Capitolo 40. Portami con te, non mi interessa dove.

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Irene

Sto finendo di truccarmi, stasera i ragazzi ci portano a ballare e io non sto nella pelle. Il ballo come la musica è parte di me!
Metto un po' del mio rossetto rosso quando sento Ignazio avvicinarsi.

"Amore sei pro.... Che minchia ti sei messa?"mi chiede fissandomi truce attraverso lo specchio.

"Non è bellissimo?"chiedo facendo un giro su me stessa.

"Si ma sei nuda."mi risponde lui incazzato.

"Ma non è vero " rispondo io inarcando un sopracciglio.

"E invece si. Il reggiseno perché non lo porti?"mi chiede alzando la voce.

"Ignazio ma non posso metterlo con questa scollatura " dico sbuffando.

"Si, ora che ci sei levati anche le mutande no? Tanto sei già nuda."mi dice urlando e prendendomi per il polso.

"Ignazio mi fai male lasciami!"gli dico sentendo la pressione delle sue dita sul polso.

"E allora tu vestiti bene e non come una sgualdrina!"mi dice alterato.

"Vaffanculo Ignazio! Io non esco più"dico rintanandomi in bagno.

Chiudo la porta a chiave mentre tremo come una foglia. È stato come tornare indietro nel tempo e rivedere Nicola che mi malmenava e mi insultava.

"Amore dai...."mi dice lui bussando.

"Amore...."continua piano con la voce spezzata.

"Vattene " dico piangendo.

"Dai amore, lo sai che sono geloso, scusa."mi dice lui appiccicandosi alla porta.

"No, non ti scuso. Sei cattivo " strillo da dietro la porta

"Amore dai. Ti prego esci da lì. Sono solo uno stupido."continua lui.

Faccio scattare la serratura ma non esco, mi rintano in un angolino mentre lui entra e io mi paro le mani davanti per paura. Inconsapevolmente...non so neanche il perché...

"Puoi perdonarmi?"chiede lui parandosi davanti a me dispiaciuto.

"Sono un coglione. Ti faccio piangere e non lo meriti."continua risentito per la mia reazione.

"Stammi lontano..."dico singhiozzando "Mi sei sembrato Nicola"

Lui resta di sasso.

"Amore scusa. Io davvero non volevo, non mi arriva sangue al cervello a volte."mi sussurra lui piano

"Io non vengo più, tu vai " dico fredda passando in camera.

Bussano, siamo in ritardo di mezz'ora.

"Sono Pen... Ci siete?"chiede la mia amica.

Vado ad aprire e mi volto subito per non farle vedere il mio viso disfatto.

"Io non vengo, non sto bene " dico dandole le spalle

"Ire tesoro...."Pen mi fa voltare.

"Cosa è successo?"chiede fissandomi scioccata.

"Niente...vi prego lasciatemi in pace e portatelo via " dico indicando Ignazio.

"Vai da Piero."dice Pen dura ad Ignazio, è incazzata.

"Io...non volevo " dice lui a testa bassa

Torna da me e mi vede scossa mentre piango.

"Tesoro. L'ho mandato da Piero. Vieni qua."mi dice spalancando le braccia.

Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora