Genn è sull'orlo di una crisi. "Almeno dimmi perché non vuoi fare la doccia.." gli accarezzo le spalle. Mi guarda per un attimo con i suoi occhioni. Sospira ma alla fine si decide a parlare. "Il mio corpo.." una mezza idea la avevo già prima. Si vergogna del suo corpo, che secondo me è bellissimo. "Non hai nulla di che vergognarti. Sei bellissimo. E.. Se proprio vuoi, ti.. Mh.. Metto una benda sugli occhi cosi non ti guardi?" sorrido e lui anche. Si stiracchia e piano piano si mette seduto. Annuisco e prendo dal mio armadio un accappatoio arancione, mentre lui si spoglia. È un pò imbranato e tiene le spalle curve per nascondersi. Si allaccia l'accappatoio e mi guarda timido. Prendo la sua mano e lo trascino in bagno. Storce il naso quando si accorge che io ho la doccia e la vasca in un unica struttura. Apro l'acqua calda e aspetto che si riempia la vasca. Genn rimane a guardarmi. "Tranquillo, appena la vasca si riempie vado via e ti lascio lavarti da solo." annuisce. Mi avvicino e prendo tra le dita il tessuto dell'accappatoio. "Sei sicuro che vada tutto bene?" abbassa il suo sguardo e io lo seguo. "Oh.. No cucciolo.." gli accarezzo i fianchi e non smetto di guardare le sue gambe che tremano violentemente. "Vieni su.." lo tiro piano verso la vasca da bagno e comincio a slacciargli l'accappatoio. Per un'attimo Genn si tira indietro ma poi mi lascia fare. Va piano verso l'acqua e ci si immerge rabbrividendo. "Come va?" alza le spalle. Comincio a dargli dei leggeri bacini sulla schiena ,facendogli venire la pelle d'oca.
Con la spugna gli massaggio prima le spalle, poi scendo e passo ai fianchi. Sussulta quando appoggia il braccio pieno di tagli nell'acqua calda. "Aspetta.. Fa fare a me." si gira e gli bagno il braccio delicatamente. Poi ricomincio a passare la spugna sul suo petto mentre i suoi occhi di ghiaggio calcolano ogni mio movimento. Nel bagno non c'è alcun rumore, se non quello dell'acqua che sciaborda pigramente.
Dopo avergli pulito anche i capelli mi alzo e gli prendo l'accappatoio. "Vieni?" si veste e io comincio ad asciugarlo come se fosse un cagnolino bagnato che ha bisogno di tante coccole. Mentre lui finisce di asciugarsi io attacco il phon alla presa. Si avvicina e si nasconde dietro me, e all'inizio non capisco perché. "Genn, ma che stai facendo?" lo guardo mentre tiene la fronte appoggiata alla mia spalla. Guardo il nostro riflesso allo specchio. Oh! Ma certo, non vuole guardarsi. Mi giro e gli tolgo il cappuccio dalla testa. "Ti faccio vedere una cosa ma devi promettermi che non fai scenate." mi guarda interrrogativo. Gli faccio scivolare via l'accappatoio e lui prova a non stare davanti allo specchio ma io, che avevo previsto questa cosa, lo tengo bloccato per un braccio. "No, no. Lasciami andare, non voglio vedere!" sospiro per un'attimo. Gli cingo i fianchi quasi inesistenti e lo tiro a forza verso lo specchio. Tiene gli occhi rigorosamente chiusi. "Guarda che bello.." comincio ad accarezzargli il viso. "Queste bellissime labbra, il collo sempre com questo accenno di barbetta, le spalle piccole ma tanto accoglienti.. Il tuo petto bianco ma così liscio.." gli lascio un bacio vicino alla gola. "Forse.. Se proprio vuoi un difetto, che non è proprio un difetto, è che tieni gli occhi chiusi. E io amo i tuoi occhi, sono bellissimi. Di un azzurro così intenso che sembra di guardare due pezzi di oceano profondo e pulito, non ancora contagiato da tutte le sporcizie che ci sono." deglutisce e schiude gli occhi. "Genn tu sei bellissimo, ricordatelo sempre." Annuisce e si guarda riflesso. "Vedi? Il tuo è un corpo che sognano in tanti."
"No. Quelli che sognano tutti è un corpo palestrato. Non di certo un corpo come uno stecchino, tra l'altro pieno di tagli e bruciature." afferra l'accappatoio e si copre. Qualcosa scatta in me e lo afferro per le spalle. Lo spingo contro la porta e lo guardo negli occhi, lui che non ci capisce nulla. "Vuoi vedere quanto sei figo? Bene, ti dimostrerò cosa mi fa provare la vista del tuo corpo." gli slaccio la cintura di spugna e lancio un occhiata al suo membro. Sorrido maliziosamente e mi spingo su Genn. Comincio a dargli umidi baci sul collo, succhiando piano. Lui geme e sento tra le gambe che sta iniziando ad eccitarsi. Faccio scivolare la mano vicino al suo inguine e Genn si lascia sfuggire in sospiro di piacere. Le mie dita incontrano la sua asta rigida, cominciando a massaggiarlo. Le sue gambe tremano violentemente e i suoi occhi fanno fatica a rimanere aperti per il troppo piacere. Gli poso un bacio su un capezzolo e mentre gli passo il pollice sulla punta lui geme più forte. Stringe i pugni e prova a dirmi qualcosa ma non ci riesce. "T-ti prego.." lo masturbo più profondamente e lui innarca la schiena, per venire incontro alle mie dita. "Dai Genn.. Lo so che sei al limite.." Rabbrividisce e un gemito roco lascia le sue labbra, mentre riempie la mia mano di sperma.
Quando a finito gli do un bacino sulle labbra e poi mi guardo le dita sporche. Le succhio davanti ai suoi occhi increduli. "Mhh Genn.. Sei davvero buono.." deglutisce vistosamente, si sta trattenendo. Finito di succhiarmi le dita sussurra semplicemente: "camera da letto" sorrido e gli afferro la mano, trascinandolo in camera.
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The Sound Of Rain
Hayran Kurgu"Forse dovrei sparire.." "Forse dovresti baciarmi e rimanere con me per sempre" Tematiche delicate:autolesionismo, suicidio.