XXXIV

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Quanto odio il lunedi. Non finirò mai di dire che è il giorno più odioso per ogni studente.
Ieri è stata una domenica davvero bella. Ho passato tutto il tempo con mio padre e ne abbiamo approfittato per svolgere delle cose che non possiamo far mai, come per esempio andare fuori città.
Ho cercato di dimenticare tutto ieri, persino il messaggio scortese da parte di Lydia.
Ormai dovrei averci fatto l'abitudine, ma è più forte di me.
Oggi finalmente saprò la verità su di lei, e non vedo l'ora. Ho aspettato due mesi fino ad adesso.
Nel frattempo sono a casa e mi preparo per andare a scuola, ma il mio telefono vibra sul comodino. È Scott.
"Ciao Stiles, come va?"
"Tutto bene, Scott. A te com'è andata ieri?"
"Alla grande! Los Angeles è stupenda. Comunque ti ho chiamato per dirti che in prima ora abbiamo la partita del campionato. Probabilmente non lo sai perché il coach non ti ha convocato, ma ti avviso io. Preparati qualcosa da portare. Ti passo a prendere tra un quarto d'ora". Chiude la chiamata.
Bene, in prima ora abbiamo la partita di lacrosse.
E come al solito io starò in panchina.
Ma vabbè, alla fine è un bene visto che io non sono bravo, e non posso considerarmi nemmeno un tipo atletico, anzi. Se potessi scegliere tra il divano e lo sport, sceglierei il divano per tutta la vita.
La moto di Scott rimbomba fuori casa mia, così prendo lo zaino al volo ed esco, mentre mangio un panino.
"Un panino a colazione, eh?" Stamattina è di buon umore, e questo non può farmi stare meglio.
"Sì, avevo troppa fame per bere solo del latte!" Rispondo con la bocca piena, e a noi viene da ridere.
"Sempre il solito maialino! Dai, muoviti, finiscilo in fretta, almeno prima di arrivare a scuola. E mi raccomando, cerca di non accappottarti dalla moto". Mi rivolge un sorriso ed io ricambio.
"Nah, tranquillo, so tenermi in equilibrio, anche..."
Nel frattempo la sua moto parte e sfreccia immediatamente veloce, ed io non riesco a reggermi bene a causa dell'impatto.
"Sicuro che sai tenerti?" Chiede Scott alzando la voce, per farsi sentire.
"Ehm, si, vai tranquillo!" Mento.
Arriviamo a scuola in pochissimo tempo, a causa dell'alta velocità della moto di Scott.
Andiamo dritti nello spogliatoio della palestra, e ciò mi permette di non vedere Lydia questa mattina.
Qui incontro Liam, e vado accanto a lui per poterlo salutare e per poterci parlare un po', visto che c'è anche Scott.
Sono piuttosto timido e la compagnia del mio migliore amico riesce a farmi sbloccare con le persone.
"Hey Liam, come va?"
"Stiles, ma allora hai la lingua!" Dice facendomi ridere ma allo stesso tempo facendomi salire il nervoso.
"Sì, parlo ma sono piuttosto timido".
"Ah, capisco! Dai, muoviti, dobbiamo andare in campo, il coach ci sta chiamando". Dice velocemente. Prendo la mia mazza ed inizio a correre per tutto il campo, o meglio, correre è per modo di dire.
Al primo giro già sono stanco, così mi metto seduto, guadagnandomi le risate di Liam e Scott, le prese in giro da Jackson e le sgridate dal coach.
Nel frattempo la partita inizia e noto che gli spalti si stanno riempendo di persone. Ma non c'è lezione a quest'ora?
Presto vedo anche Allison e...Lydia?
Cosa ci fanno qui?
Beh, almeno starò in panchina, per cui non riusciranno a vedermi.
Nel frattempo la partita viene sospesa a causa di un ragazzo rimasto ferito in campo, ma la situazione non sembra drammatica.
Il coach è piuttosto incazzato e preoccupato, e sta venendo verso la panchina, dove siamo seduti io, Isaac, visto che ha la caviglia fratturata, Danny e altri tre ragazzi che non conosco.
"Stilinski, in campo!"
"Ma...io...non sono bravo!"
"Stilinski, so che fai schifo, ma muovi le tue chiappe e portale nel campo. Ora!" Il coach è come sempre così delicato.
Conviene che mi alzi, anche se non mi va visto che anche qualcuno sta guardando la partita.
Devo cercare di essere bravo, essere serio, ripeto tra me stesso.
E mentre penso non mi rendo conto che la palla è mia al momento.
Gli occhi di Scott sono su di me, e mi incitano ad andare avanti.
Davanti a me è tutto vuoto perché i giocatori sono ancora lontani.
Posso farcela.
Corro come non avevo mai fatto prima, e lancio la palla in direzione della porta.
Metto tutta la mia forza e rimango sorpreso quando vedo di averla centrata.
Non ci posso credere.
Scott viene verso di me e inizia a saltare.
Sono così contento.
Mi giro verso il pubblico e noto che Lydia è alzata in piedi, sorride e mi sta applaudendo.
Riesco a vedere la rabbia negli occhi di Jackson che se potessero, la farebbero scomparire.
Quella ragazza dai capelli rossi, il suo sorriso ed i suoi occhi emozionati per me mi fanno sentire così bene.
Al momento sono l'uomo più felice del mondo e penso che parlare con lei, dopo, potrà risultare più semplice di ciò che pensavo.

hola chicas! come va?
spero bene:)
scusate la fine del capitolo, ma non avevo idee per allungarlo un po'.😂
comunque spero vi piaccia come sempre!❤
un bacio.💕
Miry.

YOU'RE MY MOONLIGHT [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora