Capitolo 36

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All of me is alive 'til I'm dead
Hold me close 'til my pulse loses time
I'll be yours if you're mine, if you're mine
Take me away, take me away
'Cause in this fence there's a hole
There's a whisper in my bones
Keeping me restless and whole
I feel it

Heaven raccolse da terra le sue cose, volgendo le spalle ad Harry mentre lui la scrutava con le braccia incrociate. La ragazza si tirò indietro i lunghi capelli, legandoli in una coda alta per poi sorridere al ragazzo "Cosa c'è?" Domandò lui, mentre il ragazzo rise dolcemente nel vederla così curiosa.

"Niente, non è niente." Le porse la mano, sperando che lei la prendesse, ma quando Heaven mostrò una certa incertezza in quel gesto, Harry le sorrise di rimando "Dammi il borsone, lo porto io." Le sorrise, osservando la ragazza sospirare, come se avesse frainteso quel gesto.

Heaven dal canto suo si sentì veramente stupida nell'aver pensato anche solo per un attimo che Harry volesse la sua mano. Eppure anche se fosse stato quello il suo intento, lei non avrebbe potuto accettarlo. Sarebbe stato troppo rischioso per entrambi far vedere che tra loro due c'era qualcosa di più grande della semplice amicizia ed Heaven non poteva rischiare di mettere ancora più in pericolo Harry. Sospirò, prima di sorridergli e passargli il suo borsone. Il ragazzo lo afferrò dalla cinta, posandola sulla spalla prima di fare cenno alla ragazza di andare. Lei lo affiancò, persa nei suoi pensieri mentre il ragazzo le raccontava qualcosa che lei afferrò solo a mozzichi e bocconi.

Quando furono fuori dal grande palazzo di vetro Harry la osservò per un attimo, notando che si era persa tra i suoi tanti pensieri. Sorrise lei, dandole una gomitata "Se ci tenevi tanto a portarlo da te avresti potuto dirmelo."

Heaven dal canto suo lo guardò confusa e notando la sua espressione divertita scoppiò a ridere "Scusami. Stavo pensando."

"Non hai sentito niente di quello che ti ho detto, vero?"

Lei lo guardò, dipingendo il suo volto con un'espressione mortificata "Scusami. È che ho davvero molto a cui pensare adesso come adesso."

"Vorrà dire che lo sentirai una seconda volta. Peggio per te." Harry le passò il borsone, aprendo la macchina e salendo al posto di guida.

Heaven aprì il portabagagli, mettendo il borsone dentro di esso prima di richiuderlo e dirigersi verso il lato del passeggero. Aprì lo sportello, fermandosi per un istante quando qualcosa sfiorò la sua mente. Un brivido risalì la sua spina dorsale, mentre il suo istinto le consigliò di alzare lo sguardo. I suoi occhi si mossero veloci lungo il vetro celeste prima di catturare qualcosa: socchiuse di poco gli occhi prima di notare quelli di Mr Tomlinson scrutarla dall'alto.

Lui la riteneva una complice, lui la voleva da una parte.

Lo osservò insistentemente, facendogli capire che lo aveva notato, prima di sorridergli dal basso. L'uomo si tirò indietro, Heaven ne percepì la figura trasalire, poi distolse lo sguardo da lui e salì in macchina.

"È tutto okay?" Harry la osservò non appena lei chiuse lo sportello della macchina, accigliandosi quando la vide piuttosto immersa nei suoi pensieri.

Heaven gli sorrise teneramente, annuendo con la testa per poi poggiare una mano sul braccio di lui "Posso chiederti di portarmi a casa?"

Il ragazzo annuì confuso, mettendo in moto la macchina ed uscendo dal grande parcheggio. Heaven guardò fuori dal finestrino in direzione dell'alto palazzo. Sapeva che Mark Tomlinson li stava osservando, ma decise di non dargli più del peso dovuto, tanto da lasciarsi cullare dalla voce di Harry "Fammi da guida verso casa tua."

The two faces of dangerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora