~ Ethan's POV:Emma dorme tranquilla tenendo tra le braccia la piccola Stella. Oggi credo di avere esagerato. Ancora una volta si è fatta male. Spero davvero che un giorno lei riesca a perdonarmi.
Appoggio comodamente la schiena sul divano. È stata una giornata abbastanza impegnativa. Non capisco come ha fatto mia sorella ad architettare ogni cosa. Ho iniziato ad avere i primi dubbi quando questa mattina ha chiamato agitata dicendo che aveva dimenticato tutto. Mi ha fatto una grossa lista poi mi ha chiesto di portare tutto da Emma perché lei, Mark, papà e Parker erano partiti. Non pensavo che la giornata sarebbe andata in questo modo. Mai avrei immaginato di potermi sentire di nuovo così vivo, così a casa.
Mi ha chiesto di fermarmi a pranzo poi ho aperto la mia boccaccia creando una polemica assurda e ho visto nei suoi occhi il dolore, la furia, l'amarezza ma anche l'amore. Ho visto quel mix di emozioni che mi hanno colpito ancora come la prima volta.
Non avrei dovuto farle ricordare del nostro bambino. Non avrei dovuto rischiare in quel modo baciandola. Ma in quei pochi attimi, ho ritrovato il respiro. Mi sono sentito davvero vivo e carico, pronto a ricominciare.
Si muove impercettibilmente. Sistemo Stella in una posizione comoda e meno rischiosa mente dorme tranquilla e trattengo il respiro quando Emma si rannicchia su di me. La testa nell'incavo del mio collo, la mano sul mio cuore, le gambe nude piegate leggermente. Il suo profumo investe le mie narici inebriando i miei sensi. Ho la pelle d'oca. Osservo il suo viso perdendomi.
È bellissima. Appoggio la guancia sulla sua testolina dura. Devo proprio ammetterlo, è davvero testarda.
«Ancora una volta, dormi tra le mie braccia», sussurro. «Ancora una volta mi sento a casa e tu non lo sai piccola», sospiro. «Non abbiamo avuto il tempo per chiarire. Non abbiamo avuto il tempo per viverci davvero. Abbiamo bruciato tutte le tappe e abbiamo sbagliato. Sono successe davvero troppe cose per dimenticarle in fretta. Hai trovato un uomo che ti ama davvero ma sai già che non ti amerà mai come ti amo io. Non è presunzione. Tutti hanno capito come ci amiamo ma tu ti ostini ancora per paura. Hai paura di non essere forte. Hai paura di non riuscire a reggere.» Bacio la sua testa. «Lo so che con me ci vuole parecchia pazienza. Lo so che non sempre faccio la cosa giusta ma sono davvero dispiaciuto Emma. Sto provando a crescere ma senza di te, niente è lo stesso. Io ho bisogno di te. Ho bisogno della tua opinione. Ho bisogno dei tuoi sguardi. Ho bisogno dei tuoi sorrisi. Ho bisogno dei tuoi rimproveri. Ho bisogno del tuo amore incondizionato. Ho bisogno di te piccola, per andare avanti...»
Emma si muove e per un momento ho paura. Quando sento il suo respiro farsi di nuovo lento, mi rilasso.
«Sai, ho capito una cosa davvero importante oggi. Cercavo di proteggere te ma tu non hai bisogno di essere protetta perché sei forte. Sono io quello ad avere bisogno della tua protezione. Sono io quello fragile e insicuro. Avrei dovuto essere davvero forte. Avrei dovuto prendere in mano la situazione. Avrei dovuto reagire e portarti subito via prima che l'inferno ti travolgesse. Non l'ho fatto. Non l'ho fatto perché ho avuto paura e sono stato un codardo. Adesso ho paura che sia tardi. Ho paura di perderti del tutto. Ho paura che lui possa davvero allontanarti da me. Sappi che non lo permetterò. Non lo permetto perché nel bene e nel male io ti amo e so che anche tu provi lo stesso. Lo dimostra anche il fatto che tu mi vuoi qui in casa. Lo dimostra il fatto che hai trattenuto le lacrime. Lo dimostra il fatto che hai tentato in tutti i modi di rimanere a galla. Lo dimostra il fatto che tu sei tra le mie braccia.»
Stella emette uno strilletto. La cullo mentre Emma continua a dormire. Deve proprio essere sfinita. Sorrido mentre la guardo.
«Oggi eravamo una squadra piccola. Ho imparato tanto da te. Sei una continua scoperta e per questo ti amo più di ieri e di un secondo fa. Ho voglia di fare l'amore con te, di sentire le tue labbra sulle mie e le tue mani accarezzare la mia pelle e toccare i miei tatuaggi. Ho voglia di sentirti ancora mia...»
I miei occhi si abbassano lentamente. Mi sento davvero stanco. Non pensavo che badare ad una bambina e gestire i problemi sentimentali richiedesse così tanto dispendio energetico. Mi sento bene però. Mi sento al sicuro. Mi sento in pace con me stesso e con il mondo perché sono con la mia dolce metà.
STAI LEGGENDO
Unstoppable 3
RomanceQUESTO È IL TERZO LIBRO DI UNSTOPPABLE • Si consiglia la lettura della prima e seconda storia per capire questo terzo capitolo • TRAMA: È passato un mese da quando Emma è ritornata nella sua Vancouver, a casa. Il soggiorno a New York, non è andato...