Capitolo 21. Incancellabile oramai.

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Ignazio

Sono impaziente che questa cena finisca! Io e Irene non abbiamo avuto un momento di intimità per poter far l'amore e oggi è successo davvero di tutto!
Pomeriggio stavamo per chiuderci in sala musica quando, ancora in corridoio, ho sentito le urla di mia sorella al telefono e poi dei singhiozzi. Io e Irene siamo corsi subito da lei allarmati e mi ha spiegato che si stava frequentando con un ragazzo ma che questo uomo senza palle l'ha appena scaricata perché lei pensa solo al lavoro.
Io adoro mia sorella e guai chi me la tocca!

Abbiamo passato il pomeriggio a mangiare schifezze e ho cercato di farla ridere facendo il buffone mentre Irene mi ha aiutato con la sua dolcezza.

Ora siamo qui a metà della cena e io vengo ridestato dai miei pensieri da una mano che mi sfiora la coscia.
Alzo lo sguardo e vedo il sorriso furbetto di Irene..i suoi denti bianchi e perfetti che mordono quelle labbra stupende...
Irene muove la sua manina delicatamente fino ad arrivare al mio punto debole
Deglutisco ed inizio a sudare freddo...

"Piccirì finiscila "
le dico piano all'orecchio con il respiro affannato.

"Ma io ti voglio"
mi sussurra lei baciandomi il collo.

"Fammi calmare qui sotto e ce ne andiamo "
le dico insinuando una mano tra le sue cosce calde e morbide facendola sussultare.

I ragazzi propongono un giro per le strade di Marsala ma io e Irene con una scusa torniamo a casa mia.
Per tutto il tempo della strada restiamo in silenzio, lanciandoci qualche occhiata vogliosa di tanto in tanto.

Arrivati a casa non le do neanche il tempo di fiatare che la trascino con me nella sala della musica.

"Qui non ci può sentire nessuno "
le dico con voce roca mettendole la mano fra le cosce per poi salire sempre più in alto e accarezzare la sua intimità.

Al contatto con le mie dita, le esce un gemito dalla bocca che mi fa sorridere di soddisfazione.

"Non ce la faccio più ad aspettare"
le dico prendendola di peso e facendola sedere sopra il pianoforte mentre lei mi guarda incuriosita.

Le tolgo il vestitino e la lascio in intimo, le bacio le labbra carnose e faccio scivolare piano le mie dita dal collo alle spalle, disegnando dei cerchi immaginari sulla sua pelle.
Le palpo i seni facendoli uscire dalle coppe del reggiseno senza però sganciarlo
I suoi gemiti mi fanno uscire fuori di testa e le mie labbra scendono dai seni all'addome per poi arrivare al suo punto debole.

"Apri le gambe amore "
le dico con voce roca.

Lei esegue, io le scosto il tanga in seta e pizzo con le dita e affondo le mie labbra e successivamente la mia lingua dentro di lei che inizia a tremare sotto di me.

"Ancora "
mi chiede con voce flebile mentre si contorce e affonda le sue mani nei miei capelli.

Più geme e più il mio amichetto scoppia nei pantaloni che stanno diventando sempre più stretti.
Mi fermo di botto non potendone più..Irene mi guarda interdetta chiedendone ancora con lo sguardo
Mi abbasso i pantaloni e esco il mio membro già pronto, le tolgo il tanga velocemente, le posizione le gambe sopra le mie spalle ed entro dentro di lei con forza e in maniera inaspettata,spingendo sempre più forte ad ogni sua richiesta.

"Ignazio"
mugola lei graffiandomi schiena e fianchi mentre ha un orgasmo stratosferico.

Ma non sento dolore bensì solo puro piacere.
Vengo poco dopo di lei con un lungo verso gutturale, le gambe mi tremano ancora per la forte scossa di desiderio e gocce di sudore imperlano i nostri corpi.

Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora