Dubbi, pensieri e incubi

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Annie Cresta.... già l'ho sentito nominare, ma da chi? Ora non ho tempo di pensarci, Gradis mi porta nella stanza dove mi tortura. Come al solito mi da una botta sul petto e così io mi sdraio sul lettino. Ma la routine ora cambia. Mi inietta due volte il liquido biancastro. Non ho ancora capito cosa sia e così mi faccio coraggio.
"Gradis, cos'è quel liquido che mi inietti ogni volta?"
" Ahahahahahahahahahaha, tributello, ancora non hai imparato nulla! Io sono qui per il tuo bene! E' solo uno stimolante, ti fa mantenere l'attenzione sullo schermo della televisione. Da oggi in poi sarà sempre doppia razione perchè, proprio per il tuo bene, ti mostrerò la verità e tu non puoi permetterti di perdere nemmeno un secondo di ciò che ti mostro. Io sono qui per il tuo bene, Peeta. " Poi se ne va.

Sembrava davvero sincero. E così sono ancora più confuso di prima. Se è qui per il mio bene, perchè a volte mi mena? E poi, l'altra volta, mentre davo il pane a Johanna diceva che non dovevo avere assolutamente contatti con gli altri prigionieri.Mi stanno torturando o no? Sono prigioniero, o mi hanno portato qui per il mio bene? Da una parte, mi sento rinchiuso poichè non mi danno da mangiare, non mi fanno lavare, non mi danno dei vestiti, non mi danno un letto e inoltre, cosa più importante, mi hanno confuso tutte le idee con i loro video. Però, forse, veramente sono qui per il mio bene: se i filmati mi mostrano la verità e vogliono che io stia attento, forse vogliono che io sia al corrente della vera realtà che c'è all'infuori di qui.

Non ci capisco più niente. Ma cosa sto dicendo? Capitol City non vuole il mio bene! Però Gradis sembrava onesto.
Mi sento scoppiare il cervello dalla confusione mentale che ho.

Lo schermo si illumina e così mi distoglie dai miei pensieri.
Questa volta non sono dei veri e propri filmati ma sembrano più che altro foto di alcuni momenti salienti dei video che mi hanno fatto vedere.
Katniss che confabula con Cato. Katniss che mi spinge contro il campo di forza che circondava la seconda arena. Io che incendio e bombardo il Distretto 12. Katniss che si allea con i Favoriti dopo avermi ucciso.

Poi tutto ricomincia da capo. La televisione continua a mostrarmi sempre le stesse immagini. Ad un tratto la testa comincia a girarmi, mi viene la nausea, vedo tutto appannato, mi sembra che le foto sulla televisione si animano;
Katniss mi scocca una freccia sul collo. Ma non sto sentendo dolore.
Mi sento solamente male, mentalmente confuso e debole.
Katniss mi infila un coltello in pancia. Un gemito strozzato mi esce dalla gola nonostante i singhiozzi.
Katniss mi spinge contro il campo di forza e io crollo a terra quasi morto. Sto piangendo.
Le scene si ripetono milioni di volte nella mia mente fino a quando, tra pianti,grida e strattoni alle morse che mi cingono i polsi alle caviglie, Gradis entra nella stanza, ridendo.
" Gradis.....aiutami"
Ride fragorosamente e poi mi molla un pugno in pieno viso. Svengo.

Sono nella piazza del distretto 12. C'è una grande folla, forse tutti gli abitanti. Sembrano....arrabbiati. Sono legato ad un palo. La gente si sposta, creando un corridoio che arriva fino a me. Vedo Katniss. È vestita come se dovesse andare a caccia: stivali alti, giacca di pelle marrone, treccia al lato, faretra sulla schiena e arco in mano. Viene verso di me, con passi lenti. Si potrebbe sentire il rumore di uno spillo che cade. Regna il silenzio assoluto, interrotto soltanto dal rumore dei passi di Katniss. Si ferma a trenta passi da me. Non dice nulla. La folla ribolle di rabbia e grida continuamente cose del tipo " morte" " sangue" "uccidilo".
Katniss scocca una freccia, trapassandomi lo stomaco. Si avvicinano alcune persone e si mettono in fila davanti a me.
Mia madre mi da uno schiaffo potentissimo.
Mi ricorda lo schiaffo che mi diede quando bruciai il pane per darlo a Katniss.
Mio padre mi tira sul corpo dei tizzoni ardenti. Le urla che emetto mi ricordano quelle che emetteva lui mentre mettevo a ferro e fuoco la panetteria.
Mio fratello li incoraggia. Proprio con la stessa tenacia con cui tiravo le bombe dagli hovercraft.
Continuano. Nell'aria regna l'odore di bruciato e di sangue. Non riesco ad emettere nessun suono. Però soffro ugualmente. Continuano all'infinito. Katniss non finisce mai le frecce. Mia madre non ha malori alla mano con cui mi colpisce. Mio padre non finisce mai i carboni. Continuano.

Mi risveglio nella mia cella. Sono steso per terra in una posizione innaturale. La mia maglietta è tutta sudata, la faccia completamente bagnata dalle lacrime. Sto urlando, ma insieme alle mie urla si uniscono quelle di Johanna.
Non posso fare nulla, c'è un pacificatore.
Entra Gradis.
" Allora tributello! Come è andata questa notte?"
" Malissimo...non riesco più a dormire....aiutami"
Gradis mi riempie di calci, pugni e schiaffi.
" Ma guarda un po'! Peeta Mellark, il ragazzo che è sopravvissuto a due edizioni degli hunger games è cosí ingenuo! A me non interessa di te! A nessuno interessa di te! Il presidente Snow ti tiene vivo solo per tenere sotto controllo Katniss! Con i filmati ti mostriamo la verità,è vero, ma a nessuno, specialmente a me, interessa qualcosa di te! Se fosse stata una mia scelta, ora saresti già morto da tempo!"
Sento le forze fisiche e mentali venire sempre più meno da me. Sto crollando. Non so quanto tempo sono rimasto svenuto, so solo che ho visto davanti a me la scena in cui Katniss e la mia famiglia mi facevano del male. Mi sembra ancora di sentire lo stomaco perforato, la pelle ustionata e la guancia dolorante. Mi sembra di sentirle sul mio corpo come se tutto fosse stato reale, e non frutto della mia confusione mentale.
Entrano due pacificatori scortati da un uomo alto e molto muscoloso. Una guardia va verso il pannello di controllo, schiaccia un bottone e fa cenno all'uomo. Lui apre la cella accanto alla mia e fa uscire Johanna. Poi la richiude e fa cenno al pacificatore che rischiaccia lo stesso pulsante sul pannello. Prende di forza la ragazza del distretto 7.
"Peeta! Peeta aiutami! Peeta! "
A quanto ho capito, l'uomo è Taffel, il suo guardiano.
Comunque sia, Taffel la prende a pugni e calci. Mi avvicino per cercare di difendere Johanna e cerco di scrollare le sbarre.
Non appena le sfioro una scossa elettrica pervade il mio corpo. Mentre svengo, rivedo davanti a me la scena della distruzione dell'arena.

Hunger Games: Il Canto della Rivolta visto da Peeta. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora