Fifty seven.

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Quelle parole lasciarono Benjamin con la bocca aperta, dopo aver letto quella lettera non aveva preso, neanche solo per qualche istante, in considerazione l'idea che Federico potesse essere stato costretto a scrivere quella lettera e ad allontanarsi dal paese e, soprattutto, da lui.
Fin dal primo momento non aveva fatto altro che pensare che Federico l'avesse abbandonato, e che fosse stato un codardo a farlo tramite lettera e non di persona, che il biondo non volesse saperne più nulla di lui e che tutto ciò che c'era stato tra di loro era destinato a far parte del passato, del suo passato, perché Federico non voleva neanche più ricordarsi di lui, voleva dimenticare tutto quello che li aveva uniti, credeva davvero che Federico fosse totalmente diverso da quello che lui aveva conosciuto e si stava maledicendo per questo.
Non appena quelle parole lasciarono la bocca di sua madre Agnes, il moro, si sentì un perfetto stupido, aveva dubitato di Federico, del suo fidanzato e dell'amore della sua vita, come se fosse uno qualunque, un estraneo, mentre tutto ciò che doveva fare era armarsi di pazienza e coraggio e proseguire nelle sue ricerche.
Dov'era il suo Federico?
Ma la domanda che continuava a tormentarlo era un'altra.
Il suo Federico, era ancora vivo?
Se qualcuno gli avesse fatto del male non se lo sarebbe mai perdonato.

-"Benjamin." Lo chiamò la madre. "Mi stai ascoltando?" Chiese.
Il più grande scosse vigorosamente la testa e ritornò con i piedi sulla terra.
-"Si, madre, scusatemi, ero soprappensiero." Rispose il ragazzo.
-"Pensieri riguardanti il tuo amato?" Continuò a chiedere la donna con un piccolo sorriso stampato sul volto che non accennava ad andare via.
Involontariamente comparve un sorriso anche sul viso di Benjamin che si passò una mano sul volto per non lasciare intravedere il rossore che lo stava colorando, il solo pensare a Federico come suo amato lo faceva sorridere come un bambino.
-"Si, pensavo a Federico." Rispose Benjamin.
-"Pensavi anche a ciò che ti ho detto?" Domandò Agnes acquistando, nuovamente, un tono serio.
-"Si, pensavo proprio a questo." Annuì il maggiore. "Fin dal primo momento, da quando ho letto la lettera di Federico, non ho fatto altro che pensare che Federico mi avesse abbandonato, che questa situazione fosse troppo da sopportare per lui e che, per questo motivo, avesse deciso di andare via da questo paese e da me.
Non ho mai preso in considerazione, ne tantomeno pensato, l'idea che qualcuno potesse averlo costretto a scrivere quelle parole e ad abbandonare il paese." Continuò e abbassò lo sguardo.
La donna lo guardò per qualche secondo prima di sospirare rumorosamente.
-"Devi andare a cercarlo, potrebbe avere bisogno del tuo aiuto." Disse. "Potrebbe essere in guai seri." Aggiunse.
Quelle parole preoccuparono ancora di più il maggiore che si prese la testa tra le mani e sospirò più volte.
-"Inizierò subito le ricerche, non permetterò che Federico resti in pericolo anche solo per un secondo in più.
Lui ha bisogno di me e io non esiterò ad aiutarlo." Rispose.
-"Questo è il mio Benjamin, mio figlio." Sorrise Agnes e gli prese la testa tra le mani. "Sono orgogliosa di te e dell'uomo che sei diventato.
Temevo che tuo padre potesse influenzarti ma tu mi hai dimostrato che sai ragionare con la tua testa, che non ti importa del potere e denaro di tuo padre, tu vuoi solo inseguire i tuoi sogni ed essere felice e, ricorda una cosa, tua madre sarà sempre accanto a te, pronta ad aiutarti, per vederti felice." Aggiunse e si asciugò una lacrima che le stava bagnando il viso.
Il moro prese una delle mani della donna che gli aveva dato la vita e le baciò il dorso e il palmo.
-"Grazie madre, grazie di vero cuore." Disse. "So di poter contare sempre su di voi e questo mi rende felice.
Se voi non foste stata dalla mia parte fin dal primo momento non avrei mai avuto modo di iniziare, e continuare, la mia relazione con Federico, senza le vostre parole che mi hanno incoraggiato ad ascoltare il mio cuore, e a fare ciò che mi rendeva felice, sarei rimasto fermo ad ascoltare i pregiudizi della gente perdendomi, così, una delle cose più belle della mia vita.
Se voi non foste con me io non sarei niente, ho costantemente bisogno di voi.
Grazie." Continuò e allungò una mano per poter asciugare, con il pollice, le lacrime che stavano bagnando il volto della madre.
-"Ora corri, figlio mio, corri da Federico e sii felice con lui."

Benjamin, per tutto il pomeriggio e gran parte della serata, non aveva fatto altro che cercare in lungo e in largo il più piccolo, aveva esaminato attentamente ogni centimetro del paese ma di Federico non c'era nessuna traccia, aveva chiesto anche a vari compaesani, i pochi che non erano contro la loro relazione, ma neanche loro avevano notizie su di lui, l'ultima volta che l'avevano visto risaliva alla mattina della sua scomparsa, l'ultima volta in cui anche Benjamin l'aveva visto, e tutti ritenevano che si comportasse normalmente, non sembrava né preoccupato né altro, anzi, qualcuno aveva anche osato dire che sembrava felice ma, quei dettagli, non erano di nessun aiuto al moro che, nonostante tutto, aveva continuato, imperterrito, la sua ricerca.

Dopo una giornata che aveva lasciato ben poche energie al più grande che aveva deciso di far ritorno a casa per poter riposare, almeno qualche ora, prima di ripartire per la ricerca.
-"Benjamin." Una voce forte giunse alle orecchie del giovane non appena mise piede in casa.
-"Padre, ditemi." Disse il ragazzo.
-"Sei tutto sporco." Constatò l'uomo mentre guardava i vestiti sporchi di terra del figlio.
-"Sono andato a fare una passeggiata nei campi e sono caduto." Mentì il moro e si passò le mani sui vestiti luridi nel tentativo di ripulirli.
-"Benjamin, non mentirmi." Disse con tono duro Alberto.
-"Non vi sto mentendo." Rispose il più grande e deglutì.
-"So che non sei stato a fare una passeggiata nei campi." Disse il padre. "Sei andato a cercare Federico." Aggiunse.
Benjamin sgranò gli occhi e indietreggiò fino ad arrivare a toccare il piccolo tavolo posto al centro della stanza.
-"C- come lo sapete?" Chiese balbettando.
-"Ricorda, figlio mio, io ho occhi e orecchie ovunque." Rispose l'uomo con un sorriso malefico sul volto. "E, se fossi in te, smetterei subito con queste ricerche." Continuò.
-"Cosa?"
-"Vedi, Benjamin, tu non troverai mai il tuo Federico." Alberto, zoppicando, fece qualche passo verso di lui. "Ho io il tuo fidanzato e se non farai ciò che ti dico non lo rivedrai mai più."

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Ehi💕
Anche oggi vi ringrazio infinitamente per le trenta mila visualizzazioni, è molto più di quanto io abbia mai pensato, non mi aspettavo così tante visualizzazioni anche per questa storia, vi adoro💕
Alberto ha preso Fedefico, cosa gli farà?
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che inviarmi un messaggi con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter con il nick @suarezgilliesIt.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Illegal love || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora