Capitolo 1

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La sveglia del mio telefono suona e io muovo le braccia in cerca della lampada. Finalmente la accendo e fermo la sveglia. Un altro maledetto giorno sta per cominciare..sbadiglio e prendo i vestiti sulla mia sedia. Una felpa nera, con dei pantaloni di pelle e le All star dello stesso colore. Scendo e trovo la casa stranamente silenziosa. "mamma?" chiamo con la voce arrochita dal sonno. Nessuna risposta. Quando arrivo in cucina vicino alla bottiglia del latte trovo un post-it. Buongiorno. Sono stata chiamata d'urgenza al lavoro. Buona verifica di scienze, Mamma.
Sorrido. Non è mai stata una di quelle mamme che ti prepara i biscotti ma, in fondo, a me piace la mamma che ho. Scaldo il latte e intanto controllo che tutti i libri siano dentro al mio zaino.

Dopo aver fatto colazione e essermi truccata esco di casa, mettendomi le cuffie nelle orecchie con I'm a mess del mio adorato Ed Sheeran. Arrivo alla fermata dell'autobus e poco dopo mi accorgo di qualcuno vicino a me.
Un ragazzo magro, vestito di nero e con gli occhi coperti dai capelli marroni-biondi.
Buongiorno Raia. Sta mattina hai qualche insulto per me, o quando non ci sono i tuoi amici coglioni fai finta di non conoscermi? lo sfotto mentalmente. Non è un con dei grandi amici e gira voce che sia malato di mente. In effetti a guardarlo da vicino, un po' fuori di cervello sembra... Si porta una sigaretta alla bocca e una smorfia si dipinge sul mio volto. Che cosa stupida autodistruggersi.

Il pullman arriva e io mi avvicino all'entrata. Ma quel maledetto mi sbatte contro, tirandomi da parte. "Attenta a dove cammini, ragazzina". La rabbia mi ribolle nelle vene. Ragazzina a me?! Sospiro per calmarmi e metto la musica a tutto volume.

L'autobus frena di colpo e sale una ragazza sulla trentina con una bimba bionda per mano. Scatto in piedi e cedo il mio posto a loro, guadagnandomi un sorrisone da parte della piccola. Le sorrido a mia volta.

Arriviamo a scuola e appena scesa Angel si fionda addosso a me. "Chiaraaaaa!!! Luckas ci ha invitate alla festa di sta sera!!!!" Guardo mia cugina, che tra l'altro è anche mia compagna di classe, e esclamo "wow! bello!" mi metto un sorriso finto sulla faccia e lei sembra crederci. Odio le feste e odio quel demente sbruffone di Lukas. Ci dirigiamo verso l'alula di scienze, pronte per fare la verifica.

***

Esco nel cortile della scuola e sospiro di sollievo. Non ne potevo più.. Guardo il telefono, mentre Angel mi parla, e vado a sbattere contro qualcuno. Alzo gli occhi e mi ritrovo Luckas, Raia e altri due ragazzi. "Non t'è bastato sta mattina, bambina?" Stringo i pugni, trattenendomi dall'ammazzarlo di botte. Luckas inizia a ridere." Dai Butch, non fare lo stronzo!". Odio quel soprannome. Chi mai può essere così cretino da farsi chiamare "Bucht" o che ne so. Cosa significa?! Non ha senso!

"Allora, avremo l'onore di vederti in top sta sera o no?" ancora prima di capire quel che sto facendo, la mia mano colpisce la guancia di Luckas.

The Sound Of RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora