Capitolo 43

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Dopo qualche ora passata in compagnia le due sorelle di Genn decidono di tornare a casa, confermando l'invito per la cena di Natale tutti insieme.

Genn si butta sul divano dove poco prima c'eravamo noi e ci si stende sopra. Fa un gran sbadiglio e mi guarda, io sono ancora in piedi. "Hai sonno cucciolo?" annuisce e io sorrido. "fammi un po' di posto che vengo anch'io." Si scosta e io mi abbraccio a lui per non cadere per terra. Il calore del camino mi scalda la schiena e mi fa venire sonno anche a me.

Mi sveglio nel divano, da sola. Ma quando lo capirà che non mi piace dormire senza di lui?! Le uniche luci sono le decorazioni natalizie che colorano tutt'intorno e il rosso delle braci morenti contribuisce. È ancora notte anche se non so di preciso l'orario. Salgo in camera ma proprio mentre sto per aprire la porta sento un gemito. Ma cosa cavolo..? appoggio l'orecchio alla porta e non so se ridere o vomitare: Altri gemiti di piacere vengono fuori e io devo tapparmi la bocca per non scoppiare a ridere. Almeno poteva andare in bagno!

Apro la porta, Genn sussulta e si appoggia il cellulare sulla felpa e cerca di bloccarlo, ma le sue mani tremano a causa della paura. Alla fine ci riesce ma non prima di aver fatto uscire almeno una decina di "oh...fuck me...yeah.." dal suo cellulare.

Lo guardo divertita, lui tiene lo sguardo basso. "ma guarda un po' il nostro piccolo segaiolo" mi chino su di lui per accarezzargli una guancia rossa. "dai su, non vergognarti sono..istinti naturali?" sorrido, non riesco a non trovare divertente tutta questa situazione. Mi metto sul letto con lui e continuo a guardarlo sorridendo. "non..non ti faccio schifo..?" scaccio quel pensiero con il gesto di una mano. "nahh, te l'ho detto, è una cosa naturale." Appoggio la mano sul suo telefono. "posso vedere cosa stavi guardando? Sono solo curiosa" mi guarda malissimo e non molla la presa. "okay non fa nulla. Sai almeno mi potevi consigliare" gli sorrido. "c-consigliare?" annuisco. "cosa credi che io sia una santarellina? Dai Genn non ho la faccia da una che adora fare i giri sui siti porno?" lui non sa se ridere o allontanarsi da me, è sotto shock.

Dopo qualche secondo mi lascia il telefono e io metto la password. "ah comunque ti consiglio di mettere una password migliore, hai un Iphone e tu metti 0000 come protezione? Te lo potrebbero rubare in batter d'occhio!" non fa in tempo a ribattere, sulle schermo compare una mora con due tette enormi che si tocca. "mh, pensavo qualcosa di meglio, per me questa è vecchia scuola" lo guardo, è sconcertato. "i-io...è che.." lo fermo. "non sto giudicando quello che guardi, rilassati. Dico solo che la prima volta che ti ho visto ho pensato che ti guardassi porno con robe tipo corde e frustini" si copre il viso con le mani, non credo di averlo mai visto così rosso di vergogna. Mi avvicino e gli lascio un bacio dove ci sarebbero le sue labbra. "cucciolo non ti pensavo cosi puro" si toglie immediatamente le mani dal viso "Io non sono puro!" e io scoppio a ridere. "facciamo una scommessa, se ti va." Annuisce e io mi lecco le labbra. "devi chiedermi esplicitamente di farti un pompino, se sei bravo forse esaudisco il tuo desiderio." "perché dovrei chiedertelo?" alzo gli occhi al cielo. Appoggio il telefono di Genn sul comodino mentre lui mi segue con lo sguardo. "semplice, perché ti ho lasciato insoddisfatto" deglutisce vistosamente, il suo pomo d'Adamo si agita. "okay." Sorrido soddisfatta. Non sono sicura che ci riuscirà ma apprezzo..l'impegno? Intanto lui si sistema meglio contro la testata del letto e prende un respiro profondo. "ahm...piccola?" lo guardo, sperando che sia uno scherzo. "Genn non farai eccitare nessuno così, nemmeno una pietra" si gratta il collo, in imbarazzo. "e cosa dovrei dirti scusa? 'Ei fammi un pompino!'?" segue poi un momento di silenzio. Lui si rende conto di quello che ha appena detto mentre io mi avvicino al suo viso. "certo che ti faccio un pompino Genn" trattiene il respiro per un'attimo, il tempo che gli serve per realizzare. "n-ne sei sicura?" annuisco. "e tu, Genn?" annuisce e abbassa lo sguardo. Gli accarezzo una guancia e gli lascio alcuni baci sulle labbra e sulle guance, appoggio la mano sul suo petto: Il suo cuore batte a velocità pazzesca. "Genn?" alza lo sguardo, incastrandolo col mio. Lo bacio, mordendogli il labbro inferiore e facendolo gemere.

Piano comincio a scendere sul suo collo, baciando e succhiando. Voglio più pelle da assaporare e gli tolgo la felpa. Scivolo velocemente sul suo petto, il suo addome, sfiorandolo con le mie labbra rosse e bagnate fino ad arrivare ai pantaloni già slacciati da prima che lasciano spazio all'erezione di Genn ancora racchiusa dai boxer blu. Li abbasso lentamente, creando un dolce attrito che lo fa sussultare. Accarezzo il suo membro rigido, godendomi la sua espressione di puro piacere. Poco dopo appoggio le labbra sulla sua cappella e lui inarca la schiena, sussurrando il mio nome.

The Sound Of RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora