Capitolo 78

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«Emma?»
«Si?», alzo il tono della voce per sovrastare il suono della cascata che scende sulla mia pelle.
«Posso entrare?»
Scosto la tenda e sorrido nel vedere Ethan già in bagno pronto ad entrare nella doccia. Ridacchio quando lascia cadere a terra i jeans e si avvicina in modo sexy. È un gioco. Uno strano gioco con esiti diversi. Copro il seno e alzo la testa per accogliere la cascata d'acqua sul viso.
Sono passate alcune settimane dal matrimonio di Lexa e dal mio si. Il caldo inizia a farsi sentire con maggiore intensità qui a Vancouver e la vita continua con i suoi alti e bassi. L'unica cosa certa: siamo noi. Noi che stiamo provando a vivere insieme nel mio appartamento. Noi che stiamo trovando un nostro nuovo equilibrio.
Anya ci ha invitato a cena e presto arriverà anche Lexa.
«Abbiamo pochi minuti», blocco la sua corsa prima che mi baci e mi faccia perdere il senno. Riesce sempre a deconcentrarmi. È una minaccia per i miei sensi e lo sa. Ne è consapevole e spesso usa questo a suo favore. Gioca sporco.
Ghigna malizioso e imprigionandomi contro le piastrelle fredde inizia a baciarmi e a provocarmi con le mani. «È una sfida? Posso farcela».
«Non ne dubito», boccheggio. «Tra poco arriverà la mia amica, non posso farmi... trovare... eccitata e ... Ethan», strillo e gemo quando le sue dita iniziano a stuzzicarmi. Stringo subito le mani sul suo viso attirandolo alla mia bocca. «Ti concedo cinque minuti», ansimo.
«Me ne bastano due», sussurra sensualmente ed eccitato ma anche contento di avere vinto.
Esco stordita dalla doccia. Le gambe ancora tremano per il piacere che mi ha provocato il ragazzo che ora mi guarda con un ghigno malizioso. È stato provocante, dolce, eccitante stupendo e mi ha anche lasciato una strana voglia dentro. Dovrò tenere a bada la sensazione per tutta la cena. Dovrò trovare anche un modo per vendicarmi e rivendicare il trono come tentatrice.
Infilo il tubino nero e i tacchi poi mi trucco e sistemo i capelli lasciandoli sciolti. Sono cresciuti davvero troppo ma li ho sempre tenuti lunghi. Sto davvero pensando di dare un taglio netto ma ancora non ne ho avuto il coraggio.
Ethan indossa jeans stretti neri e una maglietta color ghiaccio che gli sta alla perfezione. Qualche tatuaggio in bella mostra come quello sul collo e sotto l'orecchio.
Oddio quanto è sexy!
Mordo il labbro e cerco di non lasciarmi distrarre. In questi giorni abbiamo partecipato ad altri servizi fotografici a cui lui ha assistito creando un certo scompiglio tra le ragazze che continuavano a sbavargli dietro. Mi sono sentita gelosa, quasi in competizione ma lui ha avuto occhi solo per me. Siamo molto impegnati ultimamente e la cosa non mi da nessuna noia. Lui lavora con suo padre e con Parker mentre io mi occupo del mio lavoro in ufficio e di quello in agenzia con Lexa. Stiamo cercando di trovare un nostro equilibrio.
Circonda la mia vita passando i palmi sul mio corpo. Dalle mie labbra esce un sospiro strozzato. Sorride e inizia a baciare ogni centimetro del mio collo per farmi mugolare.
Per fortuna prima della perdita della ragione, suona il campanello e vado ad aprire anche se un po' accaldata e quasi di corsa. Darò la colpa al calore nel bagno e ai capelli ingestibili.
Lexa entra sorridente seguita da David. Lancia uno sguardo a Ethan e poi mi sorride complice intuendo cosa stava succedendo prima che arrivasse in mio soccorso. La prendo a braccetto trascinandola in camera.
«Ti trovo...», sorride, «accaldata e sexy», indica il tubino.
«Mi hai salvata. Grazie!», metto le mani unite davanti. «Non riusciamo a fermarci a volte. È grave?» mordo imbarazzata il labbro.
Lexa sorride sventolandosi. «Io e David lo abbiamo fatto nel parcheggio prima. Un po' scomodo ma visto che sua madre si è accampata in casa dopo il matrimonio perché sente la mancanza di suo figlio, non possiamo rischiare e io non rinuncio proprio al sesso con mio marito!»
Scoppiamo a ridere. «Siamo proprio messe bene noi due eh?»
Lexa annuisce. «Per fortuna andrà via tra qualche giorno!»
Raggiunti i ragazzi scendiamo da Anya. Ci accoglie con un gran sorriso. Prendo subito in braccio la piccola Stella. Ha due guanciotte bellissime e quando sorride le si formano due graziose fossette che mi ricordano tanto Ethan. Mentre i ragazzi vanno verso Daniel e Mark, io e Lexa seguiamo Anya in cucina dove ci offre un bicchiere di vino.
Mi appoggio al bancone posando il bicchiere di lato e cullo la piccola che ride e strilla in modo gioioso.
Anya sorride imbambolata. È una mamma meravigliosa. Proprio come avevo previsto. Non è vero che non sa essere una buona moglie anzi, si sta impegnando tanto. Sta imparando a cucinare, ad essere ordinata, a prendersi cura della sua famiglia.
Il campanello suona e la casa si riempie di persone. Anya ha invitato anche i nonni e sua madre. Trascorreranno qui le vacanze estive e per ora alloggiano in un piccolo appartamento a poca distanza. Ester come sempre è bellissima. Tommy corre a giocare con Daniel. I nonni prendono posto sul divano chiacchierando.
«Posso prendere mia nipote?»
Mi volto. Ethan sorride a braccia aperte. Sistemo Stella tra le sue braccia mentre le fa fare l'aereo e la piccola tende le braccia e le gambe ridendo. Poi si avvicina stampandomi un bacio sulla guancia.
Anya e Lexa mi guardano maliziose e quando si allontana loro quasi strillano. Metto le mani avanti. «Non mettetevi strane idee in testa!»
Ester si avvicina curiosa mentre le mie amiche continuano a lanciarmi sguardi pieni di malizia.
Anya prepara i piatti con finta innocenza. «Un nipotino in vista non sarebbe male...» inizia. «Ethan sembra pronto...»
Lexa taglia il pane. «In effetti...»
Alzo gli occhi al cielo piegando i tovaglioli. «Scordatevelo! Per ora vogliamo goderci il matrimonio!» ribatto.
Ridono. «Ma noi vogliamo un piccolo Ethan in casa!»
Ester sorride. «Non sarebbe male. Ethan metterebbe davvero la testa a posto!»
Arrossisco. Parlare di certi argomenti davanti ai genitori è strano però sono sposata con Ethan e loro non sembrano dispiaciuti anzi, mi hanno sempre accolto con amore.
Porto a tavola gli antipasti e i ragazzi si avvicinano. Daniel tiene la piccola Stella. Tommy mi abbraccia. Scompiglio i suoi capelli.
La cena è abbondante e ricca di chiacchiere e allegria. Io e Ethan continuiamo a punzecchiarci e quando non dà nell'occhio si avvicina al mio orecchio e sussurra: «a casa facciamo i conti pupa», strizza l'occhio e beve un sorso di vino.
Accaldata mando giù un lungo sorso d'acqua. Devo placare la sete, il caldo, la voglia di saltargli addosso e vendicarmi. Ultimamente è davvero presente, premuroso anche un po' geloso. La scorsa settimana ha beccato due ragazzi in agenzia a farmi il filo e gli ha lanciato degli sguardi torvi e frecciatine pungenti da provocarmi forti brividi piacevoli lungo la spina dorsale. Diventa più sexy quando è autoritario e sa per certo cosa mi fa impazzire.
«Non vedo l'ora!», sussurro quando tutti sono impegnati a ridere per una battuta di Mark. Tocco la sua coscia e risalgo verso il cavallo guardandolo con aria innocente.
Trattiene il fiato e blocca la mia mano intrecciando subito le nostre dita. La solleva baciando le nocche, provocandomi altri brividi violenti, poi gioca con l'anello.
«Come va con il matrimonio?» domanda la nonna a Lexa.
«Bene. Ci stiamo abituando ai nostri ritmi...» risponde sorridendo a David che le stampa un bacio sulla guancia.
Ester continua invece a guardarmi mentre Ethan stringe le nostre dita.
«E voi tesoro?» domanda nonna a me.
Guardo Ethan con un sorriso. «Noi bene. Ogni tanto fa il testone ma bene».
Lexa e Anya conoscendo ogni cosa ridacchiano.
«Il giovanotto ti fa disperare?»
Sorrido. «Oh si! È testardo!»
Nonno ride. «Avrà preso da qualcuno...» guarda Daniel che arrossisce e sorride.
«Da qualcuno dovevo pur prendere nonno! E comunque la tratto come una regina. Vero amore?»
Non avrei mai immaginato che Ethan potesse esprimere il suo sentimento in questo modo. Mi piace quando si comporta così perché ai miei occhi sembra un'altra persona. Un ragazzo meraviglioso che ha rubato il mio cuore. Non posso credere che siamo sposati, che stiamo vivendo insieme, che siamo una famiglia. Non posso credere che il nostro amore è stato così forte ed intenso.
La sua mano sfiora la mia coscia per riportarmi al presente. Devo essermi imbambolata.
«Si», sorrido timida. Mordo le guance e stringo le cosce. Lo fa apposta ma pagherà. Riuscirò a vendicarmi su di lui e a farlo supplicare. Sorrido perché ho un piano e bevo la mia acqua per mantenermi lucida e vigile. Non posso rischiare di iniziare una guerra di provocazioni e poi arrendermi.
«Quando ci hanno detto che vi siete sposati non volevamo crederci invece ora vedendovi siamo davvero felici! Mio nipote ha trovato una ragazza meravigliosa! Certo, ci sarebbe piaciuto partecipare...»
Lo sguardo dolce della nonna mi fa sciogliere. Non posso credere che questa ora sia la mia famiglia. Non potevo chiedere di meglio. Intreccio le dita in quelle di Ethan che mi guarda curioso per la mia strana reazione. I suoi occhi scrutano i miei poi sorride e sporgendosi mi bacia una guancia. «Tutto bene?» domanda.
«Si», appoggio la guancia contro la sua spalla. La sua mano si posa sulla mia schiena accarezzandola lentamente. La sua bocca stampa un bacio sulla mia testa mentre attorno tutti chiacchierano in allegria.
«Avete già pensato di mettere su famiglia?» domanda Ester a Lexa la quale mi lancia uno sguardo prima di rispondere. So che da quando ha perso la bambina non ha più pensato di avere un figlio ma potrebbe metterlo in cantiere visto che ora è anche sposata.
«Non abbiamo ancora fatto progetti», risponde la mia amica.
«E voi?» domanda Daniel.
Si sono messi d'accordo o c'è qualcosa che mi sfugge? Da qualche giorno quei due vanno d'accordo. Ritorno di fiamma? Lo spero.
«Papà non credo siano affari vostri!» ribatte Ethan stringendomi.
«E perché? Emma e Lexa fanno parte della nostra famiglia ora!» dice il nonno quasi con orgoglio.
Io e Lexa sorridiamo e facciamo una cosa che non abbiamo mai fatto. Ci alziamo e corriamo ad abbracciare Edmund. Lui tossicchia e poi ci da delle pacche affettuose.
«Ok nonno se adesso hai finito di fare il ruffiano posso avere indietro mia moglie?»
Tutti ridono mentre Ethan mi fissa come un falco. Torno da lui ma non mi fa sedere. Mi prende in braccio. Scosta una ciocca dietro il mio viso e bacia le mie labbra a stampo.
Sorrido. «Gelosone!»
Arrossisce grattandosi una tempia. «Devi capire che ora sei solo mia!»
Il tono serio con cui lo dice mi provoca la pelle d'oca. «Solo tua?»
Sussurro sulle sue labbra. Trattiene il fiato e il suo corpo si tende mentre annuisce. Bacio la sua guancia poi raggiungo le mie amiche in cucina per prendere il dolce.
«Ok io adoro i tuoi nonni!» strilla Lexa. Anya sorride. «Scusateli per le domande ma a quanto pare vi considerano parte della famiglia come tutti quindi vi toccherà rispondere e avere pazienza».
«Non preoccuparti! Ho detto che li adoro?» Corre in sala da pranzo.
Anya mi ferma per il braccio. «Hai notato anche tu qualcosa di strano tra mio padre e mia madre?»
«Si e sono davvero una bella coppia!»
Anya fa una smorfia. «Dici?»
La trascino in sala da pranzo.
Dopo cena Daniel ci saluta così come i nonni e anche Ester che inventa una strana scusa e rimaniamo tre coppie. Giochiamo al biliardo, alla Wii e poi ci sediamo a chiacchierare. Si creano due fazioni i maschi e lo sport e le ragazze e i pettegolezzi.
Lexa si lancia in una conversazione spinta come al solito. Ci fa ridere ma anche incuriosire. Lei e David non hanno filtri. È una delle tante cose belle che li caratterizza. La loro indipendenza, libertà, voglia di vivere e di divertirsi. Racconta cosa hanno fatto nel famoso parcheggio includendo i dettagli della figuracca quando un passante li stava beccando. Anya racconta delle sue coccole con Mark e di come si sente in forma e pronta per crescere la sua famiglia e la sua bambina.
Sorrido e racconto loro del mio weekend con Ethan. Siamo andati in montagna. Abbiamo passato del tempo all'aria aperta. Il campeggio non è stata una bella esperienza ma l'ho fatto per avere un altro ricordo positivo con lui.
«Chissà come sarà farlo dentro un sacco a pelo», Anya ci riflette un momento.
Io e Lexa scoppiamo a ridere e le spieghiamo che è tremendamente scomodo. Elenchiamo i pro e i contro e Anya cambia subito idea definendo fuori questione una prova. Si fida di noi, della nostra parola.
Di punto in bianco Ethan mi fa cenno di andare quando rimaniamo soli con Mark e Anya. Salutiamo e saliamo all'appartamento. Tolgo i tacchi e stringendo le mani del mio ragazzo, lo porto in camera. Mi guarda divertito e capisce.
"Che i giochi abbiano inizio" sembra dire il suo sguardo ma non appena sto per trascinarlo sul letto ci ripensa.
«Ti va se usciamo per una passeggiata?»
Turbata annuisco. Indosso i tacchi e lo seguo fuori. Mi apre la portiera dell'auto e durante il viaggio non parla.
Ci fermiamo in una zona isolata, tranquilla. Apre il bagagliaio prendendo la tenda, due coperte morbide, una lampada ad olio e un cestino. Lo aiuto curiosa mentre stringe la mia mano guidandomi sul sentiero acciottolato in mezzo agli alberi. Con i tacchi non è facile camminare in questi posti. A poca distanza si sente della musica. Dopo un paio di minuti, arriviamo in un posto meraviglioso.
C'è un piccolo lago, attorno tanti alberi. Davanti delle luci e una festa in corso.
«Come hai trovato questo posto?»
Sorride montando la tenda. Riempie tutto con i cuscini e le coperte e poi sistema il cestino in mezzo facendomi cenno di entrare. Tolgo i tacchi e mi sistemo con i piedi sotto il sedere mentre apre il cestino dove ci sono un iPad e dei pacchi di caramelle e patatine. Accende il piccolo schermo, abbassa la lampada ad olio e mi fa stendere. «Volevo ricreare un momento felice insieme. Ricordi quella sera? È stata disturbata. Adesso siamo davvero io e te! Il resto non conta.»
Mi rannicchio mentre avvia il film. Mi sento speciale. «Ethan?»
«Si piccola?»
«Ti amo!» stringo le sue braccia attorno al mio petto mentre mi lascia un bacio sul collo e sulla guancia.
Il film è divertente e ben presto finisce. Rimaniamo per un momento al buio. La tenda ha una sorta di finestra. Osservo il meraviglioso cielo stellato. Il mio cuore batte ad un ritmo forte, mai sentito prima. Mi volto e mi attira su di sé. Bacio la sua bocca con estrema lentezza facendolo fremere mentre mi sistemo a cavalcioni su di lui. «Grazie», schiocco un bacio. «Sei meraviglioso!»
Morde le mie labbra mentre le sue mani alzano l'orlo del tubino per avvicinare la mia vita alla sua. Rimango scoperta e sento un brivido attraversarmi tutta.
«Credo di essermi trattenuto abbastanza in questi giorni. Sono stato buono e paziente ma ora sto proprio impazzendo e ti voglio! Voglio mia moglie», le sue dita tremano e poi con fermezza sbottonano il tubino. Abbassa le spalline e inizia a baciare le mie spalle poi le clavicole. Bacia, succhia, passa la sua lingua sulla mia pelle sensibile. Ad occhi chiusi mi ritrovo a muovere i fianchi e gemo. Quando lo guardo, le sue pupille sono dilatate e sta inumidendo la labbra. Mi fa alzare e scende il tubino in modo da farlo ricadere a terra. Lo allontano con il piede e con un sorriso ritorno su di lui, sfilo la sua maglietta iniziando a tormentare la sua pelle con baci e succhiotti. Tocco ogni tatuaggio presente sulla sua bellissima pelle. Stringe i miei glutei e mi struscio su di lui.
Inspira di scatto e geme. «Devo prenderti, ora, subito!», dice affannato e intontito.
Decido di vendicarmi. Con i palmi sul suo petto lo costringo a stendersi sui morbidi cuscini. Sbottono i suoi jeans. È eccitatissimo come lo sono io. Mi sento proprio andata. Prima le provocazioni dentro la doccia, poi a casa di sua sorella, ora mi porta qui in mezzo alle stelle ricreando un momento davvero speciale.
Scendo con la mano e non mi ferma. Sfioro le sue labbra prima di morderle e trattenerle tra i denti. Geme premendo le sua mani sui miei glutei.
«Oddio! Hai premeditato per giorni tutto, ammettilo!», parla a fatica.
Succhio sotto l'orecchio con più forza e decisione e mugola forte. «Cazzo, Emma fermati...»
Aumento il ritmo e strilla eccitato e accaldato. Forse anche un po' incredulo. Si ferma irrigidendosi e tremando leggermente e passa la mano sul viso per provare a calmarsi prima di rilassarsi. Bacio il suo petto prima che si impossessi della mia bocca. Sgancia il mio reggiseno gettandolo dietro di sé come se fosse un elemento fastidioso. Mi sotterra contro le morbide coperte, bacia i miei seni e inizia a mordicchiarli. Inarco la schiena rido e gemo incapace di trattenermi. Avvolgo la sua vita con le gambe e lascio che mi porti al limite. Strappa via le mutandine e dopo avere indossato una protezione entra con possesso dentro di me.
Perdo il controllo sotto il suo tocco. Perdo il controllo sotto il suo sguardo rovente. Urlo e seguo i suoi movimenti piacevoli, continuo a muovere i fianchi facendolo impazzire. Divarica le mie cosce e preme i glutei arrivando a fondo. Gemo sulle sue labbra mentre morde e continua provocarmi.
Tremo e mi stringe a sé fermandosi affannato. Le dita strette sulle mie cosce. Torna a spingere in modo deciso, ma è piacevole. Sento l'ondata di calore e mi perdo.
Ricade su di me sudato e soddisfatto. Anch'io lo sono. Ci baciamo mentre passo le dita tra i suoi capelli neri. Manda fuori un sospiro. Siamo ancora affannati ed eccitati. Un movimento e ricadiamo nel circolo vizioso. Commette lui l'errore. Succhia il capezzolo facendomi quasi scalciare dal piacere. Indossa un'altra protezione e divaricando le mie cosce si abbatte su di me in una sequenza devastante. Tappa la mia bocca e continua. Graffio la sua schiena e sorride. «Ancora?», rallenta costringendomi a mugolare.
«Siii...», non ho più voce.
«Sicura?», continua a provocarmi.
Passo su di lui e muovo i fianchi fino a farlo impazzire. Stringo le mani sulla sua testa e continuo a fare su e giù guardandolo negli occhi mentre prova a baciarmi, a fermarmi. «Sicura e tu?», il tono esce stridulo.
Preme le dita sulla mia schiena poi scendono e strizzano il sedere. È il suo modo per dire sì. Sorrido e continuiamo a fare l'amore sotto le stelle.
C'è chi dice che bisogna perdersi prima di ritrovarsi del tutto e andare avanti. Io dico di essermi persa nei suoi occhi quella notte. Di essermi persa nel suo amore sconfinato e forte. Di essermi persa nel meraviglioso suono del suo cuore che batte all'unisono con il mio creando una meravigliosa sinfonia.
È lui il mio oggi, il mio domani. È sempre stato lui.

N/A:
~ Buona sera! Come state? Come va al lavoro o a scuola?
Scusate se non ho risposto ai vostri commenti ma in questi giorni sono stata un po' incasinata. Tranquille, li leggo e riuscirò a rispondere perché ci tengo! Ho anche notato un po' di assenza e partecipazione. Vi comunico che sta per finire questa trilogia. Non voglio dilungarla troppo e non voglio annoiarvi. Avevo pensato di scrivere un libro su Ethan ma non so se a voi potrebbe interessare quindi è inutile che magari io lo inizi a scrivere e poi non interessa. Fatemi sapere...
Detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto. Scusate per gli errori. Spero come sempre di avervi tenuto compagnia.
Vi ringrazio per i commenti e i voti e vi ringrazio per la costante partecipazione. Vi auguro una buona serata :* ~

 Vi auguro una buona serata :* ~

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