Capitolo 28

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Genn mi apre, con un sorrisone stampato in faccia. "Ahm..ehy.." mi tira dentro e mi bacia appassionatamente. "Woa, mh, Genn tutto okay?" lo guardo ridendo. Mi sorride, chiama Alex e un certo Ennio e aspetta. Alessio e un altro vengono all'ingresso. Compare un altro uomo, e Antonio e Cesare. "Che ci fate..?" Genn mi guarda sorridente, sembra sia sull'orlo delle lacrime. Si inginocchia davanti a me e tira fuori una scatolina tutta nera, mettendosela sul palmo. Mi copro la bocca con le mani. No, non è possibile. La apre e mi mostra un anello argento con una splendida pietra nera incastonata tra i piccoli ghirigori del metallo. "Piccola, vuoi essere ufficialmente la mia ragazza?" il mio cervello va in tilt. Le lacrime mi scorrono giù e per poco mi manca il respiro. Libero tutta quell'emozione urlando un fortissimo "SI! SI SI!!" E saltando in braccio a Genn, scoppiando in lacrime. Mi stringe e io ricambio. "Ommioddio.. Ti amo tanto, ti amo tantissimo Genn!" mi accarezza la schiena e io affondo meglio il viso nell'incavo del suo collo. Il suo odore familiare di sigarette, ammorbidente e lenzuola mi invade le narici. Gli stringo la felpa nel pugno, senza smettere di piangere. Allontano di qualche centimetro il viso, quel poco che basta per far scontrare le mie labbra con le sue. Solo ora mi accorgo che gli altri stanno applaudendo e fischiando. Sciogliamo il bacio e Genn mi sorride. "Per il momento te lo metto nel l'anulare destro.. Ma chissà forse un giorno cambierà mano." gli brillano gli occhi e io ridacchio come un'adolescente che sbircia sotto la maglietta dei ragazzi. Mi prende con tanta delicatezza la mano e, sempre delicatamente, mi mette l'anello al dito. Guardo che effetto fa quello splendido anello si di me. "E tu?" gli domando. Mi mostra il pollice destro, dove un anello tutto nero contrasta con la sua pelle. Se lo sfila e mi mostra all'interno. "GxC= forever" sorrido, con le mani tremanti per l'emozione. "Sei la cosa più bella che mi sia capitata in vita mia.." sussurra con un piccolo sorriso. Gli getto le braccia al collo e gli lascio un bacio sulla guancia. "Tu sei semplicemente la mia vita invece" sussurro a mia volta. "Vieni su, c'è una piccola festa che ci aspetta" mi prende in braccio e io caccio un urlo. "GENN METTIMI GIÙ! SE CADI CI SPAPPOLIAMO SUL PAVIMENTO!" Genn mi zittisce con un bacio e si avvia tranquillamente verso le scale. "MORIREMO TI PREGO GENN NON AMMAZZARMI TI SCONGIUROOOO!!" Genn mi mette giù. "Ora che siamo arrivati puoi smettere di urlare." mi guardo intorno. Effettivamente sono viva e al piano superiore. "Uh.. Bhe, ho appena visto pacchetto di patatine, quindi io ora ingozzarmi di patatine" mi avvicino al pacchetto e i ragazzi mi seguono. Genn comincia a strappare le birre e a mangiare patatine dal mio bicchiere. "Gennnnn!!! Lascia stare le patatine, sono le mie!" mi guarda malizioso. "Io invece conosco una patatina che è solo mia" fa un sorrisetto sghembo e beve un sorso di Peroni. Arrossisco e non posso fare a meno di sentire una scarica di eccitazione scendermi nello stomaco. "Genn?" riporta lo sguardo su di me. Lo abbraccio e sussurro al suo orecchio: "però voglio che ci sia qualcos'altro che dice che sei solo mio.." e gli poso un bacio sul collo. Mi stringe un fianco e annuisce. Scioglie l'abbraccio e sta per parlare quando la musica a tutto volume lo precede. Antonio ha acceso le casse. Ci guardiamo un attimo, sembrano tutti cosi indaffarati... Gli tendo la mano, con il mio anello che scintilla e lui mi trascina nel corridoio dove scopro esserci una camera da letto. Chiude la porta e la musica si affievolisce un pò. "È la camera che uso quando ho bisogno di staccare la spina" mi spiega. Annuisco e lo spingo piano verso il letto, fino a farlo sedere. Mi metto a cavalcioni su di lui. Guardo il mio anello un'altra volta e sorrido. "Ti sei proprio impegnato a cercare questo anello, è molto complesso.." sorride e intanto mi accarezza da sotto la maglietta un fianco con il pollice. Mi avvicino alle sue labbra e gli poso un bacio tranquillo che però via via si trasforma in qualcosa di più. Scendo verso la sua mascella, lasciandoci sopra baci bagnati e passo al collo dove il suo pomo d'Adamo si agita freneticamente. Mi sfilo la maglia, facendo si che il suo sguardo cada sul mio reggiseno nero in pizzo. Mi riavvicino al suo collo e comincio a mordere e a succhiare piano, mentre i suoi gemiti si confondono con la musica dall'altra stanza. "T-ti amo.." riesce a dire prima di tirare indietro la testa e gemere più forte. Passo la lingua dove stavo mordicchiando poco prima. "Anchio ti amo.." inarca la schiena, gli piace proprio. Strizza gli occhi e sussulta. Spinge il bacino contro di me, si morde il labbro e sussurra parole sconnesse. "Oh cazzo... St.." un gemito più roco lascia le sue labbra e si spinge più forte contro di me. Finisco il mio 'lavoro' e lo guardo. Ha gli occhi chiusi ed è sudato. "Allora?" sorride e si stende, io affianco a lui. "A-allora è stato bellissimo.." si guarda i jeans, dove una macchia scura si nota molto bene. Ridacchio e gli accarezzo il succhiotto che gli ho fatto. "Ora ripago il favore" sussurra cominciando a spogliare entrambi e a succhiarmi il collo.

The Sound Of RainDove le storie prendono vita. Scoprilo ora