Capitolo 32

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This twisted cat and mouse game always starts the same
First we're both down to play then somehow you go astray
We went from nothing to something, liking to loving
It was us against the world and now we just fucking
It's like I loved you so much and now I just hate you
Feeling stupid for all the time that I gave you
I wanted all or nothing for us ain't no place in between
By me believing what you say that you never mean
Like it'll last forever but now forever ain't as long
You were different from my last but now you got a mirror
And as it all plays out I see it couldn't be clearer


Il grande attico profumava di menta e candele odorate, l'aria era fresca e rilassante al contrario dell'ultima volta in cui aveva messo piede nell'enorme abitacolo.
Si tirò indietro i capelli castani, scoprendo il suo viso dalla massa arruffata per vedere come stesse la sua guancia: violacea.
Sbuffò rassegnata, portandosi una mano alla fronte prima di iniziare a liberarsi dal suo abito rosso. Era incredibile la capacità con la quale riuscisse a fare a brandelli vestito dopo vestito, portandola poi a rimpiangere i vari capi.

"Ti serve una mano con quello?" La voce del ragazzo sdraiato sul letto dietro di lei la fece ridacchiare, lanciando lui uno sguardo divertito dal grande specchio.

Edward era sdraiato, il torso nudo poggiato alla testiera alle sue spalle, mentre osservava la ragazza a pochi passi da lui con un'aria curiosa, seguendo ogni suo minimo movimento.
Non appena aveva sentito bussare alla sua porta, non aveva potuto non provare un certo fastidio. Aveva chiuso il suo pc e si era diretto verso l'entrata a grandi falcate, prima di aprire con uno scatto brusco la porta per trovarsi davanti chi non si sarebbe mai aspettato di trovare. Aveva notato subito la guancia arrossata di lei e si era precipitato a prendere del ghiaccio dal freezer nel piccolo angolo cottura, sperando che almeno quello potesse alleviare il dolore di lei.

"Se non ti dispiace." Gli sorrise, notando il ragazzo ridere prima di alzarsi dal letto e raggiungerla davanti al grande specchio.

Edward portò le mani sui tanti gancetti che legavano i vari lati del vestito di lei, sganciandoli uno ad uno e scoprendo la sua schiena nuda. Quando ebbe sganciato l'ultimo, scansò i capelli di lei dal suo collo per lasciare dei languidi baci su di esso. Heaven chiuse gli occhi dal piacere, accarezzando i capelli ricci di lui con una mano, mentre Edward continuava quella lenta tortura. Quando fu stanca di tutto quello, la ragazza si voltò verso di lui, premendo le sue labbra contro quelle di lui in un casto bacio che venne pian piano approfondito. Le mani del ragazzo percorsero le sue spalle, prima di far scivolare a terra il vestito rosso e lasciando in intimo la ragazza, la quale lo scansò con un piede. Edward indietreggiò quanto bastava per poter osservare meglio il corpo di lei, dischiudendo le labbra nel momento in cui posò lo sguardo sulle sue gambe nude, le quali terminavano con dei tacchi a spillo neri. La baciò nuovamente, posando la sua mano destra tra i suoi capelli soffici e posando la sua fronte contro quella di lei "Scendi da quei cosi, non mi piace averti alla mia stessa altezza."

Heaven rise sulle labbra di lui, prima di posare altri baci su di esse. Quando si liberò delle alte scarpe, Edward fu costretto a piegare il collo verso il viso di lei per poter annullare nuovamente le distanze createsi. Posò le mani sui suoi fianchi, percependo la pelle calda di lei, per poi sollevarla senza fatica. Heaven si lasciò sollevare di peso, continuando a baciare il ragazzo stretto al suo corpo mentre quest'ultimo indietreggiava verso il grande letto alle sue spalle. Si lasciò cadere su di esso, la ragazza con le ginocchia ai lati dei suoi fianchi mentre lui cercava di eliminare ogni distanza tra i loro corpi. Premette nuovamente le sue labbra su quelle di lei, sollevando il suo busto per sedersi insieme alla ragazza, mentre sembravano ormai troppo presi l'uno dall'altro per potersi accorgere minimamente di quello che stava accadendo intorno a loro.

The two faces of dangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora