Mi guardo allo specchio.
Sorrido e cerco di tranquillizzarmi. Ho raccolto i capelli in una mezza coda e li ho leggermente arricciati sulle punte in modo che mi incornicino il viso. Indosso un vestito blu notte, che si intona alla mia pelle chiara, con un cintura in vita dello stesso colore e un paio di stivali bassi. Un misto tra casual ed elegante.
Non ho idea di dove mi porterà Connor, ma so di non avere l'umore che ci si aspetterebbe a un primo appuntamento. Non riesco a togliermi dalla testa la discussione con Logan e le sue parole stanno rendendo questo momento quasi terrificante. Un attimo prima ero euforica e incredula e quello dopo spaesata e distrutta.
Questa è la mia serata, il mio primo appuntamento con Connor e dovrei essere felice, raggiante, piena di aspettative e invece sono sommersa dai punti di domanda. So già che metterò in discussione ogni singolo movimento, ogni singola parola che uscirà dalla bocca di Connor. Scendo al piano di sotto, dove mio padre cammina avanti indietro per il salotto. Credo che sia parecchio agitato. Ha tentennato fino all'ultimo se concedermi o meno il permesso.
In bocca al lupo e fammi sapere! mi scrive Sanne come incoraggiamento.
Le mando una faccina sorridente come risposta e butto il cellulare in borsa.
Mio padre emette un sospiro rumoroso e si siede sulla poltrona con la testa tra le mani.
Mi avvicino. È così tenero. «Cosa c'è che non va, pa'?» gli chiedo.
Lui mi guarda un attimo. «Non sono tranquillo» ammette.
«Ne abbiamo già parlato: vado a cena e mi faccio riportare a casa.»
«Non è questo.»
Lancio un'occhiata all'orologio a muro, Connor arriverà a momenti. Comincio a sentire un vuoto alla bocca dello stomaco.
«Dopo tutto quello che quel ragazzo ti ha fatto passare non mi fido di lui» spiega papà.
«Vedrai che andrà tutto bene» lo rassicuro abbozzando un sorriso.
«Non capisco come faccia a piacerti. Oltre al bel faccino che cos'ha?» Mi fissa e capisco che vuole davvero una risposta. Ci penso un attimo. Che cos'ha Connor che mi attrae tanto? È incredibilmente sexy e poi adoro quella sua aria da «non me ne frega di niente e di nessuno», che mi fa annodare lo stomaco. Per non parlare dei suoi modi sicuri di chi ha sempre la situazione sotto controllo. E infine non posso negare che da quando l'ho rivisto, il primo giorno di scuola, l'immagine di noi due che ci scambiamo quel bacio tormenta i miei pensieri.
«Abbiamo molte cose in comune» mi invento.
Mentre mio padre sta per ribattere, suonano al campanello e sento una scarica elettrica attraversarmi la schiena. Papà scatta in piedi e corre all'ingresso. Io lo seguo intimorita. Quando apre la porta si trova davanti Connor, elegante e bello da morire, con un mazzo di fiori in mano.
Papà lo guarda duro come la roccia.
«Buonasera, signor Anderson» si presenta Connor, sfoderando un sorriso smagliante. «Le ha detto Rachel che la porto fuori a cena, stasera?»
Papà annuisce. «Voglio che la riporti a casa subito dopo cena. È sotto la mia responsabilità finché non torna sua madre» aggiunge.
«Sì, signore» risponde Connor.
«Ti aspetto alzato» mi dice prima di chiudere la porta.
Guardo Connor ed è proprio splendido. La parte veramente irresistibile sono i suoi capelli, ogni volta che siamo uno di fronte all'altra ho la tentazione di passargli le mani in mezzo e scombinarglieli.
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AGAIN (1)
Teen Fiction!!QUESTO LIBRO è GIà DISPONIBILE NELLE LIBRERIE E SU AMAZON IN CARTACEO E DIGITALE!! Quando la madre si trasferisce in Cina per lavoro, Rachel, diciassette anni, è costretta a tornare a vivere nel paese della sua infanzia con il padre, che non vede...