Le giornate passavano veloci una dopo l'altra, in paese c'era sempre tanto da fare e non si aveva tempo per star lì a contemplare il tempo passato, lo si lasciava andare senza rimpianti perché, tutti sapevano, che quel tempo non poteva essere impiegato in modo migliore.
Benjamin e Federico avevano ripreso a passare interi pomeriggi, quando gli era permesso, insieme ma il più piccolo si teneva a debita distanza dalla dimora dell'altro, da quando il padre del moro era tornato a casa Federico non ne voleva sapere di mettere piedi lì dentro, sia per non creare problemi al suo migliore amico sia perché non aveva fatto voglia di vedere quell'uomo che provava solo disgusto nei suoi confronti e quelli della sua famiglia.
Federico insisteva affinché il moro continuasse ad accompagnarlo in paese, voleva che la gente capisse che meravigliosa persone era, ma Benjamin era fermo sulla sua decisione, sapeva che tutti l'avrebbero visto sempre come il figlio del signore, a loro non interessava scoprire cosa ci fosse dietro al suo cognome.Benjamin e Federico erano nel loro solito bosco, i due erano seduti ai piedi di un grande albero, in quel posto regnava il silenzio e la quiete, i due si limitavano a scambiarsi delle occhiate di sfuggita di tanto in tanto e a sorridersi quando capitava, lo spettacolo che si presentava davanti ai loro occhi non aveva bisogno di essere commentato, una grande distesa d'acqua che si univa con il cielo e i suoi caldi colori del tramonto.
C'erano solo loro e quello spettacolo.-"Federico?" La voce del più grande interruppe quel silenzio che regnava da diverso tempo.
-"Dimmi." Si limitò a rispondere l'altro.
-"Perché continuiamo a venire qui?" Chiese Benjamin e buttò la testa all'indietro fino ad appoggiarla contro l'albero.
Federico aggrottò la fronte e girò la testa per guardarlo meglio.
-"Perché è il nostro posto?" Chiese titubante. "Siamo sempre venuti qui, fin da piccoli." Aggiunse e sorrise al ricordo dei tanti bei momenti passati insieme a quello che era ormai un ragazzo.
-"Si, questo lo so, ma perché proprio questo bosco?" Continuò a chiedere il moro. "Ci sono tantissimi bei posti ma noi abbiamo sempre preferito questo." Continuò a parlare.
Il più piccolo si trascinò fino a raggiungere l'altro, si avvicinò a tal punto che le loro mani arrivarono a sfiorarsi.
-"Perché qui siamo nascosti dal mondo, ci siamo sempre e solo noi, nessun altro pronto a disturbarci.
Un giorno, tu avevi litigato con tuo padre, stavamo passeggiando, non avevamo molta di giocare e volevamo soltanto allontanarci dalle nostre case e dalle nostre famiglie, fin quando non siamo arrivati in questo posto, siamo stati rapiti dalla bellezza di questo posto.
Non saprei dirti perché continuiamo a tornare qui, non lo so nemmeno io, forse c'è qualche filo invisibile che ci collega a questo posto o, semplicemente, qui ci siamo cresciuti, qui siamo diventati ciò che siamo, siamo sempre stati noi stessi senza il peso di ciò che le nostre famiglie ci impongono di essere." Disse Federico alludendo al padre di Benjamin. "Questo posto è tutto nostro e lo sarà sempre." Continuò a parlare.
Il più grande fece incrociare i loro occhi e lo scrutò attentamente prima di aprire bocca.
-"Fammi una promessa." Disse.
Il biondo gli sorrise e annuì mentre con le sue dita picchiettava leggero sulla spalla del ragazzo.
-"Giurami che non verrai mai con nessun altro in questo posto, che sarà sempre e solo nostro.
Ogni volta che avremo qualche problema verremo qui aspettando l'altro, sarà il nostro posto in tutto e per tutto.
Siamo cresciuti tra questi alberi e voglio continuare a farlo con te." Disse Benjamin guardando il minore negli occhi. "Giurami che sarà così, che anche tu vuoi la stessa cosa."
Federico abbozzò un piccolo sorriso, diede una veloce occhiata alla grande distesa d'acqua davanti a lui prima di concentrarsi sul ragazzo accanto a lui.
-"Te lo prometto Benjamin." Sussurrò il più piccolo. "Ti prometto che dividerò questo posto solo con te, mai porterò un'altra persona qui, sarà solo con te che verrò qui.
Mille notti ti aspetterei qui solo per parlare con te, voglio continuare a venire qui e passare del tempo con te.
Questo posto è tanto mio quanto tuo." Continuò.
Anche il suo cuore apparteneva a Benjamin ma lui questo non l'aveva ancora capito.
-"Grazie." Sussurrò il maggiore e abbassò lo sguardo imbarazzato.
Federico si sistemò meglio accanto a lui, poggiò la testa sulla spalla dell'altro e lasciò che questo lo guardò sorpreso.
-"Sono io che ringrazio te, sei sempre pronto ad aiutarmi in tutto ciò che ti è possibile.
Vai contro il volere di tuo padre solo per continuare a venire qui e passare del tempo con me.
È molto più di quanto, chiunque, abbia mai fatto per me." Rispose Federico e chiuse gli occhi per bearsi del profumo del maggiore.
Non sapeva descrivere che profumo fosse quello del ragazzo, era qualcosa di fresco, semplice, proprio come lui, gli ricordava la natura, il sole che sorge e illumina maestoso il verde sottostante.
Il fiato caldo di Federico si infrangeva sul collo nudo di Benjamin provocandogli una scarica di brividi.
Quella sua reazione non passò inosservata al più piccolo che sorrise e percorse con la mano tutto il braccio del moro fino ad arrivare alla sua mano.
-"Cosa stai facendo?" Chiese sottovoce il maggiore.
-"Shh..." Lo zittì il biondo e fece intrecciare le loro mani.
Benjamin quasi sobbalzò a quel contatto, le dita fredde del più piccolo si insinuarono veloci tra le sue dita calde ma dopo poco quel contatto divenne estremamente piacevole.
-"Siamo così diversi eppure non ci siamo mai creati problemi per questo, le nostre diversità ci completano, ci rendono qualcosa di unico e speciale.
Non trovi anche tu, Benjamin?" Chiese Federico marcando bene il nome di quest'ultimo.
Il moro, di suo canto, quasi si sentì mancare la terra sotto i piedi mentre il suo nome scivolava lento dalle labbra dell'altro.
-"Noi siamo perfetti proprio così come siamo, non ci sono similitudini o diversità che tengano davanti al nostro rapporto." Rispose con finta calma lui, stava provando emozioni mai provate prima di quel momento.
-"Siamo perfetti per stare insieme." Sussurrò Federico e chiuse gli occhi, le sue labbra schiuse erano tante vicino alla pelle dell'altro che quasi riusciva a toccarla.
Benjamin non era sicuro di aver sentito bene ma preferiva non dire altro, quel momento non aveva bisogno di parole.--------------------------------------------------
Ehi❣
Ormai penso mi conosciate abbastanza da capire che sto scrivendo questo angolo autrice per ringraziarvi per le mille visualizzazioni, ho iniziato questa storia appena quattro giorni fa e siamo già a mille visualizzazioni, grazie infinite💕
Ieri mi sono dimenticata di dirvi anche che questa storia sarà basata ben poco su cos'è reale, anche i nomi dei personaggi saranno diversi, come avete potuto notare nel capitolo precedente con i nomi dei loro genitori, e Benjamin e Federico avranno delle età diverse da quelle reali, Federico ha 18 anni mentre Benjamin quasi 19.
Per qualsiasi potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Illegal love || Fenji.
FanficIllegal love || Fenji. "Due ragazzi che scelgono di amarsi in un'epoca in cui il loro amore era illegale. Lotteranno per il loro sentimento ma il peso della giustizia, e l'opposizione da parte delle loro famiglie, saranno troppo per loro?"