Capitolo 12. Il triangolo no, non l'avevo considerato.

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Penelope

Vogue mi ha fatto una strana proposta, cioè per una rivista di moda non è strana, il fatto strano è che l'abbia fatta proprio a me, ultima anche tra le stagiste.
Un'intervista ad Armani e i suoi pupilli, così mi ha detto la responsabile e di ha dato la cartellina per il programma, si parte domani a quanto pare.
A casa arrivo e non c'è nessuno, a quanto pare Irene è ancora a lezione, oggi dovrebbe ritornare a casa, dato che Fabri è andato via.
Mi metto sul divano col mio immancabile earl grey e prendo in mano la cartella con il programma, e capisco perché abbiano mandato me. L'intervista è il Volo e Armani, con Armani in videochat, davvero mai una gioia.
Il grande giorno è arrivato, e c'è anche Irene, è una gitarella in pratica,non lo vedo neanche come stage lavorativo.
"Penny ci pensi? Siamo a Verona insieme!"
Esclama Irene abbracciandomi.
"Io voglio sapere chi ha avuto l'idea geniale si parlare col mio capo e chiedere che fossi io a intervistare il volo."
Dico sorridendo verso i due, un po' fredda nell'abbraccio di Irene, ancora col contatto umano non ci sono.
"Ma dai! Io sono così felice...sono con il mio amore e con la mia amica...siamo nella città dell'amore. -sospira- Non è meraviglioso? "
"Si che è meraviglioso. In effetti l'idea è stata geniale."
Dico sorridendo.
"Lo credo anche io "
Dice Ignazio alzando un sopracciglio.
"È stata tua?"
Chiedo abbassando gli occhiali da sole.
"Amore mi porti nella casa di Giulietta?"
Chiede Irene allontanando Ignazio.
"Allora Penelope, tra poco conoscerai il terzo de Il Volo, sei pronta?"
Mi chiede Piero.
"Si, ho visto le foto. Sembra simpatico! Ma mi volete dire di chi è stata l'idea? Le stagiste non fanno queste cose sempre!"
"Beh modestamente"
Dice facendo lo spaccone.
Sorrido e mi avvicino a lui accarezzandogli piano il viso, sussurrando appena un "grazie."
"Di niente"
Sorride lui, aprendo la bocca e mostrandomi i suoi denti perlescenti.
"Andiami a rilassarci un po' e ci ritroviamo per pranzo nella hall che arriva pure Gianluco con Ercole "
Dice Ignazio stringendo Irene.
"Penny per te va bene?"
Mi chiede Irene.
"Si. Andiamo"
Rispondo prendendo il mio trolley.
"Amore noi andiamo in camera!" dice Ignazio a Irene ghignando.
"Anche io vado in camera. Ho bisogno di una doccia! E tu non fare quella faccia."
Dico rivolta ad Ignazio.
"Perché che faccia ho?"
Mi chiede Ignazio.
"Da maniaco!"
Dico ridendo.
"Ma non è vero. -dice con la sua voce stridula. -Da innamorato"
"Si, lo so io di cosa sei innamorato. Ciao belli!"
Tiro il trolley a fatica vicino all'ascensore.

Irene

Ignazio apre la porta con la tessera e io mi fiondo dentro ancora vergognata per come lui ha fatto allusioni davanti a tutti.

"Ignà vado a fare un bagno, scusa ma ne ho bisogno "
Gli dico prendendo le mie cose e andando in bagno.
Riempio la vasca idromassaggio con il mio bagnoschiuma al cioccolato,tolgo le scarpe,i jeans e la maglia, quando sento il respiro caldo e la voce roca di Ignazio che mormora
"Anche io ho bisogno di rilassarmi"
Resto immobile, in silenzio, mentre lui mi stringe i fianchi con le sue braccia e inizia a lasciarmi baci umidi che scendono dal collo fino alla schiena, io continuo a rimanere in silenzio,lui fa scendere lentamente le bretelle del mio reggiseno per poi sganciarlo e farlo volare a terra.
Mi volta lentamente contro il suo petto e mi guarda con lussuria repressa.
"Mi sa che ha ragione Pen! Hai lo sguardo da maniaco"
Dici sorridendo e mordendomi il labbro inferiore contemporaneamente.
"Io so solo una cosa..."
Mi sussurra lui con voce roca all'orecchio.
"Che cosa?"
Dico gemendo leggermente.
"Che ti amo davvero tanto "
Mi dice alzandomi il volto e facendo incastrare i nostri occhi.
Inizia a baciarmi lentamente e altrettanto lentamente sfila il mio intimo per poi immergermi nella vasca. Si libera anche lui dei boxer raggiungendomi all'istante e attirandomi sopra di sé.
Mi bacia lentamente la giugulare facendomi fremere dal piacere, per poi scendere sui miei seni,stringo forte i suoi capelli tra le mie mani e incastro il mio bacino bene al suo, lui entra dentro di me lentamente,forse anche troppo, facendomi ansimare di piacere. Spinge piano, poi più forte e poi di nuovo più piano..mi sta regalando una dolce tortura che però mi fa stare bene come non lo sono stata mai, mi sento amata, mi sento voluta, mi sento desiderata, ma soprattutto mi sento rispettata...nel corpo, nell'anima e nei desideri.
Arriviamo al culmine del piacere insieme, tra i suoi gemiti rochi e i miei piccoli strilli soffocati dai nostri baci.
Riprendiamo respiro a poco a poco, poggio la mia fronte alla sua e le mie mani al suo petto sentendo il battito del suo cuore.
Alza il volto su di me, mi sorride e mi bacia, azionando infine l'idromassaggio.

Ad una stella darò il tuo nome |Il Volo| COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora