It's just another day
It's just another year
"One step at a time", they say
"One trip, and you're back that way"
I don't recognize these eyes
I don't recognize these hands
Please believe me when I tell you
That this is not who I am
If I recover, will you take me back again?
I'm just another, trying hard to fit right in
But the photographs remind me of who I used to be
If only I could go back where I, I was me
Give me strength to fight
Help me feel alive again
Make me whole inside
Instead, this hole inside is killing me
Oh, I'm begging you
It's not too late, it's not too late
I see the hope in your heart
Sometimes you're losing, sometimes shooting
Broken arrows in the dark
If I recover, will you take me back again?
I'm just another, trying hard to fit right in
But the photographs remind me of who I used to be
If only I could go back where I
I was mePollo e cipolle. Il suo vassoio era ancora pieno di quella strana massa grigiastra che avevano portato lei il giorno prima all'ora di pranzo. Se non finisci il pranzo, non avrai la cena. Così le avevano detto e lei li aveva ignorati, incurante di quello che sarebbe potuto accaderle se non avesse introdotto almeno una leggera dose di calorie all'interno del suo corpo. Si sentiva debole, stanca, eppure non aveva la minima intenzione di mangiare quella roba che facevano passare per cibo. Aveva bevuto poco e mangiato poco e niente per tutto il tempo passato in quel luogo. La sua era più una protesta che un rifiuto ed era decisa a portarla avanti come non mai, in attesa del giusto piano da mettere in atto.
Erano giorni che sentiva le guardie sospirare tra loro parole riguardanti il fatidico giorno, quello in cui si sarebbero dovuti sbarazzare di lei. Eppure quel giorno sembrava non arrivare mai ed il suo corpo stava cadendo sempre di più nella totale incapacità di muoversi: anche solo alzarsi per sgranchire le sue gambe si stava rivelando un'impresa assai ardua e non ci sarebbe voluto molto prima che anche la sua mente iniziasse a cedere all'oscura debolezza.
Quello che aveva finalmente accurato l'aveva scossa e portata a rinchiudersi nei suoi pensieri per giornate intere. Aveva passato ore piene immersa da sola nella sua mente, pensando e ripensando a ciò che era stato detto lei e cercando di trovare un minimo punto a cui aggrapparsi. Eppure non era riuscita a trovare alcuna risposta ai suoi pensieri e alle sue domande, finendo per voltare le spalle esili alle sbarre d'acciaio per poter piangere in silenzio senza che nessuno potesse vederla. A volte ripensava ai bei momenti passati insieme ad entrambi ed il suo stomaco iniziava a contrarsi, portandola ad avere conati e giramenti di testa insopportabili. Le sembrava come se quello stesso amore che una volta l'aveva accesa e resa una persona diversa, migliore, ora le si stesse rivoltando contro, uccidendola dall'interno e facendola sentire diversa, un mostro, un'inetta.
Fu quando vide una guardia arrivare verso la sua cella sola, senza la paura sul volto che di solito avevano tutti nel guardarla marcire in quell'angolo buio, che capì che la sua fine era finalmente giunta. Il ragazzo, alto e dai capelli biondi nascosti dietro un capellino da tennis blu, aprì l'abitacolo con le chiavi, osservandola a distanza e accertandosi che ella non si muovesse dal suo posto. Heaven sapeva bene che se si fosse mosse anche solo un secondo prima dell'apertura della cella lui l'avrebbe immediatamente richiusa e sarebbe andato a chiamare altre guardie e la ragazza non aveva davvero la forza di fronteggiarne di più, ma forse uno solo sarebbe potuto cadere nel suo tranello. Eppure, quando il ragazzo rimase ad osservarla con la mano sulla porta della cella, Heaven si rese conto che qualcosa non stava andando come lei aveva previsto ''Sei venuto fin qui per immedesimare il mio suicidio?'' chiese a lui ridacchiando e portando la testa all'indietro, posandola contro la parete fredda mentre un sorriso disgustato le dipingeva il volto pallido.
STAI LEGGENDO
The two faces of danger
FanfictionLondra - XXI secolo. Un'organizzazione segreta opera contro i crimini lasciati irrisolti da Scotland Yard, guidata da uno degli uomini più potenti della Gran Bretagna. Sotto il suo comando migliaia di agenti lavorano per mettere sempre davanti a tut...