Il giorno precedente i due ragazzi erano stati fino a tarda sera nel loro solito posto, avevano provato più volte a separarsi per tornare a casa ma nessuno dei due riusciva a staccarsi dall'altro, avevano lottato così tanto per avere quel momento di felicità e avevano paura che potesse scomparire se si fossero separati.
Quella notte entrambi andarono a dormire con un sorriso stampato sul volto e aspettando con ansia un nuovo giorno per poter tornare a stringersi e baciarsi, nessuno sapeva ciò che c'era tra di loro e, i due, non vedevano motivi validi per far sapere alla gente che si amavano, se l'avessero saputo avrebbero di sicuro fatto dei commenti poco carini e avrebbero fatto di tutto per farli separare.
Nessuno doveva sapere di loro e, a loro, andava bene così, a loro bastava amarsi.Quella mattina il sole, che negli altri giorni aveva illuminato il paese, era coperto da delle nuvole che non sembravano promettere nulla di buono ma, nonostante questo, le strade del posto erano gremite di persone, a differenza del giorno prima, che si riversavano in piazza con l'intento di svolgere tutti i loro compiti prima che il brutto tempo glielo impedisse.
Federico si era svegliato di buon'ora e dopo aver fatto una ricca colazione, cosa insolita per lui che si svegliava sempre tardi e non era solito fare colazione, aveva deciso di andare a fare un giro in paese e anche lui, come tutti gli altri, si affrettava a camminare per non rischiare di farsi trovare impreparato dalla pioggia; una volta giunto al luogo da lui desiderato venne accolto come al solito, tutti i passanti si fermavano a salutarlo e, se possibile, a scambiare qualche parola con lui ma nonostante la calorosa accoglienza a Federico mancava Benjamin, voleva poter camminare per il paese con lui senza doversi preoccupare delle cattiverie degli altri.
-"Buongiorno Federico!" Lo salutò raggiante un ragazzo.
-"Leo." Sorrise il più piccolo. "Buongiorno." Aggiunse.
Leo era un ragazzo poco più grande di lui, aveva compiuto vent'anni pochi mesi prima, ed era uno dei pochi con cui poteva dire di avere un rapporto di amicizia, anche se non aveva mai osato paragonarlo al suo rapporto con Benjamin, anni prima aveva provato a far conoscere Benjamin e Leo ma le cose non erano andate come lui desiderava, ci teneva a vedere i suoi due amici andare d'accordo tra di loro, soprattutto voleva che il moro potesse integrarsi anche con altri abitanti del paese, ma i due erano risultati incompatibili e se non fosse stato per il suo intervento, i due, sarebbero anche arrivati alle mani.
-"Come mai da queste parti?" Chiese Leo.
-"Sono venuto a fare una passeggiata, per sgranchirmi un po' le ossa." Rispose Federico e si accomodò ad un tavolo della locanda, posto all'esterno, poco lontano da loro.
-"Hai avuto proprio una bella idea, almeno possiamo parlare un po'." Disse sorridente il ragazzo dai capelli neri e con un gesto della mano chiamò una cameriera poco distante da lui.
-"Come ti vanno le cose?" Chiese il minore mentre prendeva il giornale accanto a lui.
-"Come al solito, lavoro, sempre e solo lavoro." Rispose Leo in un primo momento con tono di voce drammatico per poi scoppiare a ridere.
-"Che vita interessante." Rise anche il biondo.
-"E tu piuttosto?"
-"Io cosa?"
-"So che di recente sei partito con quel tuo amico, Ben qualcosa, non ricordo il suo nome." Disse, visibilmente infastidito, il ragazzo.
-"Si chiama Benjamin." Rispose Federico cercando di mantenere la calma. "E sì, sono stato in viaggio con lui." Aggiunse e ripiegò il giornale su se stesso.
-"Giusto, Benjamin." Sbuffò Leo. "Come sono andate le cose?" Chiese.
-"Bene anche se non abbiamo raggiunto la meta che avevamo deciso." Rispose il biondo e sorrise al pensiero del viaggio che aveva cambiato le loro vite.
-"Come mai?" Continuò a chiedere il ragazzo curioso di scoprire le avventure del suo amico.
-"La pioggia ce lo ha impedito ma siamo stati davvero bene ugualmente." Rispose lui.
-"Buongiorno, cosa posso portarvi?" Chiese la cameriera precedentemente chiamata da Leo.
-"Due bicchieri di vino, grazie." Rispose Leo e aspettò che la ragazza andasse via prima di tornare a dedicare la sua attenzione al biondo. "Come riesci ad andare d'accordo con quello lì? È solo uno stupido figlio di papà." Sputò velenoso lui.
Il viso di Federico si incupì e guardò male il ragazzo davanti a lui.
-"Tu non lo conosci, non sai lui chi è, non sai che persona fantastica lui sia e, lascia che ti dica una cosa, lui è molto meglio di quanto tu possa mai essere.
Non osare mai più parlare male di me, nè in mia presenza nè in mia assenza." Rispose con tono duro lui. "Arrivederci." Aggiunse e lasciò solo il suo amico.
-"Federico!" Urlò Leo ma, il biondo, era già lontano.Anche Benjamin quella mattina si svegliò presto ma, a differenza di Federico, decise di restare in casa a leggere un buon libro ma la sua mente era già al pomeriggio, all'incontro che avrebbe avuto con il più piccolo.
Federico gli aveva cambiato la vita.
Ma la sua tranquillità venne interrotta da qualcuno che entrò nella sua stanza.
-"Benjamin."
Il moro alzò lo sguardo dal suo libro e guardò la persona davanti a lui.
-"Padre." Disse lui. "Prego, entrate." Aggiunse.
-"Pensi che mi serva il tuo permesso per entrare in casa mia?" Sbuffò Alberto che sembrava più nervoso di altri giorni.
Il ragazzo, che non aveva nessuna intenzione di discutere con il suo genitore, sospirò e chiuse il libro che stava leggendo.
-"Volete parlarmi?" Chiese.
-"Si, devi darmi alcune risposte." Rispose il padre e si accomodò sul piccolo divanetto presente nella stanza.
-"Ditemi cosa volete sapere e vi risponderò." Disse Benjamin e si sedette di fronte al genitore.
-"Dove sei stato ieri sera?" Chiese Alberto dopo vari secondi di silenzio.
-"I- ieri sera?" Balbettò il moro.
-"Sì, non sei tornato a casa per cena e vorrei sapere dove ti trovavi, penso che la mia sia una curiosità più che legittima." Disse l'uomo cercando di mostrare una calma che non aveva.
-"Ero con Federico." Rispose il più grande decidendo di dire la verità.
-"Con Federico?" Domandò Alberto e alzò un sopracciglio. "E a far cosa? Sempre se si può sapere." Continuò.
Benjamin non poteva dire a suo padre che non voleva separarsi dal più piccolo perché non ne aveva mai abbastanza delle sue labbra.
-"Stavamo parlando e non ci siamo resi conto del tempo che era passato." Mentì lui.
-"Benjamin, io non voglio che tu continui a vedere quel ragazzo, non è adatto a te." Sbraitò il padre rinunciando a mostrarsi calmo.
-"È mio amico e io non rinuncerò a lui." Ringhiò il moro, aveva sempre difeso il minore e in quel momento più che mai.
-"Amico? Sembra quasi che voi siate fidanzati Benjamin, passate tutto il tempo insieme e la gente del paese potrebbe iniziare a parlare."
-"E anche se fosse che male c'è?!" Quasi urlò il più grande pentendosi subito dopo delle parole dette.
-"Che mal c'è?!" Ripetè Alberto alterato. "Tu erediterai tutto questo solo quando ti sposerai con una donna e mi darai dei nipoti, non dovresti neanche porti la domanda che male c'è se tu fossi fidanzato con Federico.
Il male c'è e basta." Aggiunse l'uomo e si alzò.
Quelle parole ferirono profondamente Benjamin che, però, non poteva darlo a vedere.
-"Benjamin." Lo chiamò nuovamente il padre.
-"Si?" Sussurrò il ragazzo.
-"Se vengo a sapere che tra te e quello lì c'è qualcosa di più forte di un'amicizia, beh, sappi che per lui finirà male." Lo intimorì Alberto e uscì dalla stanza del figlio.-----------------------------------------------------
Ehi💕
Vi avviso che è uscito il primo capitolo della mia storia in collaborazione con annavittoria98 , il titolo è 'Incident' e potete trovarlo sul suo profilo.
Vi ricordo anche la mia storia in collaborazione con fenjifanfiction , si chiama Forbbiden soulmates e potete trovarla sul suo profilo.
Per quanto riguarda questa storia, un nuovo personaggio, Leo, ha fatto la sua comparsa, resterà o andrà via?
Come sempre se volete contattarmi potete farlo qui o mi trovate su Twitter con il nick @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

STAI LEGGENDO
Illegal love || Fenji.
FanfictionIllegal love || Fenji. "Due ragazzi che scelgono di amarsi in un'epoca in cui il loro amore era illegale. Lotteranno per il loro sentimento ma il peso della giustizia, e l'opposizione da parte delle loro famiglie, saranno troppo per loro?"