L'attacco degli ibridi

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La tregua è terminata. Hanno scoperto che i nostri cadaveri non erano insieme a quello di Boggs e in qualche modo hanno capito che siamo qui sotto.
Sento le voci degli ibridi attirarmi come se dovessi unirmi a loro. Sento il loro respiro sintonizzarsi con il mio come se mi stessero chiamando, ordinando di uccidere Katniss, collaborare per sterminare il gruppo.
Ma no. Io non sono un ibrido. Io non sono una pedina di Capitol City.
Io sono semplicemente Peeta Mellark, un soldato della squadra 451, venuto a distruggere Snow.
Devo reagire.
Apro gli occhi. Vedo Katniss con l' arco rivolto verso di me ma non ci faccio caso: devo avvertirli di ciò che sta per succedere.
" Katniss! Katniss! Esci di qui! " grido.
" Perchè? Cos' è che fa questo rumore! " esita.
" Non lo so! So solo che deve ucciderti! Corri! Esci! Vai! "
Non posso perdere tempo a spiegare. Devono scappare. Subito.
Mi guarda a fondo, poi si alza, rivolgendosi a tutti.
" Qualunque cosa sia, ce l'ha con me. Potrebbe essere l'occasione giusta per separarci. " dice.
" Ma noi siamo la tua scorta. " protesta la Jackson.
" E la tua troupe. " aggiunge Cressida.
" Io non ti lascio. " dichiara Gale.
Katniss guarda la troupe, armata solo di telecamere e blocchi per appunti. Finnick ha due fucili e un tridente, così gli suggerisce di dargliene uno a Castor. Prende quello mio, aggiunge un caricatore vero, e lo da a Pollux. Passa il suo fucile e quello di Gale a Messalla e Cressida, dato che loro hanno gli archi.
Usciamo dallo stanzino dopo esserci liberati di tutto, tranne che del nostro odore. Magari riusciamo a confonderci con quello dei liquami, dato che è quasi un giorno che siamo qui sotto. Ma so anche che il fiuto degli ibridi non è come quello degli umani.
Non perdere la testa, stai calmo ripeto dentro di me.
Una volta fuori, il sibilo si fa più chiaro e riusciamo a percepire che il branco si trova dietro di noi, ad una certa distanza, ma siamo consapevoli che si muovono più veloci di noi. Katniss e Pollux hanno pianificato la tappa successiva e ci spostiamo con rapidità ma ciò non ci consente di essere silenziosi: uno scarpone calato male nell'acqua, un fucile che urta una tubatura, gli ordini impartiti a voce troppo alta.
Abbiamo appena passato una sezione di binari in disuso quando sentiamo delle urla: rauche, grutturali. Rimbalzano sulle pareti dei tunnel. Le riconosco subito.
" Senza-voce. Erano questi i suoni che emetteva Darius quando lo torturavano. "
" Gli ibridi devono averli trovati. " commenta Cressida.
" Allora non ce l'hanno solo con Katniss. " osserva Leeg.
" Forse uccidono chiunque. Il fatto è che non si fermeranno finchè non arriveranno a lei. " obietta Gale.
" Lasciate che vada avanti da sola. Che me li tiri dietro. Trasferirò l' Olo alla Jackson. Voi potrete portare a termine la missione. " dice Katniss.
" Nessuno di noi accetterà una proposta simile! " esclama esasperata la Jackson.
Le mie orecchie sono catturate da qualcos' altro. Il rumore si avvicina.
" Ascoltate! " sussurro.
Il sibilo è sotto e dietro di noi.
La Ghiandaia Imitatrice da un colpetto alla spalla di Pollux e ci mettiamo a correre.
Arrivati ad una scaletta, Katniss si piega in due e ributta fuori lo stufato. La Jackson ordina di mettersi le maschere ma nessun altro di noi sembra stimolato dall' aria.
Usciamo sul Transito. La ragazza di fuoco scossa una freccia per attivare il baccello, poi ci avverte di seguire i suoi passi o attiveremo una cosa chiamata Tritacarne. Giriamo l'angolo ma succede l'inaspettato.
Accade tutto senza rumore. Gale cerca di rimediare scoccando due frecce, ma invano. Esse ricadono a terra, proprio accanto al fascio di luce dorata che imprigiona Messalla. Il cameraman è immobile come una statua, sollevato sulla punta di un piede, la testa piegata all' indietro, imprigionato dal raggio. La sua bocca è spalancata ma non si percepisce nessun suono. Restiamo a guardare, impotenti, mentre la sua carne si scioglie come cera di una candela.
Dentro di me risuona il sibilo degli ibridi così risveglio la squadra dallo stato di trance in cui è caduta guardando la morte di Messalla.
" Non possiamo aiutarlo! Non possiamo! " grido, spintonando la gente.
Corriamo avanti ma all' incrocio successivo ci arriva sopra una scarica di fucilate. Tutti ci guardiamo intorno, cercando il baccello ma invece sono pacificatori. Noi rispondiamo al fuoco ma dopo averne abbattuti la maggior parte, ci appare davanti un magnifico spettacolo creato dai laboratori di Capitol City.
Gli ibridi di fiondano sui pacificatori, gli staccano la testa con tutto l' elmetto. Sono bianchi, dotati di quattro arti, grandi più o meno come un essere umano.
" Da questa parte!" urla Katniss.
Spara in direzione di un baccello, attivando il tritacarne. Enormi denti meccanici sfondano la strada, spaccando tutte le piastrelle.
Seguiamo Pollux e varchiamo una porta. Passiamo dalle piastrelle al calcestruzzo. Strisciamo per uno stretto condotto fino a un ballatoio, ritrovandoci nella fogna principale. Ci dirigiamo verso un ponticello e lo attraversiamo, mentre sotto di noi gorgogliano scorie chimiche, liquami, spazzatura. In una rientranza dalla parte opposta, Pollux batte con la mano su un scala a pioli, indicando un condotto: è questa la nostra via d'uscita.
"Aspettate! Dove sono la Jackson e Leeg?" chiede Katniss.
" Sono rimaste al tritacarne per trattenere gli ibridi. " dice Homes.
" Cosa? " risponde lei, slanciandosi sul ponte.
" Non sprechiamo altre vite Katniss. Guarda, è troppo tardi! " Homes indica la conduttura.
" State indietro!" urla Gale. Tira una freccia esplosiva e fa esplodere le fondamenta del ponte dall'altra estremità.
Sento la mia mente combattere contro il cuore.
Da una parte sento tirarmi verso gli ibridi, una voce mi incita a combattere con loro. Dall'altra parte, il mio cuore mi ordina di restare con la mia squadra e fare di tutto per aiutare.
Pollux prende Katniss per i fianchi e la issa sulla scaletta. Poi sale lui, Cressida ed io. Cominciamo a salire e raggiungiamo una piattaforma; ci trasferiamo su una seconda scaletta dai pioli scivolosi. Alla seconda piattaforma, è come se Katniss impazzisse. Comincia ad allontanare la gente dalle scale e si accinge a scendere.
" Sali!" sbraita Gale. Ha l'uniforme stracciata e una ferita aperta sul collo.
" No! " urla lei di rimando. " Qualcuno è ancora vivo!"
" No, Katniss. Non verrà più nessuno. Solo ibridi. " dice Gale.
Lei, imperterrita, usa la torcia del fucile di Cressida per fare luce lungo il condotto. Ciò che vedo mi lascia senza fiato. Molto giù, vedo Finnick che sta combattendo contro tre ibridi ma lo hanno sopraffatto. Lo stanno dilaniando. Mentre uno dei tre sta per infliggere il morso mortale, Katniss si sfila l' Olo dalla cintura e lo tira giù.
" Tic tac. Tic tac. Tic tac. " sussura.
Tutto esplode e pezzi di carne umana e di ibrido ci piovono addosso. Pollux richiude il tubo tirando un chiavistello.
" Non possiamo fermarci qui." dice Katniss.
Ma io non la sto ascoltando. Sto cercando di frenare l'impulso che viene dal mio cervello.
Uccidila, forza. Devi solo piantargli un fucile sulla testa. incoraggia una voce dentro di me, vagamente familiare a quella del presidente Snow.
No, no! Non devo farlo! mi ripeto.
Io non sono una pedina di Capitol City. rammento a me stesso.
" Peeta?" mi chiama Katniss.
" Lasciami qui. Non riuscirò a resistere. " sussurro.
Perchè è vero. Sento la mia forza di volontà venir meno.
" Si invece! Ci riuscirai! " mi dice.
Scuoto la testa. " Sto perdendo il controllo. Impazzirò. Come loro."
E così, inaspettatamente, mi bacia. Preme le sue labbra sulle mie, con forza. Rabbrividisco, ripensando a quanto tempo è passato dall'ultimo bacio.
Arena, settantacinquesimi hunger games. " Ci rivediamo a mezzanotte " aveva detto prima di andare verso la spiaggia con il filo metallico. Mi aveva baciato e se ne era andata. Quello era stato l'ultimo.
Pensavo che quel bacio fosse per le telecamere.
Ma questo no.
Questo è un bacio vero. Il bacio che mi fa ricordare i miei veri sentimenti per lei.
Io la amo realizzo dentro di me.
Ma non posso ostacolare la missione con le mie debolezze.
" No. Non voglio... " dico ansimante.
Mi stringe le mani fino a farmi male.
" Resta con me." mi interrompe.
Scruto i suoi occhi grigi.
" Sempre." mormoro.
Mi aiuta a rialzarmi.
" Quanto è lontana la strada?" chiede a Pollux.
Lui ci indica che è proprio sopra di noi.
Spingiamo un coperchio e risbuchiamo in un locale di servizio, dove c'è una donna in vestaglia che mangia una salsiccia. Urla, chiedendo aiuto. Katniss le trafigge il cuore con una freccia.

Spazio autrice🌼
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-A

Hunger Games: Il Canto della Rivolta visto da Peeta. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora