Capitolo 12

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Impossibile.

Tutto questo era davvero impossibile.

<Harry, è un'ora che la fissi in questo modo, così, inquietante, ecco.> Josh si portò un'altra patatina alla bocca, tenendola tra le labbra a modo di sigaretta, prima di iniziare a mangiarla. <Non credi che sia il caso di andare a parlarle, invece di stare qui, seduto, a fissarla?>

<Josh, io ed Harry ne abbiamo parlato prima.> s'intromise Luke, con aria spavalda e una sicurezza inaudita. <Se qualcuno deve portarsela a letto, bhe, quello sono io.> alzai gli occhi al cielo, dando un altro morso al mio hamburger e continuando a guardare la ragazza dai lunghi capelli castani, seduta a qualche tavolo da noi insieme ad Hailey.

Era già tanto shoccante il fatto che fosse qui e stesse pranzando nella nostra mensa, ma ancora più shoccante era il fatto che, tra le tante ragazze che avrebbe potuto conoscere il primo giorno, avesse conosciuto proprio la persona che più tra tutte non sopportavo. Hailey Dawson.

<Ma tu non ti stavi sentendo con Emily?> chiese Josh a Luke con un sopracciglio alzato, smettendo di mangiare le sue patatine <Non dirmi che ti ha già stancato. Oppure ti ha solamente detto che non avrebbe funzionato?> un sorrisetto si stampò sul suo volto, mentre Luke scuoteva la testa in una negazione.

<No Josh, dico, ma l'hai vista?> disse facendo un cenno con la testa verso Hea <Altro che Emily. Lei fa concorrenza a Rebecca Jilligan.> scattò Luke sulla sua sedia, facendo quasi rovesciare la sua lattina di Pepsi.

Josh guardò nella direzione di Hea, piegando la testa da un lato e annuendo <Mi dispiace ammetterlo, ma questa volta hai proprio ragione amico.> Un enorme sorriso si stampò sulle labbra di Luke. Non capitava spesso che Josh gli desse ragione, anzi, quasi mai e quelle poche volte che capitava, Luke era sempre entusiasta di sentirselo dire. A volte accadeva che lo rinfacciasse a Josh per giornate intere, diventando quasi noioso.

<Amico, ti posso assicurare che non è per niente semplice essere messa sullo stesso piedistallo della Jilligan.> Luke si portò alle labbra la sua lattina ancora mezza piena, bevendone un sorso, per poi ricominciare il suo discorso su quanto Hea Tomlinson fosse paragonabile alla Jilligan. <Chiedi ad Harry. Lui è riuscito persino a portarsela a letto. Ricordo ancora la sua espressione orgogliosa.> ridacchiò, guardandomi con un sorriso malizioso sul viso.

Sbuffai, guardandolo a mia volta per poi sorridergli fiero <La Jilligan è pur sempre la Jilligan.> Luke arrivò al mio braccio, scontrando il suo pugno chiuso con esso in segno di approvazione.

<E sentiamo> intervenne Josh, prendendo la lattina di Luke per bere un sorso di bibita gassata <Che ne pensi della moretta?> Luke, che aveva ripreso a guardare Hea, si voltò verso di me per sentire cosa avevo da dire.

Ridacchiai, per poi guardare la ragazza, impegnata in una conversazione con Hailey su non so cosa - e neanche mi importava saperlo -. <Penso sia una bella ragazza.> dissi senza problemi, ammettendo solamente un dato di fatto.

<E?> mi stuzzicò Luke, punzecchiandomi con il suo gomito destro.

<Non dirò mai di volerla in quel senso.> risposi, anche sapendo di averlo già ammesso davanti a Louis.

<Non c'è bisogno che tu lo ammetta, Styles.> Josh mi diede una pacca sulla spalla <Sappiamo bene che non vedi l'ora di fotterla, nel tuo appartamento super vista cartelloni dei cessi.> I due ragazzi scoppiarono a ridere alla battuta, mentre io non potei fare a meno di sorridere divertito a quel commento.

<Cos'hai contro il mio appartamento?> il mio tono di voce era alto quanto basta per far sembrare il tutto una lite di puro gioco <Merda, so bene che avresti desiderato avere davanti la tua finestra quel cartellone della pubblicità per cessi.> Josh annuì, asciugandosi una finta lacrima in risposta alla mia domanda <Sono fortune che nella vita o hai o non hai.> a quel punto, i due ragazzi, stavano crollando a terra per le troppe risate.

The two faces of dangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora