Are we lovers or liars?
Are we burning up to keep this fire alive?
God loves a trier,
But there's nothing left to try
Lying to ourselves, lying to each other
Hiding from the truth, lying under covers
Are we lovers or liars?I suoi capelli erano caduti sul suo viso chinato tra le sue gambe, sporchi a causa della nausea salitale dalla gola, mentre il suo corpo tremava a causa di brividi di freddo e spasmi. Cercò di alzarsi ma crollò a terra stanca come
non mai, chinando la testa e accasciandosi su sé stessa mentre la voce di lui ripeteva il suo nome più volte.
Avvertì dei gridolini sorpresi e dei passi svelti sul pavimento attraverso le orecchie ovattate, poi con la vista offuscata notò due piedi nudi davanti ai suoi occhi e delle braccia forti che le spostavano i capelli dal volto con delicatezza. Non si era resa conto di star ancora riversando sul pavimento tutto quello che aveva sullo stomaco, fino a quando, sfinita, non poggiò la testa fra le ginocchia tremanti."Questa puttana ha appena vomitato sulle mie scarpe nuove!" Urlò a gran voce uno dei due uomini, quello che le aveva tirato giù la lampo della divisa e l'aveva lasciata nuda agli occhi di tutti i presenti.
Edward a quelle parole divenne nero dalla rabbia, a tal punto da iniziare a minacciare pesantemente gli uomini e le ragazze presenti nella stanza, gridando loro di lasciarla immediatamente e di portare via tutto quello che gli appartenesse. Quando anche l'ultima ombra fu fuori dal grande attico, il ragazzo si chinò su di lei e le accarezzo la schiena nuda con dolcezza, aspettando un suo segno. Quando quest'ultimo non arrivò, si limitò a prendere l'elastico stretto al suo polso, legando i capelli sporchi della ragazza in una coda alta.
Il viso di lei era nascosto tra le sue ginocchia, mentre il suo corpo continuava a tremare come una foglia investita dal vento. La divisa nera le era scesa fino ai fianchi, lasciando intravedere la sua pancia piatta e gli addominali frutto di numerosi e duri allenamenti. Edward scrutò il suo corpo a lungo cercando di ricordare ogni dettaglio della sua pelle, dal più piccolo dei nei al minimo segno di una cicatrice in guarigione, fino a quando la ragazza non provò a mettersi in piedi con le sue sole forze.
Lui fece per sollevarla, posando le braccia sotto le sue gambe fine, ma lei lo spinse via, alzandosi sui piedi e barcollando lontano da lui."Heaven, per favore." La sua voce supplichevole attirò lo sguardo della ragazza su di lui, i suoi occhi pieni di rabbia e tormento.
Heaven lo guardava con uno sguardo di fuoco, i pugni stretti lungo i suoi fianchi mentre sentiva la rabbia crescere in lei "Non pronunciare il mio nome in quel modo." Lei gridò talmente forte da far chiudere per un momento gli occhi a lui, impietrito sul suo posto "Ti stavi divertendo a scopartele? Ti piaceva averla sopra di te, ti piaceva vederle esibirsi per te." Lui scosse la testa, cercando di avvicinarsi a lei e di afferrarle il polso con delicatezza "Non toccarmi! Mi fa anche solo schifo pensare che una volta c'ero io al loro posto. E ora guardati, ridotto ad un paio di puttane pagate con soldi che non ti appartengono neanche."
"Non avrei voluto loro se avessi avuto te." Le parole lasciarono le labbra di lui in un sussurrò, mentre abbassava lo sguardo sui suoi piedi nudi. Il suo corpo era esposto alla ragazza senza imbarazzo, i suoi muscoli tesi sotto la sua pelle e le sue braccia lasciate lungo i fianchi.
Heaven lo osservò da capo a piedi, il suo viso contratto in una smorfia di rabbia e gelosia mentre percepiva il suo corpo troppo debole anche solo per poter muovere un singolo muscolo "Ero venuta per parlare, ma per come si sono messe le cose penso che quello che ho visto abbia chiarito già tutte le mie idee." Voltò lui le spalle, quando muovendo i primi passi verso la porta barcollò e cadde a terra.
Il ragazzo scattò verso di lei, afferrandola per le spalle e prendendola tra le sue braccia prima di sollevarla da terra con facilità. I piedi di lui si mossero verso il bagno dove, una volta arrivato, spalancò la porta per entrare, depositando il corpo stanco della ragazza nella vasca bianca. Quando fece per sfilare la divisa nera di lei giù dai suoi fianchi, la ragazza lo fermò afferrando la sua mano con la propria più piccola. Lui la guardò confuso quando Heaven scosse la testa in segno di divieto "Ti ho già vista nuda, H. Non c'è nulla di nuovo, a parte qualche chiletto in più." La ragazza strabuzzo gli occhi facendo ridere Edward sonoramente mentre le sfilava la divisa, lasciandola in intimo davanti ai suoi occhi affascinati. Il ragazzo, inginocchiato ai piedi della vasca, tracciò con le sue dita lunghe il corpo di lei, delineando i suoi seni coperti e scendendo all'ombelico, dove si fermò poco più sotto "Sei bellissima." Le sussurrò all'orecchio, piantandole un bacio umido sul collo disteso di lei, che nel frattempo aveva poggiato la testa alla parete alle sue spalle.
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The two faces of danger
FanficLondra - XXI secolo. Un'organizzazione segreta opera contro i crimini lasciati irrisolti da Scotland Yard, guidata da uno degli uomini più potenti della Gran Bretagna. Sotto il suo comando migliaia di agenti lavorano per mettere sempre davanti a tut...