Genn mi abbraccia e comincia a darmi leggeri baci sul collo. Sorrido e lo stringo di più, ormai non piange più. Si bagna le labbra e poi mi succhia delicatamente il collo. "G-Genn.. Che stai facendo?" mi da un bacio sulla mascella prima di spingermi contro il muro. "Mi vendico per la volta in bagno dopo essermi lavato. Una scossa di piacere mi passa nello stomaco quando ricomincia a baciarmi. Gli passo una mano tra i capelli morbidi e sospiro. Sento che con una mano sta iniziando a farmi scendere i leggins. Quando sono abbastanza giù mi accarezza da sopra le mutandine nere, facendomi tremare. Mi spingo contro le sue dita ma lui le ritira. "C-cosa?! Genn! Ti prego continua!!" fa un sorrisetto e scrolla le spalle. "Tanto non ho nulla da fare.." e riavvicina due dita alle mie mutande. Fa dei cerchi con le dita, accarezzando la mia parte sensibile. Mi sposta di lato il tessuto ormai zuppo e mi accarezza le piccole labbra. Avverto un piacevole giramento di testa e appoggio le mani al muro. Gli occhi mi si chiudono e io tiro indietro la testa quando Genn mi penetra con le dita. Mi spingo di nuovo contro di lui, assecondando il movimento delle sue dita con i fianchi. Ancora con gli occhi chiusi cerco le sue labbra, trascinandolo in un bacio energico. Gli mordo il labbro inferiore e lui ridacchia. Sento le mie gambe diventare gelatina e i muscoli dell'addome tendersi. "C-cazzo.. Ge.. Genn.. Sto per.." non faccio in tempo a finire che le sue dita sfiorano in me un punto magico, facendomi gridare. Mai un orgasmo mi aveva colpito così intensamente. Stringo e tiro i capelli a Genn, che mi sta baciando il collo.
Quando l'orgasmo è finito fa scivolare via le sue dita e, come io avevo fatto con lui, le succhia avidamente. Gli faccio togliere le dita e lo bacio, sentendo il mio sapore sulle sue labbra.
"La miglior vendetta di sempre." gli sussurro. Mi aiuta a rimettermi a posto, visto che le mie gambe e le mie braccia ancora tremano e sembrano prive di forza. Sto per aprire la porta, ma Genn mi blocca. "Ahm.. Dovremmo tornare a casa.. Magari a te non si vede, ma i miei pantaloni.." noto solo ora una macchia un pò più scura nella patta e sorrido. "Certo. Salutiamo un attimo i ragazzi e poi andiamo a casa. Ah.." mi avvicino a lui lentamente e gli accarezzo il collo con l'indice, per poi scendere sul petto. "Mi fa piacere sapere che ti piace vedermi godere" dico con voce bassa e sensuale. Rabbrividisce e stringe le gambe. "P-prima andiamo a casa... Ti va?" deglutisce a fatica. Annuisco ridendo e apro la porta. Torniamo nella saletta di prima, tutti stanno in silenzio. Antonio è il primo ad alzare lo sguardo su di noi. All'inizio penso che sia perché ha detto una cosa un pò sbagliata e ora se ne vergogna ma non capisco perché Alex sia rosso come un pomodoro. Alla fine decido di capirci meglio. "Qualcosa non va ragazzi?" tutti esitano a parlare. Alex mi guarda e arrossisce di più, se possibile. "Vi.. Mh.. Le tue urla.." mi immobilizzo. Sei serio?! Mi hanno seriamente sentito?! Ridacchio nervosamente. Genn è rimasto dietro di me e resta in silenzio. "Bhe.. Ahm... Tanto vale dire la verità, no?" Genn si agita, non è molto d'accordo. "Ci amiamo e questo comprende più di baci e carezze, immagino lo sappiate tutti. Quindi.. Nulla Genn ha fatto il suo "lavoretto" e ora pensavamo di tornare a casa. Semplice" silenzio di tomba. "Va bhe, noi andiamo. Vieni Genn, dobbiamo fare quella tua cosa" e gli prendo la mano. Saluto i ragazzi con la mano e loro fanno un piccolo sorrisetto per educazione. "È stato più facile di quel che pensavo, non credi?" gli chiedo mentre apro la porta. Genn ride. "Ma tanto tu puoi fare tutto."

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The Sound Of Rain
Fanfiction"Forse dovrei sparire.." "Forse dovresti baciarmi e rimanere con me per sempre" Tematiche delicate:autolesionismo, suicidio.