Darkness

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Una strana nebbia. Uno strano cielo mi si staglia davanti agli occhi, completamente ceruleo e privo di nuvole. Li sbatto più e più volte, finché la mia vista si è stabilizzata definitivamente.

Mi guardo attorno. Mi accorgo di essere coricata supina su un pavimento bianco, senza una fine e senza piastrelle. "molto strano..." penso.

Cerco di ricordare come sono arrivata in questo strano posto: buio.

Scavo un po' più in profondità, facendo un'immensa fatica.
Qualcosa, o meglio qualcuno, diviene immediatamente vivido nella mia mente:

<<Nate!!!>>, urlo.

Mi alzo e mi sento così leggera...
Qualcosa di spaventoso mi si para davanti: il mio riflesso nel pavimento lindo. Sono molto brutta, senza capelli e con un camice strano indosso, sembra una specie di sacco di iuta però bianco.

Un centinaio di domande mi assalgono improvvisamente e un attacco di panico è all'orizzonte: non riesco a respirare, tutto è cosi strano; decido tuttavia di parlare per calmarmi, tanto non c'è nessuno all'orizzonte.

<<Ma cosa mi è successo? Perché sono pelata? Dove sono???>> .

D'un tratto, da una scala appena comparsa alla mia destra, appare un uomo, bellissimo, il più elegante e con l'aria da gentiluomo che io abbia mai incontrato; "un angelo" penso subito.

Scesa la scala, comincia a venire verso di me, con passo sicuro. Ha un'espressione strana in viso, sembra rassegnato ma determinato, chissà a fare che cosa...

Mi accorgo solo ora di una cosa: non ha aura.

Oh cazzo!
Scusate la parolaccia ma sono completamente nel pallone...

Dopo qualche istante mi accorgo che non sono più circondata dal mio solito blu.
Aricazzo!!!
Oddio, come ho fatto a non accorgermene prima...

Quando si è finalmente avvicinato afferma:
<< Ciao giovane Olimpia... Puoi stare tranquilla, non sei stata rapita...Ti trovi nel diamante grezzo, non è su e non è giù, sta' nel mezzo...>>.

Lo guardo con probabile aria stralunata perché non ho capito nulla di ciò che ha appena detto. L'uomo per qualche strano motivo risponde alla mia domanda  inespressa:

<< Mi presento, sono Kalei, il custode di questa dimensione, non ti spaventare, a tempo debito ti verrà spiegato perché sei qui; ora dovrai ascoltarmi attentamente, vorrei essere delicato ma non c'è tempo, il fatto è che sei disgraziatamente... morta>>.

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