Capitolo 5. Brivido Caldo

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Penelope
Ho le labbra di Piero fisse sulle mie da un po', sono spalmata sulla porta della mia stanza con lui addosso, sento la sua erezione. Mi va di giocare un po', mi va di farmi desiderare.
"Piero, sono stanca."
Gli dico piano.
Lo vedo svoltare gli occhi.
"Stanca stanca?"
Mi chiede lui piano.
"Stanchissima."
Lo vedo buttare un occhio sull'orologio.
"Non sono neanche le nove."
Vado a sedermi sul letto fingendo uno sbadiglio e stiracchiandomi un po'.
"Va bene, allora se sei così stanca, vado via."
Mi dice mentre si avvicina a me.
Alzo la testa e sbatto gli occhi un paio di volte.
Si piega per salutarmi con un bacio sulla guancia e mi approprio delle sue labbra. Afferro il suo maglioncino con entrambe le mani dal collo e lo tiro su di me, mentre mi stendo.
Sorride nel bacio e gli mordo piano il labbro,mentre lo lascio sistemarsi tra le mie gambe, per intrecciargliele poi intorno ai fianchi.
Mentre continua a baciarmi mi stacco per levare la maglia, lui mi imita e con foga leva il maglioncino che porta.
Fa per togliere gli occhiali.
"No, non li togliere."
Dico bloccando la sua mano con la mia.
"Hai un feticcio per gli uomini con gli occhiali?"
Mi chiede.
"No. Ma tu non toglierli."
Suona come una minaccia e lui sorride e obbedisce.
Continua a spogliarmi pezzo per pezzo.
"Ora mi dici qual'era il tuo desiderio?"
Chiedo con la voce affannata per i suoi baci sul seno.
Ride e continua subito dopo a baciarmi.
Sento le sue mani giù, mentre mi bacia il collo. Non voglio cedere subito. Ribalto la situazione salendogli su.
Lui è a petto nudo, ha ancora i pantaloni.
Levo le sue scarpe e i calzini e poi risalgo piano sul suo corpo, faccio nuovamente mie le sue labbra. Ora sono rosse e gonfie.
Mentre continuo a mordicchiargli i lobi e il collo lo sento ansimare piano, scendo con la mano sul primo bottone dei suoi pantaloni. Gli si blocca il sospiro in gola  e mi viene da ridere. Scendo la zip e mi stacco piano dal suo collo.
Leva i pantaloni scalciandoli e io rido attaccata al suo collo.
"Con calma Piero, non avere fretta."
Dico posizionandomi piano sul suo bacino.
"Sei una strega, mi stai facendo soffrire."
Mi muovo lentamente e lo vedo serrare la mascella e chiudere gli occhi.
"Shhh, fai il bravo."
Gli sussurro piano nell'orecchio, scendendo con la mano nei suoi boxer. Quasi neanche lo tocco che da un gemito. Faccio meno la stronza, cerco di metterlo a suo agio.
Riprende pieno controllo dopo un po', tutta la calma svanisce, leva i boxer e si tuffa sui suoi pantaloni.
"Cercavi questo?"
Dico sventolando la confezione rossa che stava ai piedi del letto.
Si tuffa su di me e la prende dalle mie mani.
"Fai attenzione."
Dico ridendo. Velocemente si stende su di me. Prende le mie mani e le blocca e con un colpo secco è dentro me, costringendomi ad inarcare la schiena, sono percossa dal dolore e dal piacere allo stesso momento.
Si muove velocemente, non mi da il tempo di pensare, ho solo la libertà di mugolare e ansimare sotto le sue spinte.
Decide finalmente di lasciarmi le mani e le metto sui suoi fianchi accompagnando le spinte.
Si avvicina piano al mio orecchio.
"Era questo il mio desiderio."
Mi dice con la voce affannata, prima di lasciarmi un bacio sul collo. Stronzo!
"A quanto pare si sono avverati entrambi."
Dico con una voce alquanto stridula e affannata, ficcandogli le unghie nei fianchi.
"Ahi."
Si lamenta lui per le mie unghie nella sua pelle.
"Scusa."
Dico con la faccia da finto angelo.
Arriva al suo culmine qualche istante dopo di me, siamo entrambi un bagno di sudore.
Si stende sul letto dopo aver finito.
Dopo essermi ripresa un po'mi alzo.
"Vado a fare la doccia. Non sporcarmi la camera."
Dico guardandolo male e spero intenda a quello che mi riferisco. E sarebbe il massimo se tornando lo trovassi già vestito, ancora meglio se non lo trovassi proprio.

Irene

Arriviamo a casa di Ignazio ed io sono distrutta,ho un male cane ai  piedi e non sono più riuscita a mettere le scarpe.
Mi butto sul letto a peso morto mentre Ignazio apre il cassetto in cerca di una maglia a maniche lunghe per me visto che soffro molto il freddo.
"Piccirì questa dovrebbe andare bene."
Mi dice porgendomi una sua maglia blu a maniche lunghe.
"Grazie "
Gli rispondo timidamente correndo in bagno per cambiarmi. Mi sento agitata eppure non è la prima volta che dormiamo insieme, solo che adesso è diverso.
Torno in camera e lui è già sotto le lenzuola che controlla il telefono.
Mi infilo a letto e Ignazio mi attira a sé,mannaggia a lui che corpo! Poi dorme pure in boxer e maglietta a maniche corte, il caldo si inizia a far sentire.
Mi coccola un po' accarezzandomi i capelli e lasciandomi qualche bacio tra bocca, guancia e mento.
Poggia le labbra delicatamente sulle mie e poco dopo intensifica il bacio facendo scontrare  le nostre lingue e giocare le nostre labbra con piccoli morsi, insinuo le mie mani tra i suoi capelli ondulati e lui preso dall'impeto del momento mi sovrasta con il suo corpo. Oddio che caldo!
Ha così un buon profumo Ignazio! Continuiamo a baciarci per un tempo indefinito, le mie mani dai capelli scendono fino al suo collo accarezzandolo su e giù, fin quando non sento la sua erezione sbattere contro il mio ventre e lo spingo.
"Ire scusami."
Dice mortificato dopo un primo momento in cui resta interdetto.
"Non è colpa tua, ma io non sono pronta e forse sbaglio a dormire con te, ti infliggo una tortura inutile."
Gli dico con le lacrime agli occhi.
"Picciridda non lo dire nemmeno -Mi abbraccia- Io starei ora a guardarti mentre dormi, non mi importa...io ti aspetto! Ora dormiamo"
Mi accoccolo al suo petto e mi addormento piano piano cullata dal suo del suo battito.

Penelope
Sotto la doccia mi rilasso ancora di più. Prevedo una dormita lunga e riposante.
Quando torno in camera noto i suoi vestiti ripiegati sulla sedia.
Lui è sul letto disteso, con gli occhi chiusi, in boxer soltanto.
Metto il pigiama, e lui non accenna ad andare via. Mi avvicino piano a lui e lo scuoto appena.
"Mmh, hai finito?"
Mi chiede impastato di sonno.
"A quanto pare si. Dovrei andare a letto, domani ho la sveglia alle 6."
Gli dico risoluta.
"Si, mettiamoci a dormire."
Mi sa che non ha capito il nocciolo della situazione.
"Che è quella faccia?"
Mi chiede.
"La faccia di una che deve andare a letto."
Lo vedo rifletterci su.
Si alza e si riveste in silenzio, mentre io sistemo il letto per la notte.
"Buonanotte."
Dice lui uscendo dalla mia stanza, aveva ragione Irene, è permaloso. Ma abbiamo fatto sesso ed è finita li.
Sento sbattere la porta d'ingresso, sobbalzo.

Decido di mandare un sms a Irene. "Oh oh! Forse ho combinato un pasticcio. Domani ho un'ora libera per pranzo. Ti va di vederci? Ora corro a letto. Notte Irene."

Buonsalve...
Capitolo in giorno non consueto perché non ci sarò nei giorni a venire e non posso lasciarvi senza un capitolo!
Bene.... Che ne pensate della Glaciale Penelope? E dell'insicura Irene?
Come andrà a finire secondo voi???

Fateci sapere, io e Fiammetta43 siamo curiose di sapere che ne pensate!

Bacini... M&F

Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora