Forty three.

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"Voglio passare la notte con te."
Non appena queste parole lasciarono la bocca di Federico, quella bocca che tanto amava, Benjamin sentì la terra mancargli sotto ai piedi e l'aria svuotare i suoi polmoni, non era sicuro di aver sentito bene, credeva che la sua testa gli avesse appena giocato un brutto scherzo.
Continuava ad osservare gli occhi tanto azzurri del ragazzo che si trovava davanti a lui e non riusciva a pronunciare nessuna parola, dalle sue labbra fuoriuscivano solo versi senza alcun senso, nella sua mente continuavano a ripetersi le parole che il più piccolo aveva appena pronunciato ma non riusciva a dargli risposta.
Per un breve istante nella sua mente balenò l'idea che l'altro volesse solo dormire con lui, come avevano già fatto in passato, ma subito dopo scacciò via questo pensiero, forse anche lui voleva altro dal biondo, anche lui voleva sentirsi appieno suo.
-"F- Federico..." Balbettò il più grande prima di deglutire ancora una volta.
-"Si?" Chiese Federico che appoggiò una mano sulla guancia del ragazzo e si avvicinò per cingergli la vita con un braccio.
-"V- vuoi passare la n- notte con me?" Domandò balbettando il moro, la sua fronte era imperlata di sudore e le sue mani non riuscivano a stare ferme, continuavano a tremare senza sosta.
-"Voglio passare la vita con te, Benjamin." Rispose il più piccolo e si sporse per dargli un dolce bacio a stampo. "E passare una notte insieme mi sembra un perfetto punto di partenza." Aggiunse sorridendo.
-"V- vuoi dormire con me?" Continuò a chiedere il maggiore e si morse il labbro per fermare quel tremolio al labbro inferiore che lo stava infastidendo.
Il biondo buttò la testa all'indietro e scoppiò in una fragorosa risata che sorprese l'altro ragazzo.
-"Sei così ingenuo, mio piccolo Ben." Disse sorridendo il ragazzo.
Benjamin deglutì ancora una volta e si leccò il labbro prima di prendere un lungo respiro.
-"E cosa vuoi fare?" Chiese cercando di acquistare più sicurezza nella voce.
Federico, si avvicinò ancora di più al volto dell'altro ragazzo e gli diede un bacio all'angolo della bocca prima di cambiare direzione e avvicinarsi al suo orecchio.
-"Voglio passare la notte con te, Benjamin." Disse nuovamente sussurrando. "Voglio sentirmi tuo, in tutti i sensi, voglio sentire le tue labbra su ogni centimetro del mio corpo e bearmi della sensazione che queste mi provocano.
Voglio passare tutta la notte stretto a te a tal punto da sembrare un'unica cosa, due corpi con una sola anima.
Tu lo vuoi?" Continuò.
Il moro lo guardò negli occhi e vide l'azzurro del cielo che in quel momento mancava nel cielo che si stava oscurando, lui amava quegli occhi che non si oscuravano mai, per lui, rappresentavano la felicità, la luce che non conosce buio.
-"Certo che lo voglio, mio piccolo Federico, tutto ciò che desidero è sentirti mio e dimenticarmi di tutto ciò che ci circonda.
Voglio fare l'amore con te e sentirmi parte di te." Rispose il ragazzo.
-"Allora non perdiamo più tempo, ho bisogno di te." Sussurrò il più piccolo e si abbassò leggermente per poggiare la testa nell'incavo del collo del maggiore.
Benjamin lo prese di peso e gli fece allacciare le gambe sulla sua vita.
-"Mi prenderò cura di te, te lo giuro." Disse il ragazzo e si avviò verso quella capanna che già una volta li aveva visti mentre trascorrevano una notte insieme.

Dopo non molto i due giunsero alla vecchia capanna, un sorriso nacque sul volto di entrambi quando i loro occhi si incrociarono.
Benjamin diede un leggero calcio alla porta ed entrò nella stanza, richiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò al letto per poggiarci il corpo del minore che continuava a guardarlo sorridente.
-"Ti amo, Benjamin." Disse Federico.
-"Ti amo anche io, Federico, molto più di quanto pensavo fosse possibile amare qualcuno.
Tu sei la mia eccezione." Rispose Benjamin e si mise su di lui prima di fare unire le loro labbra.
Le mani del minore vagarono a lungo sul corpo dell'altro mentre le loro labbra continuavano a cercarsi disperatamente.

-"Spogliami, ti prego..." Sussurrò il biondo dopo aver interrotto il loro bacio.
Benjamin non se lo fece ripetere due volte,  velocemente gli tolse la giacca e tutti gli indumenti che gli ricoprivano il petto, si concesse qualche istante per poter ammirare il fisico perfetto di Federico prima di abbassarsi e iniziare a baciargli avidamente ogni centimetro di pelle nuda.
Un lampo squarciò il buio della notte e illuminò la capanna, già illuminata dalle candele, dove si trovavano i due giovani ma entrambi erano troppo occupati per poter notare la tempesta che sarebbe arrivata da lì a poco.
Tra quelle quattro mura risuonavano unicamente gli ansimi del minore e lo schioccare dei baci di Benjamin che aveva già marchiato la pelle abbronzata del ragazzo sotto di lui in più punti.
-"Benjamin..." Ansimò il più piccolo e gli tirò leggermente i capelli.
-"Mh?" Mugolò il moro.
-"Baciami, ti prego." Lo supplicò Federico.
Il più grande, prontamente, si alzò e catturò le labbra gonfie del biondo.

Mentre le loro bocche continuavano a muoversi l'una contro l'altra e le loro lingue giocavano a rincorrersi, le mani del più piccolo spogliarono dei suoi abiti Benjamin fino a farlo rimanere solo in intimo.
-"Sei impaziente, da quanto vedo." Sorrise il moro dopo essersi allontanato dalle sue labbra.
-"Ho bisogno di te, un bisogno disperato." Rispose Federico e fece riunire le loro labbra.

Pochi minuti dopo fuori era scoppiata una vera e propria tempesta, con tanto di tuoni e fulmini, ma nulla a che fare con ciò che stava succedendo nella vecchia capanna.
Benjamin e Federico si erano spogliati di tutti i loro abiti, solo una coperta a ricoprire i loro corpi nudi e accaldati, continuavano a baciarsi e a staccarsi solo per sorridersi e ricominciare.
Le mani del maggiore vagavano sul corpo del minore e si erano, più volte, soffermate sul suo interno coscia facendolo ansimare ad alta voce.
-"Ben, Benjamin, ti prego..." Lo supplicò ancora una volta il biondo con gli occhi quasi umidi.
Benjamin sorrise nel vederlo così desideroso di lui e gli diede un bacio sulla fronte.
-"Sei sicuro, piccolo mio?" Chiese e gli sfiorò le labbra con la punta del naso.
-"Sono sicurissimo, più che mai." Rispose il più piccolo sicuro di sè.
Il moro annuì e si posizionò meglio tra le gambe dell'altro prima di entrare dentro di lui, il più lentamente possibile per evitare di fargli male.
Un urlo sommesso, proveniente da Federico, spezzò il silenzio che si era creato nella stanza ed attirò l'attenzione del maggiore che si fermò a guardarlo.
-"V- va tutto bene?" Chiese titubante il ragazzo.
Tutto ciò che ottenne come risposta fu una lacrima che rigò la guancia del biondo e un singhiozzo mal trattenuto.
-"Nonono, forse è stata una cattiva idea, non dobbiamo farlo." Farneticò Benjamin e fece per allontanarsi ma, il più piccolo, gli afferrò il polso e scosse la testa.
-"V- voglio sentirmi tuo..." Sussurrò il ragazzo.
-"Non voglio che tu soffra." Rispose il moro.
-"Non sto soffrendo." Abbozzò un sorriso Federico.
-"Stai piangendo, Federico, e poco fa hai urlato dal dolore." Controbatté il più grande.
-"Dammi solo qualche minuto, te ne prego." Disse il minore e si asciugò le lacrime.
Il moro sospirò rassegnato e decise di dedicare tutte le sue attenzioni al più piccolo e fargli dimenticare del dolore che stava provando.
-"Ti darò tutto il tempo che vuoi, voglio che tu ti ricordi di questa notte come tra le più belle della tua vita, non per il dolore." Disse Benjamin e gli accarezzò una guancia.
Il più piccolo girò il viso e gli baciò la mano.
-"Grazie." Sussurrò.
-"Sono io che ringrazio te, mi hai totalmente cambiato la vita e l'hai resa più bella, l'hai resa tua.
Ogni mio giorno, ogni mio pensiero, è dedicato a te e lo sarà fino all'ultimo dei miei giorni e spero di averti accanto anche in quell'occasione.
Tutto ciò che voglio da questo mondo è la tua felicità, che rende felice anche me, il tuo sorriso è la stella che illumina la mia vita.
La mia vita sei tu." Monologò Benjamin e gli diede un bacio sulla punta del naso.
-"Tu mi rendi felice." Sorrise Federico. "Vai, sono pronto." Aggiunse.
Il moro annuì e iniziò a muoversi, da prima lentamente, nel corpo dell'altro stando attento a non fargli del male.

Ogni gemito che fuoriusciva dalle labbra di Federico era un colpo al cuore di Benjamin che credeva di poter morire dalla troppa felicità.
Sentiva di appartenere totalmente a lui e sentiva suo Federico, sentiva che gli stava donando tutto ciò che aveva.

Quella notte i due non fecero solo l'amore, si donarono tutto ciò che possedevano e scoprirono insieme altre cose che non sapevano di avere, loro si appartenevano e quella notte se lo sussurrano senza parole, senza paura.

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Ehi💕
Vi ringrazio per le ventuno mila visualizzazioni, vi adoro, davvero💕
Voglio chiedere scusa a tutte le persone a cui non ho risposto nei messaggi, ho letto tutti i vostri messaggi e salvati tutti i vostri numeri ma, non so per quale motivo, ad alcune di voi non sono riuscita ad inviare un messaggio per rispondere ma, state tranquille, questa sera creerò il gruppo e metterò tutte, se qualcun altro volesse andare basta che mi contatti, accetto ancora consigli per il nome del gruppo, sono ancora in alto mare per questa cosa ahah.
Vi ricordo la mia storia in collaborazione con fenjifanfiction , si chiama 'Forbbiden soulmates
' e potete trovarla sul suo profilo e quella in collaborazione con annavittoria98 , si chiama 'Incident' e potete trovarla sul suo profilo, se vi va passate a leggerle.
Benjamin e Federico hanno appena fatto l'amore, tutti i loro problemi sono risolti? Potranno vivere felici insieme?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Illegal love || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora