La "preparazione" alla terza intervista

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Mi risveglio nella stanza delle torture. Non ho più la flebo al braccio ma mi sento come se l'avessi perché sono come quando ce l'avevo: scosso, con la vista sfocata e con i giramenti di testa.

Mi costringo ad ignorare la televisione che continua imperterrita a mostrarmi le immagini che creano solo confusione nella mia mente, però non ho risultati.
La figura di Katniss ibrido rimane stampata davanti ai miei occhi, anche quando sono chiusi.
Sento lo schioccare delle zanne.
L'alito acre che sa del mio sangue.
Il suo ritorno alla figura umana.
Lei che dice di aver bisogno di me.

Ora ho capito. Katniss è un ibrido.
Ricordo le ghiandaie chiacchierone che ci avevano assalito nell'Edizione della Memoria; riproducevano le grida straziate di persone a noi care che imploravano il nostro aiuto. Cercavano di attirarci con le voci per poi logorarci l'animo, con la consapevolezza che non potevamo farci nulla; sapevamo che era solo una trappola degli strateghi, ma sapevamo anche che le ghiandaie chiacchierone ripetono ciò che sentono
Katniss è un ibrido.
Sì, questa è la cosiddetta " prova del nove ", come diceva la professoressa a scuola da noi, nel distretto 12.
Lei cerca di attirarmi dicendo di aver bisogno di me e poi si trasforma in ibrido.
Sì.
E' così.
Lei vuole la mia morte.
E di tutti quelli che gli stanno intorno.
Fa finta di essere buona.

Ci ucciderà.
Ucciderà tutti.
Sì. Ora ho capito tutto.
La visione mentale si fa più nitida.
Io le ho dato tutto quello che potevo darle e lei in cambio non mi ha dato nulla.
Ha cercato di uccidermi.
Perfetto - penso - se le cose stanno così, la ucciderò prima che lei possa uccidere me.
Sì, ne sono sicuro.
La devo uccidere.
Provo a chiudere gli occhi.
Non c'è niente.
Sorrido.
Non sorrido da tantissimo e le labbra mi si spaccano, facendo gocciolare il sangue.
Cerco di riposarmi ma non ce la faccio; anche se ho capito la realtà, rimane un altro dubbio;
Katniss sta portando i ribelli contro Capitol City.
Ma con quale intenzione? Di uccidermi o di liberare i distretti all'oppressione del potere di Snow?

Non lo so, ma alla fine non è un grosso problema: se continua così, la situazione, morirò comunque tra non molto tra la fame, il sonno, il freddo e la debolezza in generale. Però sarei contento se la situazione nei distretti cambiasse, quindi qualsiasi cosa stia facendo quell'ibrido mi è indifferente.
Entra Gradis.
" Allora tributello, come va oggi? "
Non mi da nemmeno il tempo di rispondere che prosegue.
" Ho una notizia per te. Avrai un'altra intervista domani ma questa volta sarà speciale. Starai accanto al Presidente Snow. E' un grande onore, quindi non mostrarti indisponente, ingrato e non creare problemi. Sai quello che devi fare. Ora ti devo far vedere delle cose. Aspetta un attimo, prima devo controllare che sia finito l'effetto."
Effetto? Effetto di cosa?
Glielo domando ma non ottengo risposta.

Mi punge con un ago un braccio e raccoglie qualche goccia di sangue, poi va verso il tavolo.
Il mobile sembra non essersi mosso e il pavimento è pulito. Strano, mi sembrava che la stanza fosse completamente incasinata ma ora è tutto a posto. Non mi sono mai mosso da qui eppure....
Ora ho pure le allucinazioni.
Mi gira lievemente la testa.
Mentre analizza il mio sangue sento Gradis borbottare:
" Stavolta era più leggero, dovrebbe essere passato "

Dopo qualche minuto si blocca e fa:
" va bene, può andare "

Si avvicina alla televisione e smanetta un po' con i tasti fino a quando non cambia il video.
Lo schermo mostra una folla radunata lungo un viale. Alcuni di loro sono riuniti in gruppetti e portano delle casse ma non so cosa contengano. Camminano verso una costruzione grigia e illuminata ma non capisco cosa sia. Mentre camminano cantano " L'albero degli impiccati ". Perchè la stanno cantando? Quella è una canzone del distretto 12, e quella non è decisamente un'ambientazione tipica del mio distretto. Non mi è mai piaciuta, quella canzone; mi metteva ansia.

La folla si avvicina allo stabile e capisco cos'è: è una diga, anzi la diga che produce l'energia per Capitol City.
Sopra le paratie è scritto con caratteri semplici ed essenziali " District 7 ".
La folla canta a voce sempre più forte e i pacificatori si avvicinano con le armi da fuoco già puntate contro la gente.
Gli abitanti del 7 cominciano a correre contro le guardie; molti cadono a terra senza vita. A quanto ho capito, stanno cercando di portare le casse dentro la diga, dove ci sono le macchine che controllano il flusso dell'acqua e le turbine. Alcuni entrano e poi escono, correndo con molta foga. Dopo una decina di secondi, tutto esplode e l 'acqua esce fuori dall'invaso, trascinando con sé tutte le vittime causate dall'attacco dei ribelli.
Cambio scena.
La calca è urlante ed è radunata in quella che credo una piazza dato che sullo sfondo c'è un palazzo con sopra scritto " Palace of Justice " . I pacificatori sparano sulla folla ed essa reagisce. Il panico dilaga. Il fuoco divampa. Numerosi granai vengono distrutti dall'incendio.
Cambio scena.

Una ferrovia. Si sente un treno avvicinarsi velocemente. Su un rettilineo molte persone stanno piazzando sui binari delle sbarre di ferro e poi se ne vanno. Il treno non fa in tempo a fermarsi. Appena tocca le sbarre, che saranno circa una decina, deraglia, rovesciando rifiuti tossici.
Lo schermo si annerisce e la televisione si spegne.
" Ebbene?" chiedo a Gradis.
" Non dici nulla? Tutto quello che ti ho fatto vedere è opera dei ribelli e questi sono filmati presi dalle telecamere di sicurezza. Pensavano di farla franca distruggendo la diga ma Capitol è organizzata. Abbiamo vari generatori di emergenza. Comunque, domani sera sarai in onda davanti a tutta Panem e pure Katniss Everdeen ti vedrà, lì nel distretto 13. Sai perchè ti ho fatto vedere questi filmati, giusto? "
Deglutisco e poi faccio cenno di si con la testa.

Dovrò biasimare i ribelli un'altra volta. Continuerò con la solita storia, non starò da nessuna delle parti continuerò con il " cessate il fuoco ".
Gradis si gira e comincia a mettere a posto il tavolo mentre piano piano, a voce bassissima, che udisco appena dice:

" Non ci sarà scampo per Katniss Everdeen. Non ci sarà scampo per il distretto 13. Morirà tutto insieme a quella ribelle. Il presidente Snow non lascerà che questa storia vada avanti per molto. E' giunta l'ora. Il presidente ha detto che manderá i bombardieri poco dopo l'intervista. "

So che sto ascoltando un'informazione che io non dovrei saprei così mi giro dalla parte opposta di Gradis e faccio finta di niente. Ma io ho sentito tutto. Appena finisce di parlare sbarra gli occhi e li sento fissi su di me come per capire se ho ascoltato. Quando vede che non sono concentrato su di lui fa un sospiro di sollievo. Poi mi riporta in cella.
Lì rimango da solo. Sono molto stanco, come tutti i giorni. Stringo a me la pagnotta della panetteria della mia famiglia.

La mia famiglia. Forse, alla fine, solo loro mi volevano bene. Katniss mi ha tradito e la pagherò molto cara.

Io la ucciderò con le mie stesse mani.

Con quest'ultimo pensiero cado in un sonno pieno di incubi, ibridi e panetterie che vanno a fuoco.

Hunger Games: Il Canto della Rivolta visto da Peeta. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora