Quel giorno non c'era il sole a illuminare tutti i tetti delle case del paese, c'erano delle nuvole che nascondevano il bel cielo azzurro ma che sembravano non promettere pioggia, non era grossi nuvoloni grigi ma bensì delle normali nuvole serene che avevano portato un leggero venticello che rendeva più sopportabile quel caldo afoso che si era creato negli ultimi giorni.
Era un giorno di fine giugno, l'estate era ormai quasi arrivata, mancavano solo due giorni, e in paese aumentava sempre di più la voglia di recarsi in luoghi freschi ma il mare era ben lontano dal posto in cui tutti si trovavano e non tutti avevano la possibilità di allontanarsi dal paese ma c'erano due giovani che presto avrebbero realizzato il desiderio di grande parte dei compaesani.
I due giorni che mancavano al viaggio di Benjamin e Federico erano giunti al termine, era arrivato il giorno della partenza e da lì a poche ore i due si sarebbero incamminati verso la meta da loro scelta, avrebbero preso la diligenza che partiva nel pomeriggio e poi avrebbero proseguito a piedi per ammirare tutto ciò che li circondava.
I due giovani erano molte eccitati per il piccolo viaggio che avrebbero compiuto ma più che per il viaggio in sè, i due, erano eccitati all'idea di poter passare del tempo da soli senza nessun familiare o compaesano pronto a disturbarlo.Federico aveva offerto all'altro alloggio in casa sua a seguito della sua discussione con il padre ma Benjamin, tanto buono com'era, si era lasciato convincere dalle parole della madre, che era corsa a cercarlo dopo aver saputo dell'accaduto, che gli aveva giurato che suo padre non si sarebbe più intromesso nella sua amicizia con il biondo ma, ovviamente, così non era stato; in soli due giorni suo padre aveva aperto bocca un'infinità di volte sul suo viaggio con il ragazzo ma il moro aveva deciso di non dargli peso, aveva preso la sua decisione e suo padre non gli avrebbe fatto cambiare idea.
-"Benjamin?" Lo chiamò Federico mentre camminava tra gli alberi.
Erano vari minuti che vagava per il bosco alla ricerca del più grande, di solito era sempre il primo ad arrivare ma, quel giorno, di lui non c'era traccia e il biondo cominciava a preoccuparsi, temeva che suo padre lo avesse costretto a restare in casa o a non vederlo più.
Il pensiero di perdere Benjamin lo paralizzava, al solo pensiero si sentiva vuoto e infelice.
-"Benjamin!" Lo chiamò questa volta a voce più alta e raggiunse il loro solito posto.
Poco prima che il più piccolo decidesse di dirigersi a casa del moro udì dei passi farsi sempre più vicini, il suo cuore riprese a battere normalmente quando i suoi incrociarono quelli di Benjamin che lo guardava sorridendo.
-"Federico."
Il biondo, senza perdere tempo, gli corse incontro e gli buttò le braccia al collo.
-"Ehi piccolino, che succede?" Domandò sussurrando il maggiore e gli accarezzò la schiena.
Federico si abbassò in modo da poter poggiare la sua testa sulla spalla dell'altro che non capiva quella sua reazione.
-"Non farlo mai più..." Sibilò il più piccolo mentre stringeva possessivamente a sè il ragazzo.
-"Non fare cosa?" Domandò confuso Benjamin.
-"Mi hai fatto preoccupare." Ammise sottovoce il biondo.
-"Federico, non capisco a cosa tu ti riferisca, non ho fatto nulla." Disse il più grande e sciolse l'abbraccio per guardare l'altro negli occhi.
Federico abbassò lo sguardo e iniziò a giocherellare con l'orlo della sua giacca.
-"Puoi rispondermi?" Chiese con tono pacato il moro e gli alzò il viso.
-"Beh, ecco..." Balbettò il più piccolo. "Tu non arrivavi e io mi sono preoccupato, tutto qui..." Continuò a parlare sottovoce.
-"Ti sei preoccupato?" Benjamin non riusciva a capire il perché di tanta angoscia da parte del minore.
-"Si, te lo ripeto, di solito arrivi sempre prima di me ma oggi non è successo e io ho pensato al peggio.
Pensavo che tuo padre ti avesse..." Ormai Federico stava parlando a ruota libera ma il più grande gli poggiò un dito sulla bocca e lo zittì.
-"Shh..." Sussurrò lui. "Non hai ragione per essere preoccupato, non sono in ritardo." Aggiunse.
Quella volta fu Federico a guardarlo confuso.
-"Ma come? Guarda l'orologio." Disse lui.
Benjamin tirò fuori il suo orologio da tasca e guardò l'ora.
-"Sono in orario, come al solito."
Il biondo lo imitò, prese anche il suo di orologio e li confrontò.
-"Oh." Esclamò dopo.
-"Vedi? Sono in orario, è il tuo a portare l'ora sbagliata." Rise il maggiore.
Federico rispose l'oggetto nel taschino della sua giacca e abbassò lo sguardo.
Il moro gli prese una mano e lo portò con sè ai piedi del grande albero.
-"Cosa fai?" Sussurrò il più piccolo.
Benjamin, senza dargli risposta, si sedette sulla terra che si stava ricoprendo d'erba e fece accomodare l'altro sulle sue gambe.
-"Grazie." Disse il moro mentre nascondeva il viso tra i capelli biondi del ragazzo.
-"Di cosa?" Domandò Federico mentre il suo viso si tingeva di rosso.
-"Per esserti preoccupato per me." Rispose il più grande e gli prese la mano prima di portarsela alla bocca. "Sei l'unico che mi pensa sempre e che si preoccupa per me.
Grazie mio piccolo Federico." Continuò.
Il biondo si girò a guardarlo e gli sorrise debolmente.
-"Io mi preoccuperò sempre per te, Benjamin, ricordalo." Disse e gli scostò i capelli dal viso.
Benjamin lo attirò al suo corpo e prese a stringerlo il più possibile, senza però fargli male, mentre il suo fiato caldo si spezzava sul collo dell'altro.
-"Sei speciale piccolino, voglio averti sempre accanto a me." Sussurrò lui e gli lasciò un bacio sulla spalla coperta dai vestiti.
A sentire quelle parole il cuore di Federico prese a battere all'impazzata, sembrava volesse uscirgli dal petto, e le sue mani iniziarono a tremare.
-"A-anche io, Benjamin." Balbettò lui e deglutì.-"Sei pronto per il viaggio?" Gli domandò Benjamin mentre osservava il cielo coperto di nuvole.
-"Prontissimo." Sorrise Federico.
Il moro si girò verso di lui e ricambiò il sorriso.
-"Sarà davvero una bella avventura." Disse.
-"Quando stiamo insieme è sempre tutto bello." Rispose Federico e gli lasciò un bacio sulla fronte.-----------------------------------------------------
Ehi💕
Anche questa volta voglio ringraziarvi infinitamente per le quattromila visualizzazioni, sono felice di vedere che continuate a seguirmi anche in questa nuova storia💕
Vi dico anche che presto, non so quando, io e annavittoria98 inizieremo a scrivere una storia che troverete sul suo profilo, non sappiamo quando la posteremo ma faremo di tutto per farla uscire il prima possibile.
Vi ricordo anche che potete trovare la storia in collaborazione con fenjifanfiction sul suo profilo, si chiama 'Forbidden soulmates' e spero vi piaccia.❣
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o su Twitter, il mio nick è @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
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Illegal love || Fenji.
FanficIllegal love || Fenji. "Due ragazzi che scelgono di amarsi in un'epoca in cui il loro amore era illegale. Lotteranno per il loro sentimento ma il peso della giustizia, e l'opposizione da parte delle loro famiglie, saranno troppo per loro?"