YOU'RE MY MOONLIGHT [Stydia]

XXXII

Io e Lydia ci siamo dati la buonanotte, e poi davanti ai miei occhi, dopo aver spento la luce, c'è stato solo il buio totale.
Chiudo gli occhi per dormire e cercare di non essere invaso dai pensieri notturni e proprio mentre il sonno mi avvolge, appaie davanti a me quella ragazza dai capelli rossi che continua a farmi passare l'inferno per poi trasformare tutto in paradiso.
Viene accanto a me e si stende nella piccola porzione di letto che è rimasta vicino a me.
"Sai, mi dispiace. Io ti ho sempre trattato male mentre tu...beh, mi sei sempre stato affianco, e ho capito che tu comunque provi qualcosa per me. Perciò ora ti dirò la verità. Ho allontanato io tutti i tuoi amici, solo per vedere quanto tenevi a me. E a quanto pare ci tieni parecchio. Se devo dirti le cose come stanno, io...beh, ti amo anche io, tanto!"
Non so davvero che dire. Mi alzo velocemente dal letto, ma ho appena realizzato che qualche secondo fa stavo dormemdo, perciò tutto quello che ho vissuto era solo un sogno, anche perché Lydia sta dormendo beatamente nel suo letto e non ho nessuno vicino a me.
L'ho sognata ancora, per la seconda volta.
Non so se definire questo sogno brutto o bello. Ha detto di aver allontanato i miei amici per vedere se io tenessi a lei, e poi si è dichiarata con me.
L'altra volta avevo sognato questa ragazza dai capelli rossi come una persona malefica, che mi trattava sempre male, ma che poi si innamora di me dopo aver capito di essermi innamorato di lei.
Coincidenze?
Vabbé, probabilmente questo stavolta sarà solo un sogno, e non diventerà realtà come quello precedente.
Ritorno a chiudere gli occhi per cercare di dormire, senza sognare  qualcosa che potrebbe lasciarmi un segno ma purtroppo la luce trapassa le perziane e si posa delicatamente sul mio letto, facendomi svegliare ed è come se non mi fossi addormentato, dato che il tempo è passato così velocemente.
"Buongiorno dormiglione! Alzati, sono le sette!" Questa volta non è un sogno. Lydia si è seduta accanto a me e mi agita il braccio.
"Mh, ma è sabato! Perché così presto?"
"Devo partire, starò via oggi e domani".
"Ah vero, me lo avevi detto! Dove vai?"
"A Las Vegas. Dai, alzati perché siamo in ritardo!"
Vado in bagno e mi vesto rapidamente, mettendo la felpa e il jeans che indossavo ieri
Vorrei poter andare con lei.
Sarebbe bellissimo visitare Las Vegas in sua compagnia.
Ma purtroppo non posso, e non so se lei lo volesse.
Mi affretto ad uscire fuori e guardare la sua macchina sfrecciare via.
"Per favore, oggi non mandarmi messaggi. Non avrò tempo per messaggiare", mi ha detto prima di partire.
Eh vabbé, oggi non parlerò con lei.
Mentre proseguo la strada verso casa incontro Malia.
Oh no.
"Ciao Stiles!"
"Hey Malia, come va?"
"Tutto bene! Ti va di venire a prendere una cioccolata con me?". Non è una delle persone più simpatiche su questa terra, ma mi farebbe piacere.
"Va bene. Quando?"
"Ora". Annuisco e cammino affianco a lei.
Andiamo in un bar, vicino la nostra scuola e ci mettiamo a parlare.
Lei mi parla della sua passione per il football, del fatto che trova la danza classica ridicola e che non le piacciono i bambini, perché sono fastidiosi.
Sono pensieri un po' cattivi, ma vabbé, ognuno ha la sua opinione.
Mentre sembra andare tutto bene lei mi chiede "Ma allora, come va con Lydia Martin?"
"Tutto bene, l'altra sera siamo usciti insieme".
"Cosa? No, non ti credo!" Ma questa è tosta.
"Sì, chiedi a lei se vuoi!"
"No, io con lei non ci parlo!"
"Perché?"
"Perché sì, lei è tutta perfettina ed io non parlo con gente così. Mi da fastidio il fatto che abbia tutta questa gente intorno. Anche io ne ho un bel po' ma con lei esagerano. E poi, non diventerei mai amica di una persona così!" Ribatte alzando una mano in alto e agitandola.
"Mh, sai cara Malia, anche io la pensavo così prima. Dicevo cose anche cattive su di lei ma poi, che ci vuoi fare, è arrivato l'amore. Io mi..."
" E tu questo lo chiami amore? Ma se lei non ti degna di striscio!"
"Io sono innamorato di lei, credimi".
"Sì, come no. Allora corri dalla tua innamorata, io non servo più!"
Si alza dalla sedia ed esce dal locale senza salutarmi o degnarmi di uno sguardo.
Non posso credere che abbia davvero detto cose così stupide.
Detto questo, mi alzo anche io, pago ed esco dal piccolo locale, e vado dritto verso casa.

babes! scusate se pubblico ora, ma almeno ho pubblicato anche oggi😏
scusate se il capitolo fa un po' schifo, ma spero comunque che vi piaccia!🌚
love u❤
Miry.