Plutarch

199 14 7
                                    

Dopo che lo abbiamo visto passare davanti a noi con quella schiera di soldati, non abbiamo visto Plutarch nemmeno un secondo. Ormai sono passati due giorni da quel momento, e non c'è stato attimo in cui non ho pensato a Katniss. Dove sta ora? Come sta? Sono tutte domande a cui nono ho risposta. 

Ieri Haymitch ha tentato di parlare con un soldato ma non è riuscito a scucirgli nemmeno un'informazione dalla bocca, tranne che Plutarch avrebbe finito l'interrogatorio ieri sera tardi. Ed oggi, finalmente, gli parleremo della " questione Katniss" come dice il mio mentore. Non ci fanno accedere da nessuna parte senza il permesso e ciò mi da molta rabbia, anche perchè l'altro ieri hanno interrogato per ore sia me sia Haymitch, fino a quando non sono stati abbastanza convinti che non eravamo complici di Katniss e non eravamo a conoscenza dei suoi pensieri e delle sue intenzioni.

Ci hanno dato una stanza qui al palazzo e sono due notti che non dormo. Haymitch beveva fino allo sfinimento e poi crollava sul tavolo, stringendo in una mano una fiaschetta di liquore, nell'altra un coltello. I miei pensieri erano tutti rivolti a lei, anche se ogni tanto mi veniva a fare visita qualche ricordo della prigionia. Chissà che fine ha fatto Gradis. L' avranno giustiziato? E se l'hanno ucciso, l'ha fatto Snow perchè non è riuscito a non farmi scappare, o l'hanno ucciso i soldati del 13 perchè ha torturato fin quasi alla morte un vincitore? Non lo so, ma in qualsiasi caso, mi sembra che sia troppo poco. Non potrà mai capire ciò che ho dovuto patire. Nessuno potrà mai capirlo. Forse Katniss può averne un'idea. 
Probabilmente Taffel ha fatto la stessa fine di Gradis. 

Oggi finalmente parleremo con Plutarch. La maggior parte della preoccupazione se ne è andata anche se una voce dentro la mia testa, inquitantemente somigliante a quella di Snow, mi perseguita, mettendomi ansia. Continua a ripetermi " e se con i soldati avesse giudicato colpevole Katniss? E se lui in cambio di questa rivelazione ottenesse un grosso compenso, come essere proclamato presidente di Panem?I distretti ricadrebbero nella stessa condizione... E se lei venisse uccisa? ". Sono costantemente in paranoia. 

Quando sono le dieci sveglio, o meglio, tento di svegliare Haymitch. 
" Svegliati!" dico scrollandolo per una spalla. 
Niente.
" Haymitch!" lo smuovo un po' più forte.
Ancora niente.
Prendo una brocca, la riempio d'acqua e gliela rovescio addosso, bagnadogli tutta la camicia.
" Aahh! Chi è?" urla, agitando il coltello. Mi allontano prima che possa ferirmi.
" Haymitch! Fra due ore dobbiamo vederci con Plutarch nell' ex studio di Snow! " 
" Oh, mi avete veramente seccato con tutta quest' acqua fredda per svegliarmi, tu e quell'altra!"sbraita irritato.
" Si, ma tu non ti svegli! " cerco di trattenere le risate. 
Non risponde niente, si dirige solo verso il bagno, prendendo al volo una maglietta pulita da una sedia. Aspetto che esca per darmi una lavata e quando entro vedo che ho proprio una brutta cera. Pesanti e marcati archi viola si appoggiano sotto i miei occhi rossi, i capelli sono spenti e ricadono sulla fronte tutti appiccicati, le spalle incurvate in avanti. Tutto il mio corpo sembra fatto di gomma, come se mi avessero levato tutte le ossa e poi avessero ricucito tutto perfettamente.

 La sua assenza mi distrugge.

Dopo essermi preparato, mi accascio sul pavimento del bagno, appoggiando la schiena al bordo della vasca. Mi prendo la testa fra le mani. Ma non piango. I miei occhi sono talmente inariditi a forza di pianti, che devono essere finite le lacrime. Non so quanto resto così, ma Haymitch comincia a sbattere i pugni contro la porta, urlandomi che dobbiamo andare. Mi riguardo un attimo allo specchio, rimetto a posto qualche capello ribelle e raggiungo il mio mentore. Ripercorriamo quel dedalo di corridoi e saloni ed arriviamo davanti la porta dell'ex studio di Snow.
Bussiamo. 
" Avanti!" ci grida una voce da dentro.
Entriamo e subito mi accorgo di una cosa:  l'odore delle rose non è più così tanto forte. Forse Plutarch le ha buttate.
Vedo l'ex capo stratega dietro la scrivania, piena di scartoffie. Sta scribacchiando qualcosa su un foglio e dopo aver concluso con il sigillo di Panem ci guarda, come se si fosse accorto solo ora che siamo entrati.
" Allora! A cosa devo la vostra visita? Il segretario mi ha detto che volevate vedermi con una certa insistenza!" dice con tono allegro. Ma la sua allegria viene smascherata da un aspetto trasandato e delle evidenti occhiaie; Haymitch non perde l'occasione.
" Fresco di interrogatorio, eh?" 
" Già." dice, facendo crollare tutto l'umorismo di pochi secondi prima. 
" Senti, Plutarch, siamo qui per una cosa seria e non intendiamo perdere tempo, perchè io e Peeta.... abbiamo tante cose da fare. " 
" Io so già tutto, Haymitch." dice, con una smorfia divertita.
" Tutto cosa, scusa? " chiedo, sporgendomi un po' in avanti. 
" So che siete qui per chiedermi di Katniss e di un modo per salvarla da un' esecuzione." risponde fiero, come se avesse indovinato un segreto. Peccato che è vero. 
Sto già per ammettere che è vero quello che ha detto ma Haymitch continua a rimanere vago.
" No no, non volevamo sapere quello..." dice con tono rilassato il mio mentore.
" Non vi sto prendendo in giro! Non sapevo che Katniss avrebbe ucciso la Coin ma ha fatto bene. Ho lavorato con lei e so cosa pensava. Non sopportava Katniss e i suoi modi di fare, poichè ostacolavano i suoi piani. Ha sempre voluto prendere il comando, e ha sempre voluto salvare te dall' Arena al posto suo, dato che tu sei di una linea più morbida rispetto a Katniss! E conosco un modo per salvarla! " insiste Plutarch.
Guardo Haymitch con un sopracciglio alzato, come per dire ci fidiamo?
Lui annuisce debolmente. 
" Plutarch, cosa prevede la legge in questo caso? " chiede preoccupato. 
" L'ho visto proprio pochi minuti prima che entraste. " dice, prendendo un libro poggiato sulla scrivania. 
Lo apre e dopo aver sfogliato per un po', si schiarisce la voce e dice con tono solenne:
" Come previsto dalla legge numero 274, chi, uomo o donna, adulto o bambino, ricco o povero, abitante di Capitol City o abitante di un qualsiasi distretto, uccide un personaggio di riconosciuta autorità politica verrà punito secondo il seguente criterio: prima verrà processato, ove ognuno potrà prendere le difese dell' assassino e dopo, il giudice, che assisterà anche al processo, deciderà come e quando verrà giustiziato. L'assassino non verrà ritenuto colpevole solo in caso di infermità mentale, congenita o acquisita. " poi rialza gli occhi. 
" E' tutto." dice.
Rimaniamo in silenzio, ma il capitolino riprende il discorso. 
" Ma io ho già pensato a tutto." 
" E a cosa hai pensato?" chiede Haymitch.
" Katniss, così mi è stato riferito, è tenuta in isolamento nell'appartamento che era riservato al distretto 12 al centro di addestramento. Verrà rilasciata o giustiziata solo dopo il processo quindi..."
" Quindi?" incalzo.
" Dobbiamo parlare con il suo medico e convincerlo a dire davanti al giudice che Katniss, a seguito della guerra e della perdita della sorella, è caduta in un profondo stato di confusione mentale. Solo così potremmo salvarla. " dice, con tono deciso.
" E chi è il dottore?" chiedo.
" Un certo Aurelius" mi risponde Haymitch.
" Va bene. Andiamoci a parlare subito, no?" propongo impaziente.
 " Hai ragione, andiamo." dice il mentore.

Tieni duro, Katniss.  

Spazio autrice🌼
Grazie per le 2.18k visualizzazioni!
Scusate se aggiorno molto meno ma la scuola è ripartita in grande stile ( già sono stata interrogata di latino).
Se volete lasciate un voto e un commento :)
-Fandomsareourfamily

Hunger Games: Il Canto della Rivolta visto da Peeta. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora