Capitolo 27. Come in un film dalle scene già viste.

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Piero

Siamo partiti da casa seguendo la macchina di Fabrizio, ha voluto sua sorella in macchina.
Quando l'ho vista scendere dalle scale con quel vestito ho perso dieci battiti, bellissima nel suo vestito lungo.
Col suo sorriso migliore, non molto scuro il trucco, le illumina il viso e i suoi boccoli biondi raccolti dietro e qualche riccio a circondarle il viso.
Appena fuori dalla chiesa Penelope mi si avvicina e mi dà un bacio a stampo, poi mi sistema la cravatta e mi stira con le mani la giacca.

"Dai, andiamo."
Dice lei andando verso il portone della chiesa.

"Ok."
Dico mezzo stordito.

Lei entra e raggiunge il banco dei testimoni. C'è il suo amico accanto a lei, lei sorride e lui le scosta un boccolo e le dà un bacio sulla guancia.

"Questo le si appiccica troppo "
Dico a Ignazio e Irene.

"Voi due siete paranoici."
Dice Irene svoltando gli occhi.

"Io non ho detto niente "
Dice Ignazio alzando le mani, sorride.

"Tu sei peggio di Lui."
Dice Irene sorridendo innamorata.

"Ti amo."
Le dice lui con la faccia da cazzone.

"Anche io amore."
Dice lei sorridendo e scuotendo la testa.

"Oh ma siete smielosi."
Dico sbuffando.

"Stai mutu tu ca u diabete mi vinni na sti jorna." (Stai zitto che in questi giorni mi stai facendo venire il diabete.)
Mi risponde Ignazio.

"Io niente ho fatto."
Dico fissando Penelope che continua a parlare con quello.

"Meglio sto zitto "
Mi dice Ignazio svoltando gli occhi.

"Bravo amore sta zitto che siamo in chiesa "
Gli risponde Irene baciandogli le labbra.

"Dai entriamo "
Dice Irene prendendo Ignazio per mano, e andando verso il portone della chiesa.

La seguiamo, ci sediamo dietro, lasciamo i posti avanti alla famiglia.

Penelope

Sono seduta alla sinistra della chiesa.
Mio fratello davanti all'altare è teso da morire, gli sorrido, voglio dargli calma, lui mi manda un bacio al volo.
Veniamo disturbato dal quartetto d'archi che inizia a suonare, ci voltiamo tutti verso il portone della chiesa.
Una nuvola bianco latte attraversa la navata con una dolce melodia di sottofondo.
Quando arriva all'altare il padre di Mariangela da una pacca sulla spalla a mio fratello, prima di abbracciarlo, poi gli consegna la mano di sua figlia.
Ho gli occhi pieni di lacrime.
Mary e Fabri si guardano negli occhi, lui le alza il velo dal viso e le bacia la fronte. Vedo il labiale di mio fratello spiegarsi in un "sei bellissima".
Sorrido d'istinto.
La messa è piacevole, non so neanche io da quanto mancavo in chiesa.
Si scambiano le promesse, sento le loro voci incrinate, sono emozionati, e io lo sono almeno quanto loro.
Mi volto e vedo mio padre che si asciuga una lacrima, gli sorrido.

Esco dalla chiesa, ho gli occhi lucidi, li sento pizzicarmi.
Vado verso i miei amici. Aspettiamo che gli sposi escano per il lancio del riso.

"Ti sei emozionata?"
Mi chiede Irene abbracciandomi.

"Si. Hai visto quanto sono belli?"
Dico emozionata.

"Si, tanto."
Mi risponde lei sorridendomi.

Piero viene ad abbracciarmi, mi accoccolo nelle sue braccia.

Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora