Fifty nine.

1.2K 168 78
                                        

I giorni passavano velocemente uno dopo l'altro, il tempo continuava a trascorrere ad un ritmo così elevato che la gente del paese neanche riusciva a rendersene conto, le giornate iniziavano e finivano ancor prima che qualcuno potesse rendersene conto, il solo, seppur coperto dalle nuvole, continuava a sorgere e a tramontare in un battito di ciglia e questo dimostrava che le cose, belle o brutte che siano, sono destinate a iniziare e terminare, alcune più velocemente e altre no ma restano sempre e solo nostre illusioni, le cose passano alla stessa velocità, dipende da noi se amarle o meno.
I giorni che speravano il paese al giorno di Natale si erano ridurti al minimo, mancavano solo sei giorni al grande evento, sei giorni a Natale e sei giorni al matrimonio di Benjamin e Maria.
La piazza era addobbata a festa e, molto presto, alle solite decorazione sarebbero stati aggiunti dei fiori ordinati dal fioraio più ambito del paese per il matrimonio, tutti si domandavano che fine avesse fatto Federico, erano giorni che nessuno aveva sue notizie, ma ritenevano che fosse una fortuna, se il figlio del signore del posto fosse stato attratto dagli uomini sarebbe stata una disgrazia per l'intero paese, tutti preferivano che a convolare a nozze fossero Benjamin e Maria.

Benjamin, dopo aver scoperto ciò che aveva fatto suo padre ed aver parlato con Maria che l'aveva motivato molto, non era stato fermo neppure un secondo, aveva impiegato tutte le sue energie nella ricerca del più piccolo, che sembrava introvabile, ma era stato ben attento per far sì che suo padre non scoprisse nulla, i preparativi del matrimonio erano andati avanti, giungendo quasi al termine, e il moro non faceva altro che ringraziare Maria e sua madre per tutto l'aiuto che gli stavano dando, volevano solo vederlo felice e questo, per lui, era già motivo di felicità, avere qualcuno dalla sua parte gli rendeva tutto più gestibile.
-"Madre?" La voce del moro riecheggiò nella casa vuota, quasi tutte le domestiche erano fuori per varie commissioni e le poche che ancora si trovavano in casa erano nel grande giardino intente a prepararlo per il grande evento se il tempo lo avrebbe permesso.
-"Benjamin, siamo in salotto!"
La voce squillante della donna raggiunse le orecchie del ragazzo che si colpì la fronte, dandosi dello stupido per non averci pensato subito, e si recò nella stanza.
-"Finalmente vi ho trovato." Disse lui e si sedette sul piccolo divano accanto alle due donne.
-"Ci cercavi?" Chiese Maria che era intenta a cucire qualcosa.
-"Direi di sì." Rispose quasi divertito io moro e scrollò le spalle.
-"È successo qualcosa?" Chiese Agnes e poggiò sul tavolino, posto davanti al divano, la grande scatola che precedentemente aveva sulle gambe.
-"Nulla di importante." Sospirò il più grande. "O meglio, nulla più del solito." Si corresse.
-"Di Federico nessuna novità?" Domandò la giovane che aveva appena finito di ricamare un simpatico disegno su un vecchio fazzoletto.
-"No." Scosse la testa Benjamin e abbassò lo sguardo sulle sue mani intrecciate. "Continuo a cercarlo senza sosta, a chiedere in giro, ma nessuno sa nulla di lui.
Sembra che la terra l'abbia inghiottito." Continuò.
La madre sospirò sconsolata e allungò una mano per poterla poggiare su quella del figlio.
-"Tuo padre sa essere davvero molto credule." Disse. "Ma tu troverai Federico e sarai felice con lui, te lo prometto, figlio mio." Continuò.
-"Grazie madre, grazie davvero, il vostro aiuto per me è fondamentale." Rispose il moro e le strinse la mano. "E ovviamente anche il tuo, Maria, se non mi avessi motivato quella mattina non avrei mai continuato le mie ricerche." Continuò rivolto, questa volta, alla castana che lo osservava in silenzio.
-"Stavo per offendermi." Rise la giovane. "Ma adesso non pensare a noi, sappiamo che ti fa piacere avere il nostro aiuto, esci e continua a cercare il tuo amore, ha bisogno di te." Aggiunse.
Benjamin annuì, si diede una pacca sulle ginocchia e si alzò in piedi, doveva andare a cercare Federico.

Benjamin prese alcune cose che gli sarebbero servite per una nuova giornata di ricerche, si preparò al meglio e si incamminò verso l'uscita di casa ma non appena udì delle voci si nascose dietro un muretto per poter ascoltare.
-"Sei sicuro di ciò che stai facendo?" Disse una voce.
Il ragazzo non perse tempo nel riconoscere di chi fosse la voce, apparteneva a suo padre.
"È molto rischioso, Benjamin potrebbe scoprire tutto da un momento all'altro." Continuò Alberto.
-"Ne sono certo." Rispose l'altro uomo.
Benjamin rimase sorpreso nel rendersi conto che l'altra voce apparteneva a Massimo, il padre di Federico.
-"Benjamin e Federico non devono insieme, allontanare mio figlio era la nostra unica soluzione." Disse Massimo con tono duro.
Quelle parole sconvolsero il più grande che cadde a terra, provocando per sua fortuna un rumore minimo che poteva essere attribuito al lavoro delle cameriere, non riusciva a credere alle sue orecchie, aveva sempre creduto che Massimo fosse dalla loro parte, lo aveva perfino incoraggiato a non dimenticarsi di lui, come aveva potuto essere così tanto ingenuo?
-"Devo riconoscere che sei un vero genio, Massimo, anche io li voglio separati ma non avrei mai pensato di pagare qualcuno affinché li seguisse e rivelasse il loro segreto.
Mi sorprende però che Benjamin non sia corso a cercarlo subito." Disse Alberto.
-"Tutto merito della lettera." Rispose fiero di sè Massimo.
-"Quale lettera?" Chiese confuso il padre del moro.
-"Benjamin ha ricevuto una lettera da parte di Federico, il giorno dopo la sua scomparsa, in cui gli diceva di dimenticarsi di lui e di sposare Maria.
Lui crede sia stato mio figlio a scriverlo ma non è così, per nostra fortuna, io e Federico abbiamo una scrittura simile, abbastanza per ingannare tuo figlio." Spiegò Massimo e prese un generoso sorso dal suo bicchiere di vino rosso.
-"Sei un vero genio mio caro amico." Sorrise Alberto e lo imitò.
Dei passi veloci raggiunsero i due uomini e Benjamin, ancora nascosto, sentì il rumore, quasi assordante, di uno schiaffo.
-"Come avete potuto?!" Urlò.
Ancora una volta il moro rimase sorpreso nel sentire quella voce, anche Eva, la madre del biondo, aveva raggiunto i due uomini ma non sapeva quale fosse la sua posizione.
-"Eva, calmati." Disse Massimo.
-"Hai fatto del male a mio figlio, nostro figlio, che razza di mostro sei?!" Continuò ad urlare la donna.
-"L'abbiamo fatto per il bene dei nostri figli, dovresti ringraziarci." Si intromise Alberto.
-"Anche io credo che la relazione tra Benjamin e Federico sia complicata, quasi impossibile, ma non tanto da arrivare a questo punto!" Rispose la madre del minore.
-"Federico resterà lontano da Benjamin, che tu lo voglia o no." Disse Massimo con tono duro.

-----------------------------------------------------
Ehi💕
Grazie infinite per le trentuno mila visualizzazioni, siete fantastiche💕
Ennesimo colpo di scena, i cattivi di questa storia si sono dimostrati essere altri, come reagirà Benjamin?
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su come @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Illegal love || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora