assicuriamo che non si capisce proprio per nulla la piega che la storia prenderà.
Quindi buona lettura e buona avventura in questa nuova storia, a chiunque decide di Seguirci.
Baciotti. . . M&F
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Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATA
FanfictionCOMPLETATA Irene e Penelope, due ragazze trapiantate a Milano. Dalla loro convivenza nasceranno amicizie e amori, ricambiati e non. Non vi resta che avventurarvi. .