VII

1.1K 74 7
                                        

Eccola lì, vicina a Jackson.
A quanto pare lui aveva proprio ragione, stanno facendo "amicizia".
Ma lei non sembra far molto caso ai suoi comportamenti da maniaco, ed è meglio così.
Si vede che probabilmente è una ragazza sveglia.
Lydia saluta velocemente Jackson con la mano e viene verso di me.
Sento nel frattempo tanti brividi nel corpo.
Perché sono ridotto così? È solo una semplice conoscenza.
Eppure c'è qualcosa che qui, a parer mio, non quadra.
"Hey, tu devi essere Stiles, giusto?" Mi saluta.
La sua voce è il suono più bello che io abbia mai sentito.
"Mh, sì Lydia, sono io". Dico quasi tremando.
Lei mi rivolge un sorriso ed usciamo da scuola per andare a casa sua.
"La mia casa non è molto lontana, credo sia a due isolati da qui".
Per tutto il tragitto non abbiamo fatto altro che stare in silenzio e guardare il marciapiede sotto di noi.
Ed è tutto così imbarazzante.
Ad un certo punto arriviamo davanti questa villa enorme, marroncina, con un grande giardino sul davanti.
La porta è fatta con della legna molto pregiata, come mi ha detto Lydia.
Anche all'interno è gigantesca.
È divisa in tre piani e sembra di stare in una villa reale. È troppo per i miei occhi.
Saliamo le scale ed arriviamo al secondo piano, dove c'è la cameretta di Lydia.
È molto carina, ci sono lune piene ovunque ed è parecchio arredata.
"Davvero bella casa tua!" Esclamo per tagliare il silenzio che c'è tra noi.
"Grazie". Dice sussurrando senza guardarmi.
"Come mai hai delle lune, e specialmente piene ovunque?" Chiedo, visto che la mia curiosità ha un limite.
"Oh, mi piacciono! Sono come dei portafortuna!"
"Ah, carino. Ed invece, perché hai attaccate delle croci e delle cartine con dei cervelli?" Chiedo nuovamente indicandole le quattro croci che ha insieme a quella specie di disegno che ha accanto ad esse.
"Nulla, semplicemente ricerche scolastiche". Risponde con noncuranza.
Certo, come no. Chi si appende delle ricerche scolastiche in camera?
"Allora, come mai vivi qui ora? Non vorrei essere invadente, ma sai, tu volevi conoscermi, e per fare amicizia..." Mi interrompe.
"Sono venuta qui semplicemente per il fatto che dovevo venire qui. Non so il motivo. E tranquillo, non sei invadente".
"Ah, capito".
"Parlami di te".
Che devo dirle? Che sono uno sfigato del terzo anno che non riesce a combinarne una buona?
"Io sono Stiles Stilinski, frequento il terzo anno alla Beacon Hills High School e niente, sono un ragazzo come tanti".
"Amici? Materie preferite? Sogni nel cassetto? Famiglia?"
Troppe domande assieme.
"Allora, il mio migliore amico è Scott McCall, è un bravo ragazzo. Poi c'è Allison Argent che è la sua fidanzata ed è una ragazza per bene. Infine c'è Derek Hale".
"E di lui che mi sai dire?"
"Lui è un ragazzo che ha saltato vari anni di scuola, quest'anno poteva essere al primo anno di college, ma deve rifare il terzo. È ritornato quest'anno".
"Okay, passa alle altre domande". Mi rivolge un sorriso ed io ricambio.
"Le mie materie preferite sono storia, matematica e biologia, ma adoro molto anche le lingue straniere. Sto facendo dei corsi su quest'ultime, anche d'italiano,perché uno dei miei sogni più grandi sarebbe quello di girare il mondo e ritornare così almeno una volta in Italia, dai miei nonni.
Per quanto riguarda il mio futuro, mi piacerebbe diventare un veterinario. È il mio sogno da quando ero bambino.
Invece sulla mia famiglia, beh, che ti devo dire? Vivo con mio padre, vedo mia sorella una volta l'anno, se non di meno e mia madre è morta quest'estate per una malattia che aveva da anni".
"Mi dispiace". È tutto quello che riesce a dire, mentre appoggia la sua mano sulla mia.
"Raccontami un po' di te ora".
"Non c'è nulla da raccontarti. Ora scusa ma devo proprio andare, se vuoi ti riaccompagno a casa".
Sono un po' stupito da questa cosa. Insomma, abbiamo passato solo un'oretta insieme, e per di più ho parlato solo io!
"O-okay, va bene, ma che devi fare?"
"Oh no, nulla tranquillo. Sono cose, ehm, per la scuola!"
Sembra piuttosto strana. Forse è imbarazzata, oppure semplicemente non è una tipa estroversa.
"Parlami di Jackson, invece". Esclama ad un certo punto, cogliendomi totalmente impreparato.
Non so se dirgli tutto di lui o no.
Forse è meglio di sì, devo avvertirla.
"Allora Jackson è il bullo. Diciamo che è un bellissimo ragazzo, ma non fraintendere, le ragazze gli vanno tutte dietro" Inizia a ridacchiare. La sua risata è meravigliosa.
"Ma queste ragazze non l'hanno capito che a lui non frega nulla di loro. Inoltre se la prende con i più deboli. Per esempio non so quante volte mi abbia preso di mira in questi anni!"
"Che classe fa?"
"L'ultimo anno, il quarto, ma è stato bocciato l'anno scorso".
E nel frattempo siamo arrivati a casa mia.
"Beh Stiles, grazie per avermi raccontato tutte quelle cose! Da oggi starò più attenta!" Dice e mi saluta dandomi un bacio sulla guancia.
"Di niente. Ciao Lydia!"
Ed entro a casa mia dove c'è mio padre che, stranamente, mi sta aspettando.

hey! come va?
scusate se ieri non ho pubblicato nulla, ma come ho detto precedentemente non riuscirò sempre a postare ogni giorno.
al massimo posto ogni due giorni, non più tardi!
anyway spero che la storia vi stia piacendo. fatemi sapere sotto👇.
un bacio, Miry💘

YOU'RE MY MOONLIGHT [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora