XXV

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Vorrei essere sotterrato al momento.
È mezz'ora che il mio migliore amico mi dice di stare tranquillo, ma io non lo sono per niente.
Non so se odiarlo o ringraziarlo dopo ciò che mi ha fatto.
Speriamo vada tutto bene.
Al momento io sono seduto sul letto di Scott, con i gomiti sulle ginocchia e le mani che reggono il mio viso, mentre il mio migliore amico è in piedi e saltella, come se avesse fatto la cosa più bella del mondo per sè stesso.
Non capisco cosa ci sia di così eccitante in un incontro tra il proprio migliore amico ed una pazza psicopatica che mi odia, e che di sicuro non andrà a finire bene.
Suona il campanello della casa di Scott, ed io sussulto. Sento il mio cuore battere all'impazzata, ma non so se è per l'agitazione o il fatto di rivedere ancora quel viso.
Nel frattempo sento il mio amico e la rossa parlare al piano di sotto.
"Ciao Lydia, scusa se ti ho chiamato così all'improvviso ma mi sono ricordato che domani ho un test".
"Ah okay, basta che ci muoviamo. Stasera ho un appuntamento con Jackson e poi devo andare da Isaac".
Sapevo della sua relazione con Jackson ma che centra Isaac?
"Mh, tranquilla, non sarò bravo, ma proverò ad apprendere in fretta". La fa ridere un po'.
È così bello il fatto che Scott ci sappia così fare con le ragazze.
"Non potevi chiedere a Stiles di aiutarti? Lui è bravo quanto me, se non di più".
"Ecco, lui oggi, ehm...ora ti va qualcosa da bere? Ho l'acqua, la Coca Cola, oppure preferisci qualcosa di caldo, come un caffé?" Immagino l'imbarazzo di Scott in questo momento. E meno male che non gli ha detto che io sono qui.
"Umh, va bene dell'acqua". Con Scott si comporta diversamente. È sempre un po' acida, ma allo stesso tempo è piuttosto calma e dolce, proprio il contrario di quando è con me.
Vorrei capire cosa gli ho fatto di così grave.
"Okay, ora che ti sei ambientata, possiamo fare quello che è più importante". Dice il mio migliore amico con una voce che non avevo mai sentito da lui.
"Non mi serviva che mi ambientassi!" Ribatte secca Lydia.
Al momento stanno salendo le scale.
L'ansia si sta facendo sempre più presente nel mio corpo, e non è una sensazione piacevole, anzi.
Vorrei scomparire dalla faccia della terra al momento.
"Okay Lydia, ora ti faccio venire la mia cameretta per poi metterci a, ehm, studiare! Però non rimanere sorpreso da ciò, o meglio, da chi vedrai dentro". Sono dietro la porta. Aiuto.
"Che vuol dire?" Chiede Lydia con una voce stridula.
Scott abbassa la maniglia e loro appaiono davanti a me.
Rimango sbalordito vedendola, e penso anche lei lo sia parecchio, forse più di me visto che non sapeva della mia presenza.
Alzo timidamente la mia mano per salutarla e le accenno un sorriso.
"Tu? Che ci fai qui?" Guarda me e poi passa a guardare Scott a bocca aperta.
"Voi due avete organizzato tutto! Mi avete fatto correre pensando di dover fare matematica e voi mi fate ritrovare così? Siete proprio due cretini, non vi voglio manco più vedere".
"Lydia". Ora sono io a parlare. "Ascoltami". Si gira dall'altra parte. "Dai Lydia, guardami". Si gira e i suoi occhi incrociano i miei. Devo cercare di non farmi sciogliere da quelle due pupille.
"Noi dobbiamo davvero fare matematica". Scott mi guarda in modo strano, ma fa tutto parte del suo piano, forse.
"Ma io odio la matematica! È una materia odiosa, la trovo irritante". Scott ride: probabilmente le da ragione ma io non le credo.
"Infatti si vede che sei tra le più brave! Dai, prendi i libri". Sbuffa e va a prendere i libri.
Dopo due orette di studio, il tempo necessario per far capire un argomento a Scott, lui esce dalla stanza dicendo di dover andare in bagno, in modo da poterci lasciarci soli.
"Ora che Scott non c'è vorrei dirti una cosa".
"Spara, sbrigati sennò perdo tempo".
"Vorrei esserti amico, dico sul serio".
"Coooosa?" Scoppia a ridere, e la sua risata sembra quasi malefica.
"Amici? Noi? Ma non esiste proprio!"
"Dai Lydia cerca di capire. Voglio andare daccordo con te, voglio avere una semplice amicizia. Vorrei tanto conoscerti meglio".
"Sì, ma io no! E non mi farei mai vedere con te anche fuori scuola, o a pranzo o da qualsiasi altra parte. Sai come si metteranno a ridere le persone?" Questa ragazza è impossibile.
"Ma io..."
"Stiles, io ti odio. Non potremmo mai essere amici, per il bene di entrambi. Specialmente per il mio però perché di te non me ne frega nulla!"
Si alza, prende le sue cose dalla stanza e se ne esce sbattendo la porta.
Sapevo che sarebbe andata a finire così.

hey!
allora, visto che molte persone hanno già iniziato la scuola ed io la inizierò giovedì, non pubblicherò più di mattina, bensì verso quest'ora.
oppure non so, ditemi voi se preferite il pomeriggio (verso le 3-4) o la sera (9).
vabbé, per chi è andata, com'è andato il vostro primo giorno di scuola?❤
Miry.

YOU'RE MY MOONLIGHT [Stydia]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora