LIII

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No, no, non posso crederci.
Non deve essere andata così.
Finalmente Malia si stacca e mi guarda con aria soddisfatta.
Certo, ovviamente la cogliona l'aveva fatto apposta per allontanarmi da Lydia.
Scott aveva ragione, ha sempre avuto ragione.
Ed io, da questo punto di vista, non gli ho dato retta.
Ho sbagliato, dovevo parlare con Malia, dirlo a Lydia per avvisarla, ma io ovviamente non l'ho fatto.
Ed ecco che ci ritroviamo nei guai.
Vado a girarmi dietro, per vedere chi mi ha spinto prima.
Theo.
Lo avevo immaginato.
Era tutto per il loro complotto del cavolo.
Ed io ci sono cascato.
"Piaciuto questo bacio, Stiles?" Sorride, ma io in questo momento la sotterrerei, e poi vorrei proprio vedere se avesse sempre lo stesso sorriso.
"Oggi mi avete rovinato la vita.
Io sapevo tutto, Malia. Sapevo di voi due, la vostra storia, sapevo davvero tutto.
Ma non ne ho potuto parlare con nessuno, visto che mi è stato vietato.
Inoltre sono stato troppo buono, non dovevo comportarmi sempre da buon amico con voi.
Dovevo essere cattivo, dovevo capire fin dall'inizio con chi avevo a che fare.
Per cui grazie, grazie per tutto", spiego incavolato.
Non ero mai stato così arrabbiato prima d'ora. Mai.
"Beh, almeno ora non avrai più quella rompiscatole fra i piedi", ridacchia Malia, e si gira verso Theo per scoppiare a ridere totalmente.
"Vaffanculo Malia. A entrambi. Mi fate pena".
Detto questo corro via. Non ho assolutamente intenzione di rimanere lì un minuto di più.
La tristezza e la rabbia ormai sono a capo dei miei sentimenti.
Perciò le mie iridi castane iniziano a bagnarsi, a diventare lucide.
Le lacrime cominciano a scendere prima lentamente, poi, una volta attraversato il mio zigomo, vanno più veloci, fino a cadere giù o a perdersi.
E in tutto questo ho pure perso la prima ora di lezione.
Appena finirà questa, dovrò assolutamente parlare con Lydia.
Deve sapere la verità, devo dirgliela.
La campanella è come se mi avesse letto nel pensiero, perché inizia a suonare, dando inizio ad ondate di studenti che devono cambiare classe.
Vado verso l'aula di biologia, dove Lydia dovrà andare ora, e l'aspetto.
La vedo avvicinarsi alla porta, stringendo il grosso libro di biologia evoluta tra le mani, stropicciandone gli angoli.
"Lydia", dico tra le lacrime.
"No Stiles, basta, non darmi spiegazioni", mi supplica, per modo di dire, distendendo il braccio davanti a lei.
"Cioé? Mi perdoni?" Chiedo, cercando di immaginare di avere una piccola speranza.
"Perdonarti? Hai baciato Malia, senza dirmi nulla, mi hai fatto piangere, e per di più mi hai fatto prendere una nota in letteratura perché, nonostante avessi studiato, mi sono fatta prendere dall'ansia solo grazie a te, e dovrei perdonarti?"
È inferocita, ed in effetti la capisco.
Ma questo fa male.
"Lydia, per favore, lasciami spiegare la versione dei..."
"Stiles non c'è nulla da spiegare.
Mentre ero con te, quando eri occupato, tu stavi con Malia, avevi una relazione segreta con lei!
Dopo tutti i baci, le coccole, gli appuntamenti e...ehm...le cose fatte, tu mi tratti così?"
"Ma io non sto con Malia! Anzi, non l'ho mai sopportata.
Io amo te".
"Certo Stiles, come no.
E ora fammi andare, che sto facendo tardi.
Ciao".
Apre la porta della classe e me la sbatte in classe.
È ora di dirigermi nella classe di matematica, in cui stamattina avevo due ore con Scott ed Allison.
Entro in classe, ma noto che Allison è assente.
Strano, stamattina era con Lydia davanti scuola.
"L'amore mio si è sentita male", mi precede Scott, notando che stavo guardando il suo posto vuoto.
Mi osserva più attentamente e dalla sua faccia capisco che ha già notato che non me la sto cavando bene oggi.
"Amico, ma che hai fatto?"
"Scott, avevi ragione".
"Riguardo a cosa?" Chiede incredulo.
"Al fatto del complotto.
Malia e Theo stamattina mi hanno incastrato, perciò mi sono ritrovato a baciare Malia.
Lydia per mia sfortuna ha visto tutto.
Ho provato a spiegarle la versione dei fatti, ma non ne ha voluto sapere niente", sussurro piangendo.
"No Stiles, tranquillo risolverete.
E per quanto riguarda quei due...beh, Malia si prenderà una bella sospensione, mentre Theo si ritroverà col musetto spaccato.
Sai che divertimento". Scott cerca di fadmi ridere, e lo apprezzo molto.
Ma al momento non riesco proprio ad abbozzare quella curva.
L'ora passa lentamente, e in tutto questo tempo non ho fatto altro che pensare a Lydia, alla nostra storia e a quel che è successo.
Ne abbiamo passate tante insieme.
Ci abbiamo messo parecchio per essere amici, o addirittura stare insieme, e ora non può finire così.
Suona la campanella che indica la fine della seconda ora e l'inizio della terza, ma io non ce la faccio a stare qui.
Non se prima proverò a risolvere con Lydia.
Esco dalla classe, salutando Scott, per dirigermi verso la classe di biologia.
Per la strada incontro Lydia.
"Lydia...."
"Stiles, basta".
"Ma devo spiegarti delle cose".
"No, non voglio sentirle". Corre via ma io la rincorro.
Le afferro il braccio, col risultato di uno schiaffo in faccia.
"Stiles, tra noi è finita".

hello!
in teoria questo doveva essere l'ultimo capitolo, ma visto che risultava lungo, ho deciso di dividerlo in due, per cui quello di domani sarà quello che chiuderà la storia.
oppure se volete, per fare un altro capitolo potrei fare un piccolo pov di Lydia della situazione... insomma, ditemi voi nei commenti!👇
comunque, avete sentito il terremoto? state bene? la vostra casa e la vostra famiglia?
spero stiate tutti bene❤.
un bacio.
Miry.

YOU'RE MY MOONLIGHT [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora