Capitolo 39

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Pov Genn
"Ora chiudo gli occhi e mi addormento. Ora lo faccio, si."
Sospiro, non ci riuscirò mai. Io e Chiara siamo andati a dormire verso mezzanotte e lei si è addormentata quasi subito, mentre io sono rimasto sveglio. Non riesco a prender sonno, non capisco perché. Guardo la mia piccola, abbracciata a me che dorme e sorrido, se solo sapesse anche solo un quarto delle cose che hanno fatto e subito quei fianchi che stringe fra le sue braccia, vomiterebbe...
La stringo meglio a me e lei si agita nel sonno: Appoggia la fronte al mio petto e incrocia le gambe con le mie, sospirando piano. Chissà cosa sta sognando..
Vorrei tanto prendermi una sigaretta ma sono incastrato tra il muro e Chiara, non posso neanche muovermi.
Quindi se ti scappa te la fai addosso? Scaccio quella vocina che mi gironzola in testa. Ho 18 anni, riuscirò a tenerla, ne?
Chiara si agita e stringe la mia maglietta tra le dita.
"Genn.." mugola e per un attimo penso sia sveglia, poi però ripiomba nel sonno profondo.
Il mio nome detto da lei è uno dei suoni più belli del mondo, ne sono certo.
Le sue piccole braccia mi stringono meglio, come se avesse paura di perdermi. È da sei anni che sono innamorato di lei, e dai sei anni sogno una cosa come questa: lei che dorme, stringendomi i fianchi e sussurrando il suo nome.
Imma diceva che prima o poi io avrei smesso di amarla e per un paio di mesi lo credevo anche io, ma solo perché mi ero messa con una che era la sua esatta copia. Ci siamo lasciati perché pensava che la stessi tradendo quando mentre ci coccolavamo l'ho chiamata Chiara.
Faccio vagare lo sguardo per la stanza praticamente buia se non fosse per la spia blu del televisore e quella arancione dello stereo. Una strana sensazione s'impossessa di me: mi sta venendo l'ansia. Mi si blocca il respiro e comincio a sentirmi a disagio, stretto tra il muro e Chiara. Non voglio svegliarla, devo capire cosa non va, così mi calmo. Chiudo gli occhi per un attimo e un immagine orribile mi attraversa.
"NO, LASCIAMI ANDARE!" Cerco di morderlo, non ho altro modo ma lui mi spinge brutalmente in camera mia e io cado di faccia. Sgattaiolo via ma lui mi prende per un braccio e mi tira uno schiaffo. Me ne vuole tirare un altro ma io tiro indietro la testa di scatto e l-
"Ahhh.. Cazzo.." mi massaggio la nuca, ho sbattuto la testa contro il muro.
"Genn? Stai bene?" mi asciugo in fretta le lacrime, intanto che Chiara accende la luce.
"Si, si... Ho solo sbattuto.." lei mi guarda, non è convinta, e io forse dovrei cominciare a mentire meglio. "Hai avuto un incubo?" mi chiede dolcemente mentre mi asciuga le guance.
"No.. Solo un brutto ricordo" diventa seria. "Quindi non stavi dormendo?" ops.. Sgamato..
"Ahm.. In realtà.. Bhe mi sono svegliato, stavo cercando di riprendere sonno, infatti credo che ora andrò un momento in bagno e poi mi rimetto a dormire" mi alzo, sistemandomi la maglia addosso.
Chiudo la porta del bagno dietro di me e faccio un lungo sospiro. Mi pizzicano gli occhi e me li strofino con le mani, non ho voglia di piangere. Avrei tanta voglia di farmi qualche taglio, o di ficcarmi due dita in gola, una qualche punizione.
Chiara ha nascosto l'oky e le pillole per dormire, quindi escludo quell'opzione.
Ma che mi prende? Se lei venisse qui, adesso, trovandomi in ginocchio davanti al water pronto a farmi ancora del male, tradirei la sua fiducia ancora di più. Ma non riesco a smettere di pensare a quel senso di leggerezza che si prova dopo averlo fatto. Nella mia testa c'è una gran confusione. Voglio farlo, voglio vomitare fino a quando non mi brucia tutto lo stomaco e la gola ma voglio anche mantenere la promessa che ho fatto a Chiara.
Ormai non penso più. Che cosa sto facendo? Non lo so.
Stringo la porcellana fredda con una mano e mi chino in avanti. Mi manca il fiato e mi lacrimano gli occhi, non so quanto ci vorrà prima che Chiara venga di qua.
Spero che si sia già addormentata.
Tossisco ancora e stringo più forte mentre con l'indice e il medio mi sfioro la gola.
Un giramento di testa improvviso mi fa fermare per un attimo, il tempo di riprender fiato. Ho il cuore a mille, mi martella nel petto. Rimango un attimo a fissare le piastrelle e sussulto a causa di un piccolo rumore del mio stomaco. Mentre mi rimetto le due dita in gola spero solo una cosa: che lei non venga di qua.
Mi asciugo le lacrime.
"Genn.." cazzo. Mi blocco, con le dita ancora in bocca. Chiudo gli occhi, non voglio vedere la delusione sul suo volto. Si avvicina a me e mi accarezza il braccio, facendomi togliere la mano. Con della carta igienica mi pulisce le dita e la bocca mentre mi lascia un bacio piccolo piccolo sulla guancia. Stringo più forte le palpebre, sto rischiando di scoppiare a piangere e dopo non mi fermo più. Deglutisco a fatica, il sapore acido mi ritorna su.
Chiara sospira e mi accarezza la schiena. "Amore.. Guardami.."
Rimango immobile e non spiccio una parola.
Il suo indice mi sfiora una guancia e io ne rimango sorpreso. Non sono abituato a quelle carezze.
Apro gli occhi ma li tengo fissi davanti a me, ho troppa paura.
Mi da un altro bacino, sulla spalla. Dopo un pò prendo coraggio e mi volto a guardarla.
"Cucciolo mio... Perché non mi hai detto di stare male?" cerco di parlare, di dire almeno qualcosa ma il nodo in gola me lo impedisce. Riesco solo a far scendere una lacrima silenziosa. Chiara mi abbraccia e io crollo definitivamente, scoppiando a piangere su di lei.

The Sound Of RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora