Realise

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Torno frustrata alla TALK ROOM, con l'idea di raccogliere il mio libro, salutare e tornare nella mia stanza per riposare.
Appena entro, noto tutti e tre i miei compagni, anche Will stranamente, fissarmi con aspettativa.
Decido subito di chiarire loro la situazione:
<<Quella donna è irremovibile, non vuole parlare con nessuno e mi ha praticamente annunciato che non ci vedremo mai più!>>.
Will torna a leggere, con stampato in faccia il solito ghigno strafottente. Esulta probabilmente vedendomi corrucciata, o forse perché gli ho confermato che non sono nessuno di particolare se la Duchessa non vuole avere niente a che fare con me.
Mi soffermo su questo: già probabilmente è così! Cosa credevo, di essere diversa? Di poter essere così interessante da incuriosire una donna come lei?
Purtroppo, realizzo solo ora che qui siamo tutti uguali e il nostro passato non conta. Chi eravamo non lo siamo più... tutto è andato perso.

Mi accorgo improvvisamente delle espressioni tristi delle mie compagne.
Diana sembra la più dispiaciuta, forse perché nutriva qualche speranza...
Ad un certo punto chiede:
<< Non ti ha detto nient'altro?>>
Le racconto per filo e per segno la nostra brevissima conversazione.
Al termine, noto che i loro visi sono segnati da due sorrisi.
Chiedo spiegazioni ed è Leila a rispondermi:
<<Vedi Olli, da quando noi siamo qui, le uniche parole che la Duchessa ci ha rivolto sono state "fuori dai piedi" e "non voglio parlare". È un enorme passo avanti!>>
Improvvisamente entrambe ridono di gusto ed io non riesco a non seguirle a ruota.

Quando anche gli ultimi risolini di Diana scompaiono nel silenzio, Leila continua:
<<A parte gli scherzi, forse non l'hai fatta sbloccare del tutto ma sono sicura che qualcosa in lei è cambiato. Forse, alla fine, non è poi così diversa da tutti noi...>>.
Diana annuisce e io mi chiedo se mai, in futuro, potrò rivolgerle di nuovo la parola e sapere quale sia la sua storia.

Mi congedo dalle mie compagne di viaggio e, raccolto il libro precedentemente buttato di fretta sul divano, mi dirigo verso la mia stanza: dopo tante informazioni mi merito un po' di riposo.

Domani scriverò tutto con cura sul taccuino, che sulla scrivania mi sta aspettando.

THE COLOURS QUESTIONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora