Again _ 6.2

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Entro in classe assorta nei miei pensieri. Hanno scherzato con i miei sentimenti, avranno riso di me. Non appena varco la soglia, Sanne mi corre incontro al massimo dell'entusiasmo.

«Guarda, non è bellissimo?» mi dice sbattendomi sotto gli occhi un foglio.

È una locandina della scuola: cercano studenti volontari per un gruppo che si occupi della promozione e organizzazione di eventi studenteschi. Il tutto coordinato dal preside. Le restituisco il foglio e mi siedo al mio posto per niente interessata.

«Parteciperai?» mi chiede Sanne.

«A cosa?»

«Ma non hai letto?» risponde mostrandomi la data e l'ora della prima riunione.

«Direi di no» replico con un'alzata di spalle. Non ho tempo da perdere in cose simili. Ho già visto questi pseudogruppi nella vecchia scuola. Studenti annoiati che si ritrovano per discutere delle stesse identiche cose che vengono riproposte ogni anno: il ballo di Natale; la festa di san Valentino; il ballo di fine anno; la cerimonia dei diplomi. No, grazie.

«Peccato. Ma se cambi idea c'è l'annuncio in bacheca, chi vuole entrare nel direttivo può segnare il proprio nome. Saràimpegnativo, però sono anche punti extra sul curriculum scolastico.»

È veramente euforica, la fa sembrare la cosa più bella del mondo.

«E poi ho un sacco di idee. Sarei una mente attiva» aggiunge orgogliosa. «Prova a immaginare come sarà divertente discutere le proposte di Isabelle.»

«Che c'entra Isabelle?» domando. Possibile che quella serpe sia dappertutto? Non si può trovare una cosa in questa scuola in cui non sia coinvolta anche lei?

«Isabelle è il presidente.»

«Allora sei proprio masochista!» esclamo. «Non ti accetterà mai nel suo gruppo, Sanne. Lascia perdere.»

«Il gruppo è aperto a chiunque! Io voglio iscrivermi! Quindi è aperto pure a me!» urla. Mi guardo intorno, sperando che nessuno ci stia osservando. «Se io voglio partecipare al gruppo studentesco, parteciperò!»

«Okay» dico. «Calmati, però!»

Isabelle, Camille e un altro gruppetto di Barbie passano proprio ora e ridono di lei. Faccio d'istinto un passo avanti. 

«Lascia perdere, ragazza stramba» dice Isabelle, «tanto non ti accetteremo mai. Non vogliamo le sfigate nel nostro gruppo. Ci contamineresti.» Le sue scagnozze ridono.

Sanne resta in silenzio, tutta la sua euforia è stata smontata. Mi dispiace per lei. Poi Isabelle si volta verso di me. È il momento di agire, Rachel. Anche se l'idea del gruppo non mi piace, credo abbia ragione Sanne. Se è aperto a tutti, anche lei ha diritto alla sua possibilità. E se Isabelle ha qualche problema, è il caso che cominci a farseli passare. 

Al termine delle lezioni, mentre Isabelle è in palestra per gli allenamenti della squadra delle cheerleader, le rubo il cellulare dalla borsa nell'armadietto.

AGAIN (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora