Capitolo 19

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''Un McDonald's, seriamente Harry?'' Heaven si strinse nel suo cappotto nero mentre io alzavo gli occhi al cielo, sospirando stanco e stufo di sentirla lamentarsi per la mia scelta. Eravamo in piedi davanti alla luminosa insegna della famosa catena di fast food di origine statunitense, mentre il freddo vento ci investiva e ci faceva stringere nelle nostre rispettive giacche.

Dopo che Heaven mi aveva confermato di sapere qualcosa di più rispetto a quello che aveva detto davanti a tutti nella sala riunioni, le avevo chiesto gentilmente di condividere con me quelle informazioni così riservate, facendole scuotere la testa e illuminare gli occhi, divertita dalla mia curiosità. Ero arrivato a supplicarla, dicendole che erano informazioni di cui avevo strettamente bisogno, e quando lei sembrava aver ceduto alle mie innumerevoli suppliche, mi ero ritrovato a sentirmi ricattare da lei.

Ti dirò quello che so solo se mi porterai a mangiare qualcosa, sto dannatamente morendo di fame

A quelle parole avevo spalancato gli occhi e schiuso le labbra, sinceramente stupito del suo ridicolo ricatto. Era disposta a dirmi quelle informazioni solo se gli avessi pagato la cena? Quelle informazioni erano così importanti, così maledettamente importanti che alcune persone si erano addirittura dovute sottoporre ad un giuramento di segretezza, e lei le scambiava con una semplice cena?

Avevo sbuffato e messo in moto la macchina, uscendo dal grande parcheggio della SIS e dirigendomi verso il centro di Londra, dove ero sicuro che avrei trovato un posto adatto ai suoi bisogni. Una volta arrivato nella zona di Piccadilly Circus, avevo parcheggiato la macchina e ci eravamo incamminati a piedi per le strade piene di gente, stretti nei nostri cappotti caldi. Quando però mi ero fermato davanti ad un McDonald's, facendole segno con la testa di entrare, lei aveva spalancato gli occhi, guardandomi con un sopracciglio alzato e indicando il posto davanti a noi.

''Sono sicura che puoi fare di meglio, Styles.'' mi disse, passandomi di fianco e dandomi una leggera spallata, la quale mi aveva fatto alzare gli occhi a cielo e voltare verso di lei, la quale sorrideva divertita dalla mia reazione.

''E' il mio portafoglio che non può fare di meglio, Heaven.'' mi limitai a dirle, mentre lei aveva inclinato la testa di lato guardandomi ''Non puoi limitarti ad entrare?'' scosse la testa, facendomi una linguaccia e correndo nella direzione opposta da dove eravamo venuti, per poi fermarsi e vedere se la stavo seguendo. Alzai un sopracciglio, osservandola da lontano.

Uno sbuffò lascio le sue labbra, facendole alzare una ciocca di capelli sul viso, per poi tornare indietro e afferrare la mia mano destra con entrambe le sue ''Non ti ho chiesto di pagarmi la cena, Harry, ma solo di portarmi a cena. Ognuno pagherà la sua parte, che ne dici?'' mi tirò nella sua direzione, continuando a stringere la sua mano nella mia.

''Heaven questo è tutto troppo semplice per quello che ti ho chiesto.'' alzò un sopracciglio, fermandosi, quando le parole uscirono dalla mia bocca.

''La fame non è una cosa semplice, Harry, soprattutto se ci si allena dalla mattina alla sera senza toccare cibo.'' riprese a camminare al mio fianco, guardandosi intorno, mentre io la seguivo non capendo cosa stesse cercando ''E poi sono delle informazioni di cui hai detto di aver bisogno, quindi perché dovrei negartele?''

''Giusto questo pomeriggio hai detto di non sopportarmi.'' le ricordai sincero.

''Oh dio, non stai mai zitto.'' mi guardò, scuotendo la testa probabilmente stanca di sentirmi parlare ''Ecco perché non ti sopporto. Hai sempre qualcosa che ti passa per la testa, non puoi semplicemente goderti la serata?''

''Heaven.''

''Cosa?''

''Grazie.''

Un tenero sorriso si stampò sul suo viso, poi si voltò davanti a sé rimanendo in silenzio. La sua mano era stretta alla mia, le nostre dita intrecciate, mentre camminavano l'uno al fianco dell'altra, guardandoci intorno e godendoci l'atmosfera londinese. Le strade erano illuminate dalle varie insegne e dalle luci dei lampioni posti al lato di esse, brulicanti di persone di tutti i tipi che giravano per la zona di Piccadilly, rallegrandosi della serata passata in giro tra i vari negozi piuttosto che a casa davanti alla televisione.

The two faces of dangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora