L'arrivo nel distretto 13

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Arrivati nel distretto 13, torno alla realtá, scrollandomi da quella cortina apatica che era scesa su di me.
Prima ero rimasto esterrefatto quando Gale aveva detto che stavamo andando nel tredicesimo distretto; ora non sono tanto stupito perché già sapevo che in realtá era funzionante e che lì c'era Katniss.
Prima, forse, ero rimasto interdetto per lo schock del salvataggio e quindi non capivo bene.
Non lo so.
Ora c'è una cosa più importante a cui pensare: Katniss.
Presto o tardi la vedrò.
Ormai sono vicino a lei.

Mentre atterravamo, Johanna ed Annie si sono riprese.
Forse è stato il rombo dei motori a svegliarle.
I soldati che ci hanno ripreso da Capitol City ci chiedono se vogliamo camminare oppure se preferiamo spostarci in barella.
Tutti e tre rispondiamo che preferiamo spostarci a piedi, ma non appena facciamo qualche passo crolliamo a terra; tanta è la debolezza.
Gale fa un cenno a delle persone di soccorrerci. Arrivano diversi medici, armati con misuratori di pressione, sedie a rotelle, termometri e altri attrezzi di cui non conosco il nome e la funzione.
Gale mi prende in braccio e mi fa sedere; fa una smorfia di dolore. Mi giro e vedo che è a petto nudo, con del sangue che gocciola da dietro la schiena;
Poi, con passo spedito, mi porta in una stanza dove ci sono tre troupe di medici.
Ogni troupe prende un prigioniero da curare.
Per un attimo, mi sembra di vedere la figura di Haymitch correre via.
Mi fanno sdraiare su un lettino e cominciano a puntarmi luci negli occhi, a misurarmi la temperatura corporea e i battiti cardiaci.
Quello che sembra il capo, scrolla ripetutamente la testa e alla fine ordina di portarmi in una stanza isolata dove potranno analizzarmi meglio.
Mi portano in una sala spoglia, dove ci sono un lettino medico, un armadietto con i medicinali, mobili in vetro e metallo pieni di fascicoli, un tavolo su cui sono poggiati vari attrezzi e un lavandino.
Due uomini mi mettono sul braccio il misuratore di pressione.
Dopo un minuto, il capo si sporge per vedere il risultato e non credo che sia proprio ottimo dalla faccia che fa.
Sento una porta alle mie spalle aprirsi di scatto ma non posso girarmi per vedere.
Con gli occhi sporti verso destra, noto la figura di Katniss che si avvicina piano piano a me.
Credo che la mia faccia esprima incredulità: perché si è precipitata qui se non le interessa niente di me?
Ah giusto, deve continuare a fare finta.
Cosí, l'incredulità lascia spazio alla rabbia, quella rabbia che finalmente potrò sfogare.
Allontano i medici dal mio lettino e, prendendo un respiro profondo, mi alzo.
Mi dirigo verso di lei.
Mi corre incontro, con le braccia tese, come se volesse stringermi, abbracciarmi.
Ha gli occhi lucidi, è pallida, come se non credesse che sono qui.
Dietro di lei ci sono Haymitch e un uomo dalla pelle scura.
Vicino a me c'è solo lei.
I dottori, il mio mentore e il soldato sono abbastanza distanti da me.
Ripenso a quello che Katniss è veramente.
A tutto quello che mi ha fatto passare per colpa sua.
A tutto quello che le ho fatto.
Ora o mai più, Peeta mi dico.

Sulle sue labbra si è appena formato il mio nome, quando le mie dita si chiudono intorno alla sua gola.
Cerca di divincolarsi ma non ci riesce cosí andiamo a sbattere contro l'armadietto. Il vetro si frantuma sulla sua testa.
Cadiamo a terra.
Le mie ultime forze le sto usando per riscattarmi.
Spingo sulla sua gola con tutta la potenza che posso metterci.
Le sue guancie si tingono di rosa.
Gli occhi grigi sono attorniati da una sfumatura rossa.
Comincia a dare segni di cedimento, ma non per questo motivo mollo la presa. Sento Haymitch chiamarmi e tirarmi indietro con l'aiuto dei medici. Li allontano da me, sbattendo la schiena sul tavolo. Cado sopra a Katniss. Continuo a spingere. Ormai so per certo che sta per morire. Non ce la fa più nemmeno a cercare di levare le mie dita dal suo collo. Sto ormai per gioire sul suo corpo morto quando un pugno cade sulla mia tempia e cado a terra senza sensi.

Quando mi risveglio davanti a me vedo tutto bianco.
Sbattendo continuamente le palpebre, alla fine scorgo le figure dei medici che mi ronzano intorno. Ho una specie di casco con tutti aghi in testa. Su un tavolo che ho vicino al mio lettino ci sono delle provette piene di sangue con vicino un foglio dove sono scritte frasi e numeri di cui non capisco il senso. Un medico si accorge che sono sveglio e tenta di parlarmi.
" Peeta? Peeta sei salvo ora. Sei nel distretto 13. Ora sei salvo. "
Non rispondo, anche perché non saprei cosa dire.
Non credo di essere salvo perché ho appena cercato di uccidere la "Ghiandaia imitatrice" e molto probabilmente pagherò per questo.
Il medico chiama il capo.
" Ciao Peeta. Io sono Johan, il dottore che ti terrà in cura fino a quando tutto non si sistemerà. Ora qui sei al sicuro. Vuoi mangiare? "
Annuisco.
Fa cenno a delle infermiere che escono e ritornano poco dopo con un vassoio.
Johan mi chiede se sono in grado di mangiare da solo e rispondo di si.
Mando giù la zuppa calda e fumante. Non lascio nemmeno una goccia.
" Posso....posso averne un'altra po'?"
" No Peeta...mi dispiace ma non possiamo affaticare il tuo organismo. Piano piano ti daremo sempre più cibo ma ora non vogliamo correre troppo. Te la senti un attimo di parlare? " chiede il dottore.
" Si. Di cosa dobbiamo parlare?"
" Perché prima hai aggredito Katniss? Avresti potuto ucciderla ma per fortuna Boggs ti ha fermato."
" Perché è un ibrido! Mi ucciderà! Ucciderà tutti! Niente è al sicuro con lei! " sto cominciando ad agitarmi e sputo fuori le parole.
" Peeta calmati, non è vero quello che stai dicendo. " cerca di rassicurarmi Johan.
" Si invece! " tento di alzarmi ma sono troppo debole. Il dottore ordina di sedarmi.
E ricasco in quel tunnel senza fine della confusione.

Quando torno alla realtá, sono in una stanza vuota. C'è solo il mio lettino e dei pannelli grigi nella parete che ho di fronte. Sono legato con delle cinture strettissime. Non posso alzarmi. Sono in grado di fare solo piccoli movimento con il busto, il bacino e la testa.
In qualche modo mi sento imprigionato, di nuovo.

Spazio autrice🌼
Ringrazio per le 306 visualizzazioni.
Vi ricordo di stellinare se vi è piaciuto il capitolo e di commentare se vi è piaciuto o no.
Ringrazio chi mi fará pubblicità, che ovviamente ricambierò.
Grazie e a presto! ❤😘
-A

Hunger Games: Il Canto della Rivolta visto da Peeta. #Wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora