XVI

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"Buongiorno mamma". Scott si alza finalmente dal lettino dell'ospedale, dopo una decina di ore di sonno, stroppicciando gli occhi.
Una volta spalancati, realizza che la persona accanto al letto non è sua madre, ma il suo migliore amico.
"Oh, oddio, scusa Stiles. Aspetta, che ci fai qui?"
"Buongiorno, sono stato quasi tutta la notte accanto a te".
"Ma, non dovevi. Poi che ore sono?"
"Le 10". Gli rispondo mettendo del latte dentro due tazze che ho portato da casa.
"Oddio, ma oggi c'è scuola! Certo, non che me ne importi qualcosa, ma per te è importante e dovresti andare. Stiles va a..."
"Shh, stai zitto Scott. Oggi non vado a scuola, devo stare accanto a te". Gli rivolgo un sorriso e lui ricambia.
"Non devi preoccuparti per me, te l'ho detto che sei sempre troppo buono!" Non posso fare a meno di ridere.
"Ma ieri sera che è successo?"
"Da quel che ha detto tua madre hai avuto un calo di zuccheri che ti ha fatto perdere i sensi".
"Nulla di grave, no? A te è mai capitato?" Questo Scott ansioso non mi convince.
"Tranquillo, non è nulla. E sì, a me è successo troppe volte".
Mi siedo sul letto accanto a lui e gli offro la tazza con il latte dentro.
"Grazie per essere stato accanto a me stanotte".
"È il minimo che potessi fare per te!" Appoggia la sua tazza sul comodino e mi abbraccia.
"Ma hai più rivisto Lydia?"
Già stava facendo troppe domande, ma con questa ha superato il limite.
Annuisco.
"E che avete fatto? Che vi siete detti?"
"Scott, io non credo che tu sia in condizione di sen..."
"Stiles devi ammutolirti! Parla!" Scott stamattina è davvero strano e tutto ciò mi fa ridere.
Racconto al mio migliore amico, cercando di essere serio, ogni dettaglio di ieri sera, per partire dalla serata sotto le stelle, a quei minuti in cui il bacio si faceva sempre più intenso, e lui inizia a fare una faccia pervertita che in questo momento mi da parecchio fastidio.
"Tu e Lydia avete fatto tutto ciò? Sai che è il sogno di ogni ragazzo? No vabbé non ci posso credere! È davvero figo!" Sembra più eccitato di me.
"Scott, non è che sia granché. È una ragazza normale. Ma okay, so che non centra nulla, ma credo sia ora che ti racconti un segreto". Devo dirgli che lui ha avuto ragione fin dall'inizio. Che forse sono innamorato di lei.
"Quale?"
"Ecco, beh..." Il mio telefono squilla nelle mie tasche. Lo tiro fuori sbuffando e rimango basito leggendo il nome che c'è scritto sullo schermo.
Come fa Lydia ad avere il mio numero? Non ricordo di averglielo dato in qualche occasione.
"Dammi un secondo". Dico a Scott mentre mi allontano un po' da lui per poter rispondere.
"Come cavolo hai fatto ad avere il mio numero?" Chiedo con la massima calma.
"Oh, devi sapere che sono una bravissima stalker".
"Certo, ma sei a scuola vero?"
"No, oggi non ci sono andata perché sapevo che tu fossi all'ospedale per la questione di Scott e pensavo potessimo fare qualcosa insieme". Mi tremano le mani. Ha davvero saltato scuola per me?
"Oh, sì okay, che vorresti fare?"
"Ti andrebbe di fare un pic-nic nello stesso posto di ieri sera?"
"Cosa?" Mi sta veramente invitando a trascorrere l'intero pomeriggio da sola con lei?
"Hai sentito bene. Ti aspetto a mezzogiorno qui. Ciao". E chiude la chiamata.
"Chi era?" Chiede Scott avvicinandosi a me.
"Lydia". Spalanca gli occhi appena pronuncio quel nome ed apre la bocca.
"Wow, è fantastico".
"Mi ha invitato a fare un pic-nic con lei, ma io non posso lasciarti qui".
"Nono, tranquillo, tanto io ora torno a casa, e poi hai già fatto troppo stanotte".
"Sei sicuro?"
"Certo, vai a divertirti!". Mi spinge fuori dalla stanza, come se volesse cacciarmi, e chiude la porta.
Mentre esco dall'ospedale avviso Melissa dicendole che Scott sta bene ed è pronto per ritornare a casa, e mi avvio verso la mia jeep.
Non ricordo bene la strada che ha fatto Lydia ieri sera, visto che era buio, perciò credo che sia meglio partire ora per evitare di fare tutto all'ultimo momento.
Fortunatamente non ci impiego molto, e salgo sulla collinetta sulla quale eravamo stati ieri sera.
Sono solo. Meno male.
Okay, forse no, non sono solo.
E lo capisco dal fatto che qualcuno, da dietro mi mette le sue mani sulla vita, facendomi spaventare, e mi saluta con un bacio sulla guancia.
"Ciao Stiles, vedo che sei in anticipo!"

YOU'RE MY MOONLIGHT [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora