46. La Venere di Urbino

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Care lettrici vi scrivo qua un commentino perché vorrei che faceste una cosa per me. Per scrivere questo capitolo c'ho messo un po' e ho richiesto anche a Fiammetta grande attenzione particolare perché ci tengo troppo.
Potreste lasciare un commento per ogni pezzo della storia con le vostre sensazioni? E magari poi alla fine un resoconto.
Grazie a chi lo farà.

Irene

Stasera c'è la mostra fotografica a cui ha partecipato Penelope come modella. Si tratta di foto artistiche, non mi ha detto molto ma spero solo che non sia troppo scoperta.
Piero si incazzerebbe e a me darebbe fastidio che Ignazio la vedesse nuda, anche solo tramite foto.
Indosso l'abito verde che ho messo al concerto di Rio, sistemo gli ultimi dettagli e raggiungo la sala, dove trovo Ignazio, Piero e Gianluca pronti per andare.

"Amore sei bellissima."mi dice Ignazio sfiorandomi la fronte con le labbra.

"Grazie."gli rispondo io sorridendo.

"Sì sì, piccioncini ora però andiamo."ci dice Piero che freme dalla voglia di vedere Penny.
Lei è già alla mostra, doveva presenziare prima.

Salgo in macchina, guida Ignazio, e poco dopo arriviamo a Palazzo Reale, qui si terrà la mostra.
È un palazzo costruito nel 1500, ma che ha visto attraversare diverse epoche, tra cui quella napoleonica. Si trova di fronte al Duomo ed è circondato da un gran piazzale.

Scendiamo dalla macchina e mi tremano le gambe per il freddo, Ignazio mi prende la mano e mi trascina dentro, visto che Piero si è già catapultato.
Appena dentro diamo i nostri soprabiti e i nostri nominativi, una hostess ci indica la sala.

"Prego, sala delle Cariatidi."ci dice facendoci strada.

Saliamo una lunga scalinata di marmo bianco, in stile neoclassico, che ci porta in questa sala immensa ricca di sculture e di lampadari di vetro. Mi sento quasi in una sala da principesse, è semplicemente incantevole.
Il marmo a terra, rosa e beige, è talmente lucido che ci si può specchiare, e in fondo alla sala c'è un bellissimo pianoforte a coda.
Mentre sono intenta a guardare tutto, noto Penelope che parla con alcune persone tenendo un bicchiere di vino in mano. È forse più bella del solito, con il vestito bordeaux che ha comprato a Roma. La bianca schiena completamente nuda e i capelli raccolti che però le circondano il viso. È talmente bella e femminile che io mi sento quasi inadeguata.Mi tocco nervosamente le pieghe del vestito e mi sento come un pesce fuor d'acqua. Scaccio dalla testa questi pensieri e mi avvicino a lei toccandole la spalla.

" Scusi signorina "le dico sorridendo.

"Ciao."dice lei voltandosi e abbracciandomi.

" Ciao tesoro " dico baciandole la guancia mentre ci raggiungono anche i ragazzi.

"Venite, prendete qualcosa."ci dice Penny indicando il buffet.

" Ciao malefica " le dice Ignazio con un bellissimo sorriso.

"Ciao orso."gli risponde Pen sorridendo.

Piero le poggia la mano sulla spalla e lei si volta piano verso di lui che indossa la giacca che Penny preferisce.

"Ciao Topino."gli dice in un sussurro, sorridendo apertamente.

" Ciao amore mio, sei ancora più bella stasera!"dice lui con gli occhi carichi di desiderio.

Lei sorride e lo bacia leggermente.

"Prendete qualcosa, poi andiamo a vedere le foto."ci dice Pen

" Io ho già preso " dice Ignazio con la bocca piena, facendo ridere Penny.

" Amore "lo richiamo io scuotendo la testa.

Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora