La chiacchierata con Gale ( parte seconda )

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" Il negozio di Tigris si trova a circa cinque isolati dall' Anfiteatro cittadino e dalla villa di Snow. Possiamo coprire facilmente a piedi quella distanza attraversando una zona in cui i baccelli sono disattivati per la sicurezza dei residenti. Abbiamo travestimenti che, un po' ritoccati con le pellicce del magazzino di Tigris, potrebbero farci arrivare la sani e salvi. " spiega Cressida; poi sospira e continua.
"E poi cosa? La casa sará di certo sotto stretto controllo, protetta da telecamere di videosorveglianza ventiquattr'ore su ventiquattro e attorniata da baccelli che si attivano semplicemente premendo un interruttore." conclude affranta.
" Quello che ci serve è farlo uscire allo scoperto. A quel punto uno di noi potrà abbatterlo. " dice Gale.
" Fa ancora qualche apparizione pubblica?" chiedo.
" Non credo. In occasione degli ultimi discorsi che ho visto, almeno, era sempre dentro la sua residenza. Anche da prima che i ribelli arrivassero qui. Immagino che sia diventato più cauto, dopo che Finnick ha divulgato i suoi crimini in tv. " mi risponde Cressida.
Johan, in uno dei pomeriggi in cui vedevamo i rullini dei ricordi alterati, prima di cominciare con la cura, mi aveva fatto vedere un pass-pro in cui il ragazzo del distretto 4, svelava a tutta Panem l'arma di Snow per eliminare chiunque lo ostacolasse. Cosí, il governatore della nazione aveva avvelenato diverse personalità e assimilato anch'egli del veleno per non destare sospetti.
Forse ora, il presidente non è odiato solo dagli abitanti dei distretti, costretti a far partecipare i propri figli alle mietiture e mandarli agli hunger games; ora è odiato anche dai capitolini che ormai sanno cosa ha fatto ai loro amici e familiari.
" Scommetto che per me uscirebbe, se venissi catturata. Vorrebbe farlo sapere a più gente possibile. Vorrebbe che fossi giustiziata sui gradini di fronte a casa sua. E allora Gale potrebbe sparargli stando in mezzo al pubblico. " propone Katniss.
" No." ribatto prontamente scuotendo la testa. Tento di spiegarmi, cercando di non far uscire fuori i miei sentimenti per lei. Devo salvarli. Devo salvarla. Lei è troppo importante, non posso perderla. Questa idea porta a troppi finali sbagliati.
" Ci sono troppe conclusioni alternative, in questo piano. Snow potrebbe decidere di trattenerti e torturarti per estrorcerti informazioni. O di farti giustiziare pubblicamente, ma senza essere presente. O di ucciderti dentro casa ed esporre il tuo corpo fuori. " concludo.
Non voglio che lei provi sulla sua pelle ciò che purtroppo è successo a me. L'idea di Katniss nelle mani di Snow mi mette i brividi e mi fa impazzire, più di quanto lo sia già.
" Gale?" chiede lei.
" Mi sembra troppo presto per arrivare a una soluzione tanto estrema. Se tutto il resto non dovesse funzionare, magari, ma adesso continuiamo a pensare." risponde lui.
Crolla il silenzio e poco dopo si sente il rumore leggero dei passi di Tigris sopra le nostre teste. Deve essere ora di chiusura perché sta girando una chiave, forse per bloccare le persiane. Qualche minuto dopo, il pannello in cima alle scale si apre.
"Venite su. Vi do qualcosa da mangiare." dice con voce roca.
È la prima volta che parla e nel suo tono c'è un qualcosa che ricorda le fusa di un gatto.
" Hai contattato Plutarch, Tigris?" chiede Cressida mentre saliamo le scale.
" Non si può. Immaginerà che siete in una casa sicura. Non preoccupatevi." dice Tigris scrollando le spalle.
L' ex stilista ha apparecchiato il banco del negozio con pezzi di pane stantio, una fetta di formaggio ammuffito e un vasetto di senape. Alla vista di quella pagnotta, dentro la mia anima da fornaio, qualcosa si rivolta. E assomiglia lievemente a quella della mia famiglia, quella che avevo dentro la cella sotto il centro d'addestramento.
" Tigris, abbiamo delle scorte di cibo, non..." comincia Katniss.
La capitolina liquida le sue parole con un gesto della mano.
" Io non mangio quasi niente. E comunque solo carne cruda." dice lei.
La ragazza di fuoco comincia a grattare via la muffa dal formaggio e dopo lo ripartisce tra di noi.
Mentre mangiamo, guardiamo i servizi degli ultimi notiziari di Capitol City. Il governo limita a noi cinque i ribelli sopravvissuti e ribadisce che chiunque fornisse informazioni utili alla nostra cattura, sará ricompensato con taglie enormi.
Mettono in risalto la nostra pericolosità, mostrando la squadra durante la sparatoria con i Pacificatori, ma gli ibridi non vengono nemmeno nominati. Rendono omaggio alla donna uccisa da Katniss, inquadrandola con la freccia ancora impiantata nel cuore.
" I ribelli hanno fatto qualche dichiarazione, oggi?" chiede Katniss a Tigris. Come risposta riceve una scrollata di testa.
" Dubito che la Coin sappia cosa fare con me, adesso che per lei sono ancora viva. " obietta, proseguendo il discorso da sola.
Tigris emette una risatina di gola.
" Nessuno sa cosa fare con te, ragazzina. " dice.
Poi le regala un paio di fuseax di pelliccia.

Siamo riscesi nella cantina dopo la cena, a cercare di trovare un'idea ma nessuna sembra valida, ragionevole o sicura. Così, cambiamo le bende a Gale e dormiamo.

Durante la notte mi sveglio spesso. Non so perché ma controllo sempre che ci sia Katniss. Vorrei mentire a me stesso, ma so che ho paura che lei vada via. La amo. Io la amo, e ne sono sicuro. Ne sono certo quanto è vero che io mi chiamo Peeta Mellark. Nonostante i suoi difetti, quello sguardo freddo, la testardaggine e la ostinatezza. Ne abbiamo passate troppe, siamo legati in un legame indissolubile, in qualsiasi caso.

Dopo la terza volta che mi sveglio, mi sento la bocca asciutta e cerco di arrivare a prendere dell'acqua ma non ci riesco perché sono ammanettato. Poco più in la, Katniss, Cressida e Pollux dormono profondamente. Vedo che Gale è sveglio cosí lo chiamo.
" Gale!" sussurro per non svegliare gli altri.
Lui si guarda intorno preoccupato, così lo richiamo fino a quando non si gira.
" Dimmi. " mi dice.
" Mi potresti dare dell'acqua? Non ci arrivo, sono ammanettato." rispondo mostrando le manette.
Senza rispondere si alza, prende un bicchiere, lo riempie al rubinetto e poi me lo porge.
" Grazie per l'acqua." gli dico dopo aver bevuto.
" Figurati. Tanto mi sveglio dieci volte a notte." replica lui.
" Per assicurarti che Katniss sia ancora qui?" chiedo. 
" Qualcosa del genere." ammette.
È strano ma non sono geloso o arrabbiato con lui. So benissimo che Gale ha sempre avuto una cotta per lei. E trovo anche ingiusto che ora io sia innamorato della stessa persona ma cosa posso farci, in fondo?
" Era buffo quello che ha detto Tigris. Che nessuno sa cosa fare con lei." dico.
E quanto è vero.
Cosa devi fare con lei?
Ride e mi lascio trasportare da lui, cominciando a sghignazzare anche io.
" Lei ti ama, sai? In pratica me l'ha detto dopo che ti hanno frustato." dico amareggiato.
" Non crederci. Il modo in cui ti baciava durante l'edizione della memoria... beh, non hai mai baciato me cosí." ribatte Gale.
" Faceva semplicemente parte dello spettacolo." spiego anche se ora mi viene un dubbio. È vero. Durante i 75esimi hunger games era diversa, lei è i suoi baci. Ma era davvero amore?
" No, sei riuscito a farle cambiare idea. Hai rinunciato a tutto per lei. Forse è il solo modo per convincerla che la ami. " ribatte.
Segue il silenzio ma poi continua.
" Avrei dovuto offrirmi volontario al posto tuo nei primi hunger games. Avrei dovuto proteggerla allora. "
" Non potevi. Non te l'avrebbe mai perdonato. Tu dovevi prenderti cura di sua madre e di sua sorella. Lei tiene più a loro che alla sua stessa vita." dico.
"Beh non sará un problema ancora per molto. Secondo me è improbabile che alla fine di questa guerra saremo vivi tutti e tre. E nel caso, immagino che saranno affari di Katniss. Chi scegliere, dico. " marca l'ultima frase sbadigliando.
" Forse dovremmo dormire un po'." conclude.
" Si."
Faccio scorrere le manette lungo il sostegno per sistemarmi.
" Mi chiedo come fará a decidere." sussurro.
E Gale mi risponde subito, pronto.
" Oh, io lo so già. Tra noi due, Katniss sceglierà quello che ritiene indispensabile alla sua sopravvivenza."

Spazio autrice🌼
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-Azzurra

Hunger Games: Il Canto della Rivolta visto da Peeta. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora