AGAIN _ 12

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Ormai è una certezza, anzi un dato di fatto: io e Connor stiamo insieme.

Da una settimana a questa parte le cose vanno divinamente. Connor è gentile, premuroso,  Simpatico anche con le mie amiche e a scuola non si vergogna di farsi vedere in atteggiamenti affettuosi con me.

Quando l'ho raccontato a mamma era entusiasta. Non tanto per la simpatia che nutre verso di lui, quanto immagino per l'idea che la sua unica figlia fosse incappata a piedi uniti nel mondo dell'amore. Papà invece è disperato!

«Abbiamo ancora un po' di tempo» mi dice Connor uscendo dal cinema.

«Va bene, ci sto» gli rispondo con un sorriso.

Ho ancora un'ora di tempo per stare con Connor prima di rincasare per cena. Ci dirigiamo quindi verso la caffetteria mano nella mano come una coppia felice. Parcheggiata fuori dal locale vedo la sua macchina. Logan è qui. E infatti lo scorgo un momento dopo intento a ridacchiare con un paio di amici.

«Ehi» dico tirando Connor per la manica del giaccone.

«Che c'è?»

«Non so se ho molta voglia di entrare.»

«Perché?»

Gli indico con la testa quello che ho appena visto e lui inarca le sopracciglia.

«È solo Logan. Qual è il problema?» mi domanda.

«Be' non so se voglio incontrarlo.»

«Non ti mangia mica.»

«Sì, ma io e te adesso stiamo insieme. Quindi non vorrei metterlo in difficoltà. Finché si tratta di vederci a scuola è un conto.»

«Logan sa benissimo come stanno le cose. Non farti delle paranoie inutili per lui.»

Qualche secondo dopo varchiamo la soglia. La caffetteria è piena di clienti e le cameriere sfrecciano tra i tavoli con le ordinazioni.

«Ragazzi!» esclama Connor rivolto ai suoi amici e batte il pugno con tutti e tre.

«Ciao» mi salutano in coro.

«Ciao» rispondo io imbarazzatissima.

Logan mi sta fissando ma cerco di non badarci. Ci sediamo con loro. Adesso Logan mi sta di fronte e mi sarà difficile ignorare il suo sguardo per tutto il tempo.

«Siete qui da molto?» chiede Connor.

«No, da una mezz'ora» risponde uno dei due ragazzi.

«Voi, invece?» interviene l'altro.

«Siamo andati a vedere un film. Niente di che, roba romantica. Da femmine» ridacchia Connor imitato dai due compari.

Io lo guardo male. Non siamo andati a vedere un film romantico, bensì un thriller. Che cavolo!

«Che cosa prendi, piccola?» mi chiede.

«Caffè panna e caramello, con un paio di bastoncini di zucchero alla menta. Il caffè doppio» balbetto confusa.

«Non hai paura di agitarti?» mi domanda alzandosi.

«Come?»

«Be', meglio per te amico» commenta uno dei due tizi.

Connor gli strizza l'occhio e si allontana.

Ma che diavolo sta succedendo? Lancio un'occhiata a Logan che sta fissando il fondo vuoto del suo frappé e intanto scuote la testa.

«Quindi tu sei...?» mi chiede uno dei due.

«Rachel, idiota» interviene Logan.

«Rachel! Certo, giusto. Scusa ma sono negato con i nomi» ridacchia quello.

AGAIN (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora