AGAIN 15.4

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«Sono a casa!» urlo entrando.

Per fortuna durante il tragitto ho già sfogato le lacrime. Gli scontri con Isabelle mi lasciano sempre perdente e priva di energie. Non riesco mai a dire quello che vorrei davvero e alla fine peggioro le cose. Non volevo litigare con Logan, accidenti! Eppure non ce la faccio a togliermi dalla testa quel brutto pensiero. E cosa diavolo c'entra Sanne? È la mia migliore amica. Però ha ammesso di averci visti. Basta Rachel! Basta! 

Nessuno risponde.

Sento papà borbottare qualcosa dal corridoio. Mi avvicino, la porta del bagno è aperta.

«Va bene, stasera sarebbe perfetto. Ti porto fuori a cena in un posticino che mi hanno consigliato» sta dicendo. 

Mi appiattisco contro il muro per ascoltare meglio.

«No, non gliene ho ancora parlato» continua. «Voglio trovare il momento giusto. Sua madre è appena ripartita, lei ha la testa invasa dagli ormoni, non voglio sconvolgerla oltre.»

In punta di piedi torno in cucina, mi verso nella tazza quello che resta della caraffa di caffè e mi siedo al tavolo.

Papà compare pochi minuti dopo.

«Rachel!» esclama colto di sorpresa. «Quando sei arrivata?»

«Adesso» rispondo indicando il giaccone.

«Com'è andata dalle tue amiche?»

«Bene. Ho anche litigato con Logan e Isabelle. Mattinata interessante» ribatto ironica.

«Ne vuoi parlare?» chiede.

«No. Che ci fai già a casa?»

«Questa settimana facciamo orario ridotto. Riprenderemo a pieno regime tra qualche giorno.»

«Capisco.»

«Con tua madre è andato tutto bene?»

Annuisco.

«E del fatto che dovrai rimanere qui?»

«Mi ci abituerò. Non ho scelta.»

«Rachel, c'è qualcosa che non va?»

Mi volto a guardarlo. «Ho voglia di pizza, ti va se stasera la ordiniamo? Una super farcita, di quelle anti-dieta. Ho bisogno di ingozzarmi di cibo, è una buona medicina.»

Lui si infila le mani nelle tasche dei jeans. «Stasera veramente ho un impegno» balbetta.

«Davvero?»

«Oh, ecco» tentenna. «Mi vedo con alcuni amici.»

«C'è qualche partita?»

«Esatto. Sai com'è. Amici, birra e tante parolacce. A noi maschi piace così.» 

Esce dalla cucina e lo sento canticchiare in corridoio.

Ha una relazione. Mio padre esce con una donna e non vuole dirmelo. Mamma di certo non ne sapeva niente, non avrebbe mantenuto il segreto. Certo, sono contenta per lui, ma come cambieranno adesso le cose nella nostra vita?  


Il pomeriggio seguente raggiungo Sanne al parco. Voglio chiarire questa faccenda con lei il prima possibile. La trovo, come mi aspettavo, seduta su una panchina stretta nel suo giaccone giallo. Mi lancia un'occhiata e per la prima volta il suo viso non si illumina. Mi accomodo accanto a lei.

«Ci sei arrivata?» domanda tenendo lo sguardo fisso davanti a sé.

Qualcosa mi punge al pensiero che lei abbia capito senza neanche farmelo dire. E questo conferma le parole di Logan e scagiona Isabelle.

AGAIN (1)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora