Capitolo 8

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Alessio è andato via da un paio d'ore, adesso io e Genn siamo sul divano a guardare un programma TV che non ci interessa realmente. Abbiamo cenato con una pizza, tutti tranne Gennaro: lui si è accontentato delle croste di pizza del suo amico. Non lo vuole ammettere ma ha fame, sento il suo stomaco che brontola. Mi alzo e mi avvicino alla dispensa. Prendo una brioche rustica e guardo Genn. "Ne vuoi una?" fa di no con la testa e io rimango un pò delusa. Mi rimetto seduta sul divano e invece di guardare la TV, guardo Genn. Se ne accorge. "C'è qualche problema?" gli accarezzo una guancia con l'indice e ne rimane sorpreso. Non si apettava una carezza. "Quand'è l'ultima volta che qualcuno ti ha coccolato un pò, che si è preso cura di te?" Genn ci riflette su per un pò prima di rispondermi. "Non mi ricordo... Forse quando ero un pò più piccolo, tipo 9-10 anni.." non capirò mai perché la gente crede che arrivati a 12 anni circa poi non si ha più bisogno di un abbraccio o di una semplice carezza. Mi si spezza il cuore e ora capisco perché si rifiuta di fare le cose più semplici, per esempio mangiare o uscire insieme. È sempre stato abiutuato a fare da solo, e di certo un bimbo di 10 anni ha delle capacità limitate in cucina. Il solo pensiero di un piccolo bambino biondo con dei bellissimi occhioni azzurri che rovista tra le posate afferrando per sbaglio un coltello mi fa rabbrividire.
"Mi dispiace che tu sia così triste, ma ti prometto che finirà." lui annuisce e torna a guardare il televisiore. Gli do un leggero bacio sul collo, vicino al suo pomo d'Adamo e a Genn viene la pelle d'oca. Faccio un piccolo sorriso e comincio a salire, fino a lasciargli un bacino dietro l'orecchio. Lui si fa sfuggire un gemito e io lo guardo. Mi supplica con gli occhi di continuare quella dolce tortura.
Gli accarezzo il petto con una mano e continuo a dargli dei baci sul collo. Genn si gira e mi guarda preoccupato. "No.. Non possiamo" mi blocco. "Perché no? Lo abbiamo già fatto.." tiene lo sguardo basso e si tortura le mani. "Lo so...però... Non.." appoggio la testa alla sua spalla. "Va bene, non ti va. Fa nulla, sarà per un altra volta" dico tranquilla. Genn annuisce, poco convinto. "Ei.. Sei sicuro che sia perché non ti va?" non mi risponde e cerca di concentrarsi sulla TV. "Genn.. Cosa c'é che non va?" mi metto più dritta sul divano. "Nulla.. Davvero. Solo che non mi va... Tutto qui.." quelle piccole esitazioni da parte sua mi fanno sospettare che sia una bugia ma preferisco che me lo dica lui di sua spontanea volontà. "Okay amore" chiude un attimo gli occhi, per poi riaprirli di scatto. Lo guardo mentre cerca di stare sveglio. Non riesco a capire il perché non mi voglia dire mai nulla...
I suoi occhi si chiudono nuovamente, questa volta un pò di più. Gli scappa uno starnuto che lo fa risvegliare. "Per quanto tempo ancora devo vedere la scena di te che cerchi di non addormentarti?" lui mi guarda colpevole. "Non mi va di dormire.." il modo in cui lo dice mi fa uno strano effetto. "Posso farti una domanda?" Genn annuisce. "Da quando dormi con me, quante notti hai dormito?" lui impallidisce. "Ahm.. Tutte... Tutte le notti.... Perché?" lo guardo male. "Perché sei un gran bugiardo." non mi risponde. Sbuffo e spengo la televisione, alzandomi. "Ora io e te andiamo a dormire, e controllerò che tu lo faccia davvero." Genn non si muove di un millimetro. "Non voglio dormire, mi fa schifo." mi metto a ridere. "Ti fa schifo dormire?  Ma tu non sei umano! Non ti piace fare sesso, non t-" mi blocca con una mano. "Evita quella parola per favore" lo guardo sorpresa. "La parola 'sesso' non ti piace?!" fa una smorfia. "C'è una grande differenza tra quello che abbiamo fatto noi e il sesso."
Ancora non ci capisco nulla. "E noi cosa avremmo fatto allora?" mi guarda dritto negli occhi. "Noi abbiamo fatto l'amore." una scossa mi attraversa la schiena. "Ci siamo detti ti amo, ci siamo accarezzati e baciati. Quello non è sesso."
Mi ha lasciato senza parole. Mi avvicino a lui. "E no, non voglio dormire, perché non ho voglia di avere gli incubi. Almeno non ti sveglio nel cuore della notte urlando."
Ha detto milioni di cose, che devo ancora realizzare. "Tu devi dormire.. E non importa se hai gli incubi, ti sveglierò e ti cullerò. Ti darò i baci sulle guancie e piano piano ti farò riaddormentare. Ora vieni amore.. Andiamo a letto.." lui si alza e prende la mano che gli stavo porgendo. Lo tiro delicatamente verso la camera. Arrivati lí chiudo la porta e spingo piano Genn verso il letto. Una volta che si è seduto mi guarda. "Piccola...?" lo guardo, non mi ha mai chiamato così. Mi tira per il braccio. Arrossisce e abbassa un pochino lo sguardo. "Voglio di nuovo fare l'amore con te.." sorrido e mi avvicino. Gli do un piccolo bacio sulle labbra e gli stringo la mano. "Okay..." giocherellone con la sua felpa e piano gliela tolgo. Guardo il suo petto ma arrivata ai suoi fianchi mi rabbuio. Accarezzo i tagli che ha sui fianchi e Genn sospira. "Non volevo spogliarmi per questo.." annuisco. "Non fa nulla... Guarirai, e io ti aiuterò." gli do un altro bacio. Prima di togliere anche la mia maglietta sussurro: "I help you in this war.. And I swear, we'll win"

The Sound Of RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora