«È incredibile!» mi dice Sanne, qualche giorno dopo in classe.
«Che cosa?»
«Avevo sempre sognato un momento come questo, ma non avevo mai sperato che potesse accadere.»
«Non capisco.»
«Connor!» esclama. «È così... diverso.»
«Ma se non gli avevi mai parlato?»
In effetti ultimamente Connor si siede spesso con noi in mensa come se fosse la cosa più normale del mondo e fossimo tutti amici da una vita. Sono stupita, ma come mi ha consigliato la dottoressa Gomez, meglio non porsi troppe domande.
«Appunto! Non avevo mai avuto occasione di appurare se fosse davvero come me l'ero sempre immaginato. Ero convinta che fosse tutto muscoli e niente cervello. Invece è proprio intelligente, più di quello che pensassi. Ed è pure simpatico.»
«I suoi voti sono molti alti» le dà corda Malek. Il che per lei significa che è ok.
«Alla fine hai fatto bene ad accettare le sue scuse» continua Sanne. «Secondo me prova qualcosa per te!»
«Oh, ti prego!» ribatto alzando gli occhi al cielo.
«Riflettici, Rachel» insiste. «Aveva una cotta per te. Ha convissuto per quattro anni con i sensi di colpa. Ha piantato in asso la squadra e i suoi migliori amici per sedersi in mensa con noi. Con noi! Se non lo fa perché è cotto di te, allora è davvero uscito di senno.»
Mi scappa un sorriso. Da quel giorno a casa sua non ho fatto altro che pensargli. È bellissimo, sexy, quando mi guarda mi si mozza il respiro, la sua voce è calda e i suoi occhi così profondi che sembrano quasi leggerti nell'anima. E poi mi ha mostrato quel lato nascosto che lo ha reso improvvisamente umano.
Quello che avrei sempre voluto scoprire.
Sto tirando fuori dal mio armadietto i libri per le lezioni del pomeriggio quando Connor mi raggiunge.
«Tutto bene?» mi domanda. Ha le mani dentro le tasche della felpa della squadra e mi sembra nevoso. Da quando Connor Brown è così insicuro?
«Sì, bene» rispondo.
«Senti, Anderson, vorrei chiederti una cosa.»
Si guarda intorno e di riflesso lo faccio anche io, il corridoio è deserto. Lui mi afferra per un braccio e mi trascina nella prima aula libera a disposizione.
«Connor, che succede?» domando.
Lui mi fissa per un lungo istante. «Cosa mi risponderesti se ti chiedessi di uscire con me?» dice d'un fiato.
Sgrano gli occhi per la sorpresa. «Che cosa?»
«Ti sto chiedendo di uscire con me» ripete lui ancora più agitato. «Lo so, forse ti sembrerà strano o affrettato o incomprensibile e non ho idea se questo è il modo giusto di fare certe cose. Se rifiutassi probabilmente capirei ma, ecco, non voglio un no come risposta. Piuttosto pensaci un po' su. Magari dopo non ti sembrerà più una prospettiva tanto disgustosa.»
Trattengo a stento una risata e gli appoggio le dita sulle labbra. A quel contatto un brivido mi percorre la schiena e devo chiudere gli occhi per un istante.
«Va bene» dico appena recupero un minimo di controllo.
«Ci penserai?» domanda lui tirando un sospiro di sollievo.
«No, va bene, voglio uscire con te.»
Connor mi scruta con attenzione. «Sul serio?»
«Perché tu scherzavi?» Inarco un sopracciglio.
«No! Okay. Allora passo a prenderti stasera?» Mi afferra le mani e me le stringe. Spero non si accorga che sto tremando.
«Stasera va bene.»
«Alle sette?»
«Alle sette.»
Mi fissa per qualche secondo e credo sia tentato di aggiungere qualcosa, ma poi sembra ripensarci e con un sorriso malizioso esce dall'aula.
Appena sono sola mi appoggio al muro e mi lascio scivolare fino a terra, mentre respiro come se avessi appena corso la maratona. Il cuore mi rimbomba nelle orecchie. Connor mi ha invitata a uscire! Ho un appuntamento con Connor Brown! E io ho accettato e adesso sto sorridendo come un'idiota in una classe vuota in attesa che mi colpisca un infarto!
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AGAIN (1)
Teen Fiction!!QUESTO LIBRO è GIà DISPONIBILE NELLE LIBRERIE E SU AMAZON IN CARTACEO E DIGITALE!! Quando la madre si trasferisce in Cina per lavoro, Rachel, diciassette anni, è costretta a tornare a vivere nel paese della sua infanzia con il padre, che non vede...