Capitolo 13. Ad una stella daró il tuo nome

1.1K 68 60
                                    

Ignazio

La scenata di Piero e la scomparsa di Penelope al suo seguito ci hanno lasciati tutti con l'amaro in bocca e ovviamente il silenzio regna sovrano per un pezzo.
Decido di non far portare il dolce per poter sfuggire a questo silenzio imbarazzante e agli sguardi di Ercole che cerca di capire qualcosa da me.

"Va beh, io e Irene abbiamo un impegno quindi ci congediamo"
Dico con un sorriso.
"Ignà ma come? Mi avevi promesso il dolce!"
Interviene Irene mettendomi il broncio.

Che bedda! Pari propriu na picciridda.

"Lo prendiamo fuori. Fidati di me "
Le dico facendola alzare da tavola.

Salutiamo Ercole e Gian per poi infilare le nostre giacche e uscire.

"Ignà ma me lo dici dove andiamo?"
Mi chiede sbuffando.

"Sorpresa!"
Le rispondo ridendo.

"Uffa "
Si lamenta lei.

"Amore dai dobbiamo arrivare solo fino all'arena "
Le dico scoccandole un bacio in guancia.

"A fare cosa all'Arena?"
Mi chiede stupita.

"Bedda mia sei troppo curiosa"
Le dico ridendo.

"Ignazio sicuro che non hai bevuto troppo? L'Arena sarà chiusa!"
Mi dice ovvia mentre arriviamo.

Appena siamo lì davanti chiamo chi di dovere e piano piano tutto si illumina e ci fanno entrare.

"Che sta succedendo?"
Mi chiede Irene scioccata.

La porto in silenzio fino al centro dell'Arena dove c'è al centro un materasso gonfiabile ricoperto da un plaid e cuscini.

"Ma Ignazio...ma che cos' è questo?"
Mi chiede lei a bocca aperta.

Io rido,la prendo per mano e la faccio sedere mentre prendo un cestino da picnic contenente due piattini con il dolce.

"Dolce, coccole e stelle "
Le dico indicando il cannocchiale di fronte a noi.
"Tu sei matto Boschetto "
Esclama lei stampandomi un mega bacio in bocca.

Mangiamo il nostro tiramisù tra baci e parole d'amore, poi la faccio alzare e le mostro le stelle.

"Guarda quella è Antares"
Le dico mostrandogliela al cannocchiale.

"È bellissima! E quella?"
Mi chiede stringendomi la mano.

"Quella è Andromeda,mentre quella a sinistra è Irene "
Le sussurro con voce roca.

"Che scemo!"
Mi dice lei ridendo.

"È vero...guarda qui"
Le dico uscendo una busta dalla tasca del giubbotto.

"Cos'è questa?"
Mi chiede.

"È il certificato che attesta che da adesso in poi una stella porta il tuo nome..su aprila"
La invoglio.

Irene afferra la busta con le mani che tremano e la apre visibilmente emozionata.

"Mi hai regalato una stella?"
Mi chiede con gli occhi sognanti.

"Farti avere la luna era più complicato e allora ho dato il tuo nome ad una stella "
Le dico circondandole il bacino con le braccia e guardandola con amore.

"Oh Ignazio "
Esclama lei attirandomi con sé sul materasso e riempiendomi di baci.

"Ti amo Piccirì "
Le dico accarezzandole la guancia rossa per l'emozione.

"Ti amo anche io"
Mi dice lei timidamente.

La bacio! Quel ti amo spontaneo uscito dalla sua bocca mi ha riempito il cuore.
Ci baciamo per un tempo indefinito fin quando lei non si stacca affannata.

Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora