Capitolo 23

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Mi sveglio con Genn ancora abbracciato a me. Sussurra qualcosa, sta parlando nel sonno. Mi avvicino alle sue labbra schiuse e ascolto meglio. "M-mamma.." lo guardo teneramente. Sul volto gli si dipinge una smorfia e poco dopo capisco cosa sta per accadere. Lo stringo forte e prima che possa mettersi a gridare comincio a cullarlo con la voce. "Genn.. Va tutto bene.. È solo un brutto sogno.." sembra calmarsi per un momento.
Il campanello di suona casa, facendo svegliare Genn di colpo con un urlo. Si guarda intorno, spaesato e terrorizzato. Gli accarezzo una spalla e gli sorrido. "Tranquillo amore.. Era solo la porta. Ora vado a vedere chi è, tu resta qui" mi alzo dal letto e scendo giù di sotto dove la persona sta di nuovo suonando. "ARRIVO!!" Urlo spazientita. Apro la porta e Angel si butta tra le mie braccia. "Cristo santo, Chiara! Sei sparita dalla faccia della terra!" le sorrido per salutarla. "Ero.. Impegnata." lei alza le spalle e mi sorpassa, buttandosi sul divano. "Così tanto da non venire a scuola e non chiamarmi? Sai che ho dovuto chiedere i compiti ad Alessia?!" fa una smorfia, lei e Alessia di odiano a morte dalla seconda media quando Alessia buttò addosso ad Angel il succo di frutta alla pera, macchiandole la camicetta bianca.
"È partito tutto da quella sera alla festa si Luckas..." salta sul divano. "Non è che quello stronzo di Raia ti ha fatto qualcosa, no?! Giuro che gli taglio le palle!" Sussulto e arrossisco. "No! Genn non mi ha fatto nulla!" silenzio di tomba. "Genn? Da quando lo chiami 'Genn'?" arrossisco. "Ho sentito che lo chiamano così.." mi guarda. "Sei ancora vergine, vero?" smetto di respirare per un attimo. Angel si copre la bocca con le mani. "Oddio.. Ti ha sverginata alla festa!" la guardo malissimo. "Cosa?! No Genn non mi ha sverginata alla festa!" Angel mi guarda maliziosamente. "E dimmi... Dove ti ha sverginata Ra..Genn? Ti ha.. Sfondata in bagno?" mi strozzo con la mia saliva. "No, no! Angel smettila! Non mi ha sfondata in bagno, ora va via." le si illuminano gli occhi. "Ohhhh Genn sta per arrivare per farti un altro round??" sbuffo. "No, Genn è su di sopra, appena sveglio da un altro dei suoi incubi e invece di rassicurarlo e non farlo piangere sono qua a parlare con te e solo lui sa se il suo istinto ha avuto la meglio e ha rovistato tra le mie cose di scuola e ha smontato il temperino per tagliarsi le vene!" è la prima volta che urlo contro Angel. "Mi prendi in giro?! Gennaro Raia aka il grande puttaniere Genn Butch è un autolesionista?!" mi guarda incredula. Sento sbattere qualcosa su di sopra e io mi allarmo. Corro su di sopra gridando il nome di Genn. Mi fiondo di volata in camera e mi ritrovo davanti Genn. "Ei.. Che.. Che stai.." lo guardo, si è rivestito. "Me ne vado.." sussurra. "C-cosa..?! No. Genn, non puoi tornare a casa tua. " ridacchia. "Ci sono stato per 19 anni, posso starci altri 19." gli afferro un polso, proprio dove la cicatrice di quel taglio enorme si sta facendo un pò più piccola. I suoi occhi sono arrabbiati, entrambi sappiamo perché. "Hai detto al primo che capita il mio segreto più profondo. Io mi fidavo di te!" grida con le lacrime agli occhi. Mi si riempiono gli occhi di lacrime anche a me. "Lo so, mi dispiace amore! Te lo giuro, non ero in me, non ne potevo più di Angel, volevo solo venire da te e coccolarti. Volevo farti sentire meglio.." mi ride in faccia. "Genn.. Questa mattina hai chiamato tua mamma... Avevi un incubo.. Hai bisogno di stare tranquillo.. Hai bisogno di quell'affetto che tua madre non ti ha potuto dare. Hai bisogno di quell'affetto. E io sono disposta a provarci, a riempire un pò quel poco che posso. Non potrò sostituire tua madre, né mai ne sarò intenzionata a farlo, ma io ti amo e voglio vederti felice, senza i polsi tagliati, senza lo stomaco pieno di pillole, senza le vene piene di droga e senza i polmoni pieni di fumo." entrambi piangiamo, Genn molto di più. Mi avvicino e lo abbraccio più forte che posso. "Ti aiuterò, dovessi metterci anni." sussulta e l'unica cosa che riesce a dire è: "non litighiamo più.. Ti prego.." sorrido sul suo collo e gli lascio un bacio. "Certo amore. Mai più litigheremo." annuisce e si asciuga le lacrime. "Vado a cacciare Angel via da casa cosi possiamo coccolarci.." mi prende la mano. "Vengo con te, volgio vedere la faccia che fa" scoppio a ridere. Scendiamo giù dove Angel sta camminando avanti e indietro. Si blocca a guardarci. Studia Genn, cercando ogni suo difetto, e lui intimidito si nasconde un pò dietro di me e si tira le maniche fino alle nocche. "Okay Angel, ci vediamo domani a scuola va bene?" annuisce ma continua a guardare Genn. Anzi, a fissarlo. Un orribile silenzio cala su di noi. "Angel.. Ora dovresti andare via." lei annuisce. 'Okay, okay. Allora... Ciao.." si dirige verso la porta ma un attimo prima di aprire la porta si gira e indica Genn. "Prima di andare però voglio sapere con che cavolo di ragionamento ti viene per pensare che ammazzarti sia la scelta migliore da fare!" Genn sussulta e io mi metto davanti a lui, per proteggerlo. "Angel, vattene da qui!" ringhio. Lei alza le mano in segno di resa ed esce di casa. Mi giro verso Genn e gli appoggio le braccia sulle spalle, carezzandogli con i pollici i capelli alla base della nuca. "Mi dispiace per Angel.. È.. La sua mente non collega alcune volte.." gli do dei leggeri bacetti sulle labbra. "Che ne dici se ci mettiamo sul divano e ti faccio un pò di coccole?" annuisce e io lo tiro verso il sofà. Ci stendiamo e comincio ad accarezzargli il viso, a guardarlo negli occhi e ad accarezzargli le labbra. I suoi occhi mi studiano, non sembra affatto rilassato. Lo abbraccio, portando il viso contro il suo petto caldo. Distende i muscoli e mi abbraccia di rimando. "Grazie piccola.." fa una piccola pausa. "Ti giuro che farò tutto il possibile per renderti fiera di me" sorrido e gli poso un bacio sulla felpa. "Io sono già fiera di te amore.." mi sorride, uno di quei pochi sorrisi che fa per davvero, perché lo sente. Mi lascia un bacio sul naso e io mi accoccolo di nuovo a lui, prima di appisolarmi tra le sue braccia esili ma accoglienti e tanto calde.

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